Certificazione per il turismo sostenibile in Valsugana, riconosciuta del sistema-territorio come prima destinazione turistica certificata dalle Nazioni Unite, GSTC Global Sustainable Tourism Council. E’ la prima destinazione a livello italiano e la prima in Europa e nel mondo secondo gli standard GSTC. Un esempio di eccellenza italiana che conferma la forte attenzione che il territorio della Valsugana pone nei confronti della sostenibilità e degli aspetti collegati ai cambiamenti climatici.

Non solo per un paesaggio incontaminato, ma anche facilmente accessibile secondo una filosofia della sostenibilità, dall’ospitalità alla ristorazione, dalle proposte di svago alla gestione dell’ambiente a 360. La valle del Trentino confinante con il Veneto immersa nei boschi, attraversata dal fiume Brenta nasce dai due laghi di Levico e Caldonazzo, balneabili da maggio a settembre che hanno ottenuto la Bandiera Blu d’Europa, per le acque cristalline, ma anche per la pulizia delle spiagge e le politiche ambientali adottate per salvaguardare l’ecosistema. Entrambi sono dotate di spiagge libere e di stabilimenti balneari attrezzati, in quello di Caldonazzo è presente anche il due bau beach per cani.
La Valsugana è un’alternativa al mare offrendo numerosissime possibilità, montagne, balneazione, sport acquatici, borghi medioevali, terme e anche un museo immerso nella natura. La pista ciclabile vanta 80 km di percorso dal lago di Caldonazzo sino a Bassano del Grappa con un itinerario adatto anche per le famiglie, invece, per chi ama la mountain bike vi sono 300 km rilevati con gps con tracciati di diversa difficoltà nel circuito dolomiti Lagorai Bike. Nel punto più a nord del Lago Caldonazzo, nell’Alta Valsugana sulla sommità del Colle Tegazzo, sorge Castel Pergine https://www.castelpergine.it/it/ un esempio di architettura gotica in un contesto naturale e paesaggistico. E’ una fortezza medioevale, con una cerchia concentrica delle mura esterne ed interne, che racchiudono ampie zone di parco con olmi, aceri e querce, e delle strutture di carattere difensivo e residenziale che assecondano l’andamento piano-altimetrico del colle.

Per la sua ubicazione vanta una vista completa del Perginese e dalla Valle del Fersina ai laghi, dal Calisio al Gruppo del Brenta. Di recente è nata la fondazione Castelpergine Onlus (comunicazione@fondazionecastelpergine.eu) per raccogliere fondi per mantenere e conservare il Castello organizzando eventi e promozioni per una notte fiabesca come “vivi una notte al castello” con una romantica cena in sala dei Flachi, una notte in una stanza dell’albergo nell’Ala Clesiana e con la prima colazione al risveglio nella sala del Trono. Scesi dalla valle, una tappa d’obbligo al parco artistico di Arte Sella: (www.artesella.it) dove l’arte si unisce con la natura con la presenza di artisti internazionali hanno creato opere d’arte con materiali d’origine naturale come sassi, foglie, rami o tronchi. Arte Sella, progetto nato nel 1986 è una realtà internazionale inserita in network come ELAN (European Land Art Network) Dancing Museums e Grandi Giardini Italiani.

Dal 1996 il progetto si sviluppa lungo un sentiero forestale sul versante meridionale del monte Armentera, definito percorso ArteNatura, un sentiero forestale che si snoda nel bosco. Due anni dopo, si è aggiunta, l’Area di Malga Costa, struttura un tempo dedicata all’alpeggio degli animali, che col tempo è diventata luogo espositivo e poi spazio dedicato ad incontri, eventi e concerti. Nel 2001 è stata realizzata la Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri che è l’opera più conosciuta ed è diventata il simbolo di Arte Sella. Vi sono state collaborazioni con i maestri dell’Art in nature quali come Nils-Udo, Arne Quinze, John Grade e Michelangelo Pistoletto. Il parco di Villa Strobele ospita installazioni realizzate da architetti di fama internazionale, quali Atsushi Kitagawara, Kengo Kuma e Michele De Lucchi. Nonostante la tempesta che si è abbattuta sulla Val di Sella e sul Trentino lo scorso ottobre, il sostegno da parte delle istituzioni, artisti, aziende e privati cittadini, ha permesso al “museo a cielo aperto” la ricostruzione dell’Area di Malga Costa e della Cattedrale Vegetale. Nelle vicinanze si possono visitare il museo permanente della Grande Guerra, il museo degli strumenti musicali popolari e il museo degli Spaventapasseri.
Dalla cultura al benessere psico-fisico con le terme di Levico e Vetriolo, la più alta stazione termale d’Europa (1500 metri) caratterizzate da acque arsenicali, ferruginose, convenzionate con il sistema sanitario, con strutture all’avanguardia e tecnologiche. Nello stabilimento di Levico è presente, inoltre, un’area dedicata alla fisioterapia e al benessere circolatorio, con percorso vascolare, piscina riabilitativa per la kinesiterapia e zona relax con angolo tisane. Il parco di Levico Terme, creato agli inizi del Novecento, è aperto tutto l’anno e ospita numerosi eventi. Le fioriture rendono il parco interessante in tutte le stagioni, tanto colore in primavera con le vaste aree di bulbose con i campanellini e i bucaneve, i tulipani, i muscari bianchi e blu e le fritillarie, oltre alle specie arbustive come i lillà, i pallondimaggio, mentre l’ autunno è caratterizzato dall’esplosione dei colori dei faggi e dei platani. In inverno, invece, i colori del parco sono dominati dal bianco della oltre nevosa in contrasto con il verde delle maestose conifere: gli abeti rossi, gli abeti orientali. Questi i principali appuntamenti in primavera Ortinparco, la manifestazione sul tema dell’orticoltura e dei giardini, l’ultima settimana di aprile il parco ospita un’esposizione tematica di orti e giardini, laboratori, seminari e conferenze, vendita di piante da orto e giardino, musica e spettacoli e nel periodo natalizio il suggestivo mercatino di natale.

Alla fine del XIX secolo Levico Terme venne designata città termale di importanza europea grazie all’inaugurazione della nuova linea ferroviaria Trento-Levico-Tezze nel 1896. Era una delle mete preferite dei nobili della casa d’Asburgo fra cui la Principessa Sissi tanto da diventare un turismo d’elitè ne sono la testimonianza le eleganti strutture liberty che contraddistinguono la ville d’eau, la storica residenza degli Asburgo al grande Parco della terme noto anche con parco secolare. Numerosi edifici storici di Levico terme sono stati progettati in puro stile Belle époque. La Valsugana offre varie tipologie di strutture ricettive come alberghi di varie categorie, campeggi, bed and breakfast, agriturismo, rifugi e baite.
Il contatto della natura, in queste zone, è sempre ben presente come il progetto “Adotta una mucca” che permette di scoprire la produzione del formaggi secondo i metodi antichi classici e consente di capire come vivere in una malga e portare le mucche all’alpeggio. Tra i prodotti locali formaggi di malga, piccoli frutti, mele, erbe officinali, il radicchio di Bieno, farine di mais, insaccati. I cibi risentono l’influenza austriaca- tedesca come i canederli con spinaci, rapa rossa e speck, gli strangolapetri con spinaci, burro e salvia, vino con le uve Muller Turghan e Chardonnay, grappa e bevande locali come il parampampoli caffè, grappa cognac o brandy, vino rosso, miele o zucchero, ginepro, garofano, cannella. Il lago di Levico è stato utilizzato anche per affinare lo spumante Trentodoc prodotto da Giorgio e Andrea Romanese, fratelli titolari dell’omonima cantina. Questa tecnica grazie alle profondità marine, consente di usufruire di una cantina naturale con una temperatura costante di 8-10 gradi persistente tutto l’anno ed, inoltre, di sfruttare la contropressione della colonna d’acqua sulla bottiglia per portare lo spumante ad avere un perlage più fine. Non da poco anche il risparmio energetico.