
Difficile trovare un connubio così perfetto fra ospitalità familiare, contatto reale con la natura, gastronomia autentica e design contemporaneo come all’Olympic Spa Hotel di San Giovanni di Fassa, una frazione di Vigo. Difficile a volte sentirsi a casa quando il progetto di design sovrasta e spersonalizza il luogo dell’intervento. Qui, all’Olympic Spa Hotel, succede l’esatto contrario, ed entrando nelle nuove Natural Suite – che riflettono il livello di eccellenza di un albergo che da sempre in Val di Fassa è sinonimo di benessere e contatto con la natura – ci si sente subito a casa.

Il progetto, fortemente voluto dalla famiglia Pellegrin, ribalta la prospettiva dell’hotel che ora si apre verso i prati e i boschi di conifere del ‘retro’, regalando viste stupende, silenzio e una sensazione di pace e benessere che ti avviluppa e ti coinvolge. L’intervento del team di noa* – affermato studio di Bolzano fondato da Lukas Rungger & Stefan Rier nel 2010, che si sono conosciuti quando lavoravano a Milano come responsabili di progetto per Matteo Thun – è stato determinante nella scelta di rivolgersi verso quello che ognuno di noi cerca nel momento della scelta di una vacanza vocata al ritrovamento di sé, la natura, la luce, il sole, spostando il baricentro dell’hotel dalla strada su cui si affaccia la maggior parte delle camere al pendio retrostante con una nuova dependance, in parte interrata e coperta da prato verde, che minimizza l’impatto ambientale e richiama il profilo delle vette, una silhouette estremamente riconoscibile nella sua semplicità grafica che intende diventare una sorta di cifra stilistica dell’albergo.

Il progetto ha saputo reinterpretare la tipologia iconica dell’A-frame tipica delle Rocky Mountains – che riflette in chiave architettonica il profilo delle montagne – nel Natural Spa Chalet, fiore all’occhiello del progetto di ampliamento dell’Olympic. Il Natural Spa Chalet è una suite su due piani dove la trasparenza, la luce e il panorama che si apre sulle Dolomiti da entrambi i lati esprimono il top dell’ospitalità dell’hotel.



Proiettato verso l’esterno, lo chalet è praticamente una piccola Spa a sé stante: nei diversi piani si trova una stanza per la doccia emozionale, una sauna col panorama sul Sasso Lungo, l’idromassaggio nella natura all’esterno, un divano in rete sospeso tra un piano e l’altro per ammirare il panorama. La colazione, servita direttamente in camera, è un’esperienza di assoluta privacy. Lo chalet si può anche privatizzare per una coppia durante la giornata o la sera con light dinner: un’esperienza esclusiva di assoluta eccellenza.
Le altre Natural suite sono divise in due tipologie, ed è difficile scegliere tra le quattro Natural Suite “Te Bosch” (bosco in ladino) che hanno un patio interno privato che illumina la stanza e un day bed sospeso sulla terrazza vista bosco – dove è anche possibile dormire fuori, sotto le stelle, in un sacco a pelo -, e le cinque Natural Suite “Te Aga” (acqua in ladino) che nella grande terrazza hanno invece una mini-piscina privata con idromassaggio, riscaldata tutto l’anno. In tutte le suite, pavimenti e mobili su misura in rovere sbiancato, colori naturali e grandi vetrate, perché protagonista del progetto sono le montagne e il bosco.




Queste nuove camere, estremamente spaziose e confortevoli, si aggiungono alle dieci suite a tema nel corpo principale, frutto della ristrutturazione del 2010, che già all’epoca hanno segnato una pietra miliare nel percorso continuo di upgrade e innovazione dell’Olympic.
Tra le novità del progetto di restyling c’è anche la nuova sauna sugli alberi, che sarà ultimata nel 2023: una costruzione sopraelevata, realizzata interamente in legno, che si mimetizza con il bosco, con accesso solo esterno attraverso una passerella sopraelevata dall’hotel, per garantire un contatto immediato con la natura circostante.
Parola d’ordine: passione
Fin dall’arrivo, dove si viene accolti con un aperitivo di benvenuto con vino Trento Doc e un tagliere con speck e formaggio, si capisce di essere entrati in una famiglia. Inaugurato da Carlo Pellegrin e sua moglie Paola nel 1963 come piccolo garnì (e chiamato Olympic perché proprio alle Olimpiadi di Helsinki doveva partecipare Carlo come slittinista, se non fosse stato fermato da un incidente d’auto), l’albergo è ora un 4 stelle superior, il primo Adult Only del Trentino, ed è gestito dai suoi figli e nipoti.

Manuela si dedica all’accoglienza al ‘front & smiling office’, e ci accoglie vestendo gli abiti tradizionali. «All’Olympic abbiamo intrapreso una strada alternativa; un sentiero che conduce a una dimensione ben precisa: quella delle emozioni vere. Per fare ciò, utilizziamo tre soli mezzi: l’autenticità, un’idea di accoglienza omnicomprensiva ma, soprattutto, la passione che mettiamo nel nostro lavoro». Manuela si occupa anche della colazione bioenergetica e all’occorrenza di una sessione di Tai Chi e di Qi Gong sul prato retrostante vista bosco, in assenza dell’insegnante titolare, Irene, esperta di attività olistiche e orientali. Irene si occupa oggi di benessere psicofisico a 360 gradi, anche grazie al suo diploma di Kinesiologa, Naturopata e Biotrainer, e aiuta tutti gli ospiti della Val di Fassa a liberarsi dal carico di stress accumulato e a ritrovare il proprio bioritmo e la propria essenza, lasciando andare tutte le tensioni della vita quotidiana.
Carla è sommelier e capo sala e, a tavola, vi consiglierà l’abbinamento perfetto con i piatti della tradizione, e supervisiona la gastronomia dell’hotel, uno dei punti di forza dell’Olympic. Carla organizza anche degustazioni guidate ed eventi dedicati al mondo dell’enogastronomia, con gli ambasciatori del gusto del Trentino Alto Adige.

Paolo si occupa dell’amministrazione ma è anche maestro di sci e appassionato di nordic walking, mountain bike e bici da strada. È lui che accompagna gli ospiti alla scoperta del territorio, e saprà sicuramente consigliarvi il miglior percorso per le vostre attività outdoor.
Rosa, figlia di Carla, è Spa Manager e Wellness Coach. Con gentilezza, simpatia e semplicità vi accoglie nel suo mondo d’incanto, la Spa Te Jaga. La sua missione è il benessere quotidiano degli ospiti, per cui sceglie i trattamenti più indicati, indica il modo migliore per scoprire un nuovo equilibrio di corpo e mente e cura ogni dettaglio della vostra vacanza di benessere in Val di Fassa.
Tutti i membri della famiglia parlano tra loro in ladino, che non è un dialetto locale, ma una vera e propria lingua, e la giovanissima Paola la sera legge le favole della tradizione ladina e racconta le leggende della valle per intrattenere gli ospiti.
Te Jaga Spa
Una grande piscina riscaldata divisa da ampie vetrate tra la parte coperta e quella plein air, diverse sale relax, ognuna con la sua atmosfera, da quella con le pelli di pecora a quella coi lettini imbottiti di fieno, cirmolo o lana, sale trattamento private e per la coppia, una sauna vista natura, percorso kneipp e bagno turco, e soprattutto l’accoglienza sorridente di Rosa.

Questa è la spa Te Jaga, uno dei luoghi di maggior appeal dell’intera struttura, cuore di ogni vacanza all’Olympic. Senza contare la maestria delle terapiste che nell’ampio panorama di trattamenti disponibili utilizzano olii essenziali e prodotti bio creati ad hoc. Ci sono massaggi rilassanti, energetici sportivi, decontratturanti o posturali, come ad esempio la tecnica dell’Ortho-bionomy, nella quale Te Jaga è una delle SPA più importanti in Italia, un trattamento che tramite manovre e posizioni antalgiche riequilibra la postura. Da consigliare anche il massaggio “Tutto Mio”, che, secondo la filosofia olistica del luogo, è rispettosa delle esigenze individuali e viene costruito ad hoc sulle esigenze dell’ospite.

La Spa Te Jaga propone anche l’Aufguss, un rituale di benessere (ma anche uno show scenografico) ancora poco diffuso in Italia, svolto in sauna da un Aufgussmeister che con movimenti ritmici di un asciugamano e sottofondo musicale dirige verso gli ospiti getti di vapore caldo e aromatizzato provocando una intensa e piacevole esperienza multisensoriale.

Attività ed esperienze
Punto di forza dell’Olympic sono le esperienze proposte agli ospiti in tutte le stagioni, che vanno dall’aperitivo galleggiante con stuzzichini e bollicine, servito in piscina al tramonto su un vassoio apposito, al pic nic sui prati (o a bordo piscina) coi prodotti del territorio; dalla colazione in baita nella conca del Fuciade, in una malga di montagna che apparteneva al nonno Carlo, con passeggiata nei boschi, alla possibilità di riservare la piscina privatamente per un aperitivo-cena; dal massaggio di coppia alla Private Spa con spuntino leggero e calici di Trento Doc, al Forest Bathing e alle gite in carrozza e a cavallo.

Davvero speciale l’immersione nella natura con personal trainer del benessere, una sessione privata itinerante su facili sentieri caratterizzata da tecniche di naturopatia per espandere l’energia, migliorare il sonno, ritrovare la motivazione e ripulire da tutte le energie pesanti la propria “bolla” energetica.
Inclusione, valorizzazione dei talenti e formazione
Oltre a essere un albergo, e cioè un’attività commerciale che deve fare business, l’Olympic Spa è anche una società benefit con un bilancio di bene comune che presta molta attenzione all’ambiente e all’impatto sul territorio, alla valorizzazione dei piccoli produttori locali per quello che riguarda la scelta dei prodotti utilizzati in cucina, che naturalmente sono biologici, di alta qualità e del territorio, ma soprattutto anche al benessere dello staff, che è fondamentale per il successo di un albergo, come ci racconta Rosa. «In albergo valorizziamo i talenti, con criteri di inclusione, ma cerchiamo anche di andare incontro alle esigenze della vita privata di ognuno dei membri dello staff, e noi stessi diamo l’esempio del modo di lavorare in team». E si percepisce in ogni dettaglio.