Il vero incanto è spesso defilato, non fa rumore, non ostenta la sua allure. Semplicemente È.
Pregno della sua essenza armonica, il bello possiede il fascino e insieme il carisma delle entità autentiche che diffondono benessere.
A tutti, senza distinzione.

Il capolavoro di Vicenzo Scamozzi
È il caso di Villa Molin, capolavoro realizzato nel 1597 a Padova da Vincenzo Scamozzi, il grande architetto vicentino autore di magnifiche ville e palazzi.
A firma di Scamozzi sono le Procuratie Nuove in Piazza San Marco, lo Statuario della Serenissima Repubblica di Venezia e le scene del Teatro Olimpico di Vicenza.
Villa Molin è un altro esempio del genio creativo di Vincenzo Scamozzi.

Una splendida residenza di grande rigore formale e coerenza geometrica, i cui nitidi volumi si stagliano sullo sfondo dei Colli Euganei e si specchiano sul Canale Battaglia, in un raddoppio di bellezza.
Senza contare che il giardino all’italiana e soprattutto il parco secolare che fa da cornice all’edificio storico, è annoverato tra i parchi più belli d’Italia.
Villa Molin e l’Effetto WOW
Lo stupore completo, tuttavia, lo si raggiunge appena varcata la soglia di Villa Molin.
L’interno è a dir poco spettacolare perché Rinascimento, Barocco e Neoclassicismo convivono piacevolmente insieme condividendo gli stessi volumi.

Gli affreschi del salone centrale sono ad effetto wow, lasciano col fiato sospeso tanta è la loro magnificenza.
Bellezza che si sente
La villa è stata riaperta al pubblico nel 2018 e su appuntamento sono possibili visite guidate in italiano e in inglese.
Il vero valore aggiunto è che Villa Molin è dotata anche di un Modello 3D, un plastico realizzato in materiale resistente e idoneo all’ esplorazione tattile per supporto alle visite di turisti ipovedenti o ciechi.

Inoltre, una collaborazione con l’Istituto Magarotto di Padova, ha promosso un progetto di inclusività per comunicare con la lingua dei segni.
Rendendo così Villa Molin la prima villa Veneta e uno dei pochi musei in Italia liberamente accessibili ai sordi.
“La bellezza parla da sempre un linguaggio universale – spiega l’architetto Alessandra Salvalajo, attuale proprietaria di Villa Molin, che accompagna i visitatori anche nei tour guidati, illustrando lei stessa le peculiarità della villa – tuttavia se occorre dare informazioni, sono ancora molte le barriere e gli ostacoli per chi ha deficit uditivi”.

Una villa inclusiva
Villa Molin ha questo primato: è la prima villa veneta – e uno dei pochi musei italiani – a dotarsi di una video guida che permette la visita in autonomia alle persone sorde.
“È stato per noi un grandissimo piacere – sottolinea Alessandra Salvalajo – poter collaborare con i ragazzi dell’istituto Magarotto, oltre a una grande soddisfazione percepire il loro entusiasmo nell’accogliere l’invito a interpretare nel linguaggio dei segni la storia della villa. È un piccolo passo per abbattere le barriere che rischiano di escludere da molti ambiti le persone non udenti”.
