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Volontà di ferro

All’esposizione itinerante della Biennale d’Arte Sacra, la collezione di Alvitiart che interpreta la quarantena degli artisti nel del Covid19

È partita la terza edizione della Biennale d’Arte Sacra delle Religioni dell’Umanità (BIAS), un’esposizione itinerante promossa da WISH-World International Sicilian Heritage, dall’artista Rosa Mundi e dalla Fondazione Donà dalle Rose. Obiettivo di BIAS, quest’anno dedicata al tema The game of the time, the time of the game, è avviare un percorso di crescita collettiva attraverso un contesto di espressione artistica e dialogo tra religioni, facendo dell’arte contemporanea lo strumento di indagine, denuncia e conoscenza al di là di qualsiasi pregiudizio sociale, religioso, politico ed economico.

I Giganti di Cristiano Alviti, alla Biennale d’Arte Sacra delle Religioni dell’Umanità.

Dopo l’inaugurazione a Venezia, il 13 giugno, il viaggio di BIAS prosegue a Gibellina (11 luglio), Palermo (il 12/7), Porto Rotondo (24/7), Salina (31/7 e 4/8) e via via altre tappe fino a ottobre 2020.

Volontà di Ferro di Patrizio Alviti. La serie dà il titolo alla collezione in mostra con la BIAS.

Tra le opere, è esposta la collezione Volontà di Ferro di Cristiano e Patrizio Alviti, rispettivamente scultore e pittore di Alvitiart. Cristiano contribuisce con la serie in bronzo I Giganti, nata dalla necessità di creare un ponte tra il mondo interiore dell’artista e l’umanità. Patrizio, che si autodefinisce un accumulatore di emozioni, presenta invece una serie incisioni monotipo su lastre in ferro. Come spiegano gli Alviti: «Volontà di ferro è un viaggio nella quarantena degli artisti che durante il lockdown hanno trovato la forza, il tempo e la volontà di costruire un torchio e di stampare lastre di ferro lunghe fino a tre metri. È un viaggio violento governato dalla volontà di proporre un’alternativa all’immobilità perché ” …moriremmo, come falchi in gabbia se ci chiudessero l’anima fra quattro pareti”».