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A un anno dagli attentati del 13 novembre, in Francia si pensa a un piano per rilanciare il turismo

A un anno dagli attentati del 13 novembre in Francia si pensa a un piano per rilanciare il turismo

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Di Redazione Roma

La violenza che ha colpito lo scorso anno Parigi e la Francia ha avuto un forte impatto sulle presenze nel paese tanto da far pensare ad un piano da 40 milioni di euro per rilanciare il turismo, settore in crisi, che rappresenta il 7,5% del Pil francese. Da gennaio le presenze sono infatti crollate dell’8,1%, con un impatto pesante su alberghi, ristoranti, musei e monumenti.

In meno di un anno i visitatori del Louvre sono crollati del 20%, -15% alla Tour Eiffel. A disertare sono stati soprattutto asiatici, giapponesi (-39%) e cinesi (-23%), ma anche tedeschi (-10,8%) e americani (-4%), per un ammontare di perdite che quest’anno supereranno il miliardo di euro. A oggi poi molti TO rifiutano di coprire i costi assicurativi di chi visita Paesi in stato d’emergenza.

Il Governo pensa quindi a investire 40 milioni di euro per riportare i visitatori, in particolare nella capitale, rifersce una notizia Ansa. L’obiettivo è rassicurare gli stranieri, e 15 milioni di euro andranno perciò al rafforzamento della sicurezza.

Molti quartieri turistici verranno dotati di nuovi sistemi di videosorveglianza e si pensa a rafforzare le misure di sicurezza anche in una trentina di musei, spazi espositivi e luoghi di grande richiamo, come il Mont-Saint-Michel.

Inoltre i visitatori potranno disporre di procedure amministrative più facili, ad esempio, per sporgere denuncia o passare i controlli doganali. Gli aeroporti parigini di Orly e Roissy-Charles-de-Gaulle verranno dotati di decine di totem elettronici per accelerare il controllo passaporti, e i restanti 25 milioni di euro andranno a misure tecniche di sostegno al settore, incluse pubblicità e comunicazione.