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Vini e ville con Gustus

Dal 13 al 15 ottobre tre giorni nei Colli Berici e nei luoghi del Palladio per imparare a bere bene

CANTINA DAL MASO

Ci sono cinque caselli autostradali lungo la tratta Milano Venezia per accedere ai Colli Berici ed entrare dentro alla zona di produzione di vini rossi.
Ovunque si decida di uscire, un cartello informativo conduce verso questi rilievi di origine vulcanica a forte integrità boschiva, lontani dal traffico anche solo dei trattori, con aziende agricole che aprono volentieri i cancelli delle  loro tenute, le porte delle loro cantine, i tappi delle loro bottiglie.
Basterà seguire i segnali “Strada dei vini dei Colli Berici” e ci sarà solo l’imbarazzo della scelta su quale etichetta rivolgersi. Perché esattamente qui, pochi chilometri a sud di Vicenza, è condensato l’amore per la coltura vitivinicola e ad esprimerlo al meglio sono  realtà a conduzione familiare che questa passione e attività si tramandano da generazioni. Proprio qui, più precisamente a Villa Rigon di Ponte di Barbarano (Vicenza), dal 13 al 15 ottobre, si svolge Gustus 2018, nona edizione di un evento aperto al pubblico con degustazioni guidate e incontri con i produttori per conoscere i vini dei Colli Berici e Vicenza DOC.

Nei luoghi del Palladio 
Siamo nei  luoghi detti “del Palladio”, per l’abbondanza delle residenze di campagna dei nobili veneziani progettate dal famoso architetto del Cinquecento: Villa Piovene a Brendola, Villa Da Schio a Costozza di Longare, Villa Camerini a Mossano, Palazzo dei Canonici a Barbarano, Villa Repeta Bressan a Campiglia dei Berici, Villa Fogazzaro-Roi ora Cobalchini a Montegalda, Villa Fracanzan Piovene a Orgiano, Villa Saraceno ad Agugliaro, Villa Pisani “La Rocca” a Lonigo, Villa Barbarigo a Noventa Vicentina, Villa Pojana a Pojana Maggiore, Villa Giovanelli-Fieramosca a Sossano e molte altre. Posti bellissimi per una visita culturale come pure per il trekking e il cicloturismo: scenari intervallati da fiumi, laghi e boschi, anfratti di un Veneto verace e operoso ancora in parte inesplorato e fuori dai soliti giri turistici, con un terroir caldo e mite e un microclima variegato che rilascia ai suoi vini carattere e personalità.
Ci sono oltre 100 sentieri segnalati per gli amanti delle passeggiate a piedi e del nordic walking, percorsi da fare in mountain bike o in sella ad un cavallo. Per chi ama pedalare c’è il tratto ciclo-pedonale della Riviera Berica che collega Vicenza a Noventa Vicentina e per chi vuole deliziarsi con la pedalata assistita, il servizio EkoMobility di Sossano propone uscite in e-bike. Per quanti invece vogliano immergersi nella cultura, ci sono siti di interesse come castelli, borghi rurali, eremi, conventi, mulini e musei naturalistici. Sì perché la natura, oltre all’architettura, è la grande protagonista di queste colline dal cui suolo si ricava la pietra dei Berici, la pietra di Vicenza, la pietra di Nanto, particolarmente usaea nell’edificazione di palazzi e palazzine di pregio.
Da non perdere, se siete in zona, una visita al Lago di Fimon di Arcugnano, all’eremo San Cassiano di Longare, ai Castelli di Giulietta e Romeo a Montecchio Maggiore e al santuario di Monte Berico, posto panoramico come pochi.

Vini di equilibrio, struttura, eleganza, proprio come nelle ville palladiane

Ma parliamo di vini: i Colli Berici hanno ottenuto la DOC nel 1973 e la stessa comprende circa 700 ettari di vigneto  (80 dei quali dedicati al Tai Rosso,  vitigno geneticamente identico al Cannonau sardo) coltivati da circa 850 viticoltori. In buona sostanza, oltre al Carmenere, il Merlot, il Cabernet e il Pinot Nero, il Tai Rosso è considerata l’uva nativa caratteristica dei Colli Berici e il vino omonimo – all’occhio rosso rubino e al naso somigliante alla ciliegia – è identificativo di questa zona.  Poi ci sono i vini bianchi, in particolare quelli ottenuti dai vitigni garganega, pinot bianco e sauvignon e a imbottigliarli sono tanto le consolidate aziende che hanno fatto storia, quanto nuovi giovani produttori che si affacciano a un mercato emergente.
La storia del vino, qui, incrocia quella dell’architettura: i monumenti più spettacolari del Palladio, studiati in tutto il mondo come capolavori, il Teatro Olimpico e la Basilica palladiana, esprimono di base gli stessi concetti che caratterizzano la bevanda di Bacco: equilibrio, struttura, eleganza. Un esempio su tutti è La Rotonda, fra i più bei manufatti esistenti al mondo per armonia e proporzioni.
Con questi principi e da questi capisaldi si muove il Consorzio Tutela vini Colli Berici e Vicenza, che riunisce cantine, produttori e aziende per raccontare e valorizzare la qualità dei vini di una grande terra. “Diamo voce a 30 aziende (27 privati e 3 cantine cooperative) che rappresentano il 91,3% della produzione totale di uve a DOC Colli Berici e il 75,07% della produzione tutale di uve DOC Vicenza – spiega il Direttore dei Consorzio Giovanni Ponchia.
I Colli Berici sono vocati a vini rossi, mentre la zona di Vicenza (la cui DOC è nata nel 2000) si caratterizza soprattutto per la produzione di vini bianchi, in particolar modo il celebre Pinot Grigio e per il caratteristico vitigno Incrocio Manzoni.
Per i buongustai, la tradizione dei luoghi offre una grande varietà di prodotti tipici come salumi, olio extravergine d’oliva, miele, formaggi. E, naturalmente, il piatto principe di questi luoghi, il baccalà alla vicentina.

I buoni indirizzi 
Visitare i Colli Berici è anche abbinare un bicchiere di Tai Rosso a queste specialità: la Soppressa Vicentina DOP, il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, senza dimenticare l’olio d’oliva DOP Berico-Euganeo e il formaggi Grana Padano ed Asiago.
Se si vuole mangiare bene, il Ristorante Zamboni di Lapio è un indirizzo sicuro. Ma va da sé che ci sono anche tre ristoranti stellati: Aqua Cruaa Barbarano, La Pecaa Lonigo, El Coqin centro a Vicenza.
Qualche nome, invece, per bere e comprare bene? Personalmente ho assaggiato i vini di alcune cantine del posto e posso orientare, per mio gusto personale, verso quelle che ho ritenuto migliori.
Alla Cantina Dal Maso ho degustato un ottimo Tai Rosso, il Montemitorio; all’azienda Piovene Porto Godi una strepitosa Garganega; da Pegoraro mi è piaciuto il Rosè spumante Brut, mentre all’azienda Cavazza mi ha conquistato un Merlot 2015 Tenuta Cicogna; da Inama sono stata… scossa da un Bradisismo 2015.
Tuttavia, oltre a queste ed altre realtà singole, c’è anche una cooperativa agricola, la Vinevis, che raduna 1500 viticoltori e produce 6 milioni e mezzo di bottiglie all’anno. E qui ho visto gli spumanti Romeo & Juliet, rispettivamente un Prosecco e un Rosè.
Più di tutto, però, di questa esperienza gustosa sui Colli Berici mi è rimasta impressa la città di Vicenza, perla del Rinascimento, con il suo salotto che è piazza dei Signori, dove sorge la Basilica Palladiana. Lo stupore, la sorpresa, la meraviglia la si ha però dentro al Teatro Olimpico, vertice assoluto della creatività di Andrea Palladio: è il teatro coperto più antico al mondo e le sue celebri scenografie prospettiche originali dell’artista Vicenza Scamozzi, rappresentanti le vie di Tebe, sono mozzafiato. Da sindrome di Stendhal. Da assaporare lentamente. Con …Gustus

Gustus 
sabato 13 ottobre 2018 – dalle ore 17 alle ore 22
domenica 14 ottobre 2018 – dalle ore 16 alle ore 20
lunedì 15 ottobre 2018 – dalle ore 16 alle ore 20
Costo biglietto: 20 euro interno; 15 euro ridotto