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Com’è azzurra la mia valle

A Valle Cavallino, nella laguna di Venezia, si vive l’esperienza della vallicoltura tradizionale

Vi è mai capitato di andare al mercato di Rialto a Venezia? Visitarlo da soli o aggregandosi a un piccolo tour organizzato è sicuramente un’esperienza da non perdere per scoprire un luogo della città lagunare dove ancora si respira l’atmosfera popolare più autentica. Qui, infatti, fanno la spesa i veneziani doc e i ristoratori della città che si riforniscono di verdure provenienti dalla vicina Sant’Erasmo – un’isola dalla vocazione agricola non a caso soprannominata l’orto di Venezia – e di pesce e crostacei pescati nelle valli da pesca situate nella laguna circostante la Serenissima.

Valle Cavallino

Tra le valli da pesca più conosciute e antiche c’è sicuramente Valle Cavallino, situata nel Comune di Jesolo, che produce pesce biologico di eccellente qualità (soprattutto orate, anguille e diverse specie di cefali), distribuito nei principali mercati ittici, tra il quali, appunto, quello di Rialto. La superficie totale della Valle in questione è circa 500 ettari: questa particolare forma di allevamento richiede infatti grandi specchi d’acqua nei quali il pesce è libero di nuotare e dove ricava il nutrimento necessario per crescere in modo totalmente naturale.

Un habitat unico

Come funziona questa forma di pesca di tradizione secolare ancora oggi praticata nel rispetto dell’ambiente e di ogni forma di vita che lo abita? Sintetizzando e semplificando, una valle da pesca è costituita da specchi d’acqua racchiusi da barene, cioè terreni arenoso-cretosi poco emergenti e ricoperti di vegetazione, e da argini perimetrali, ovvero terrapieni che delimitano la valle stessa dal mare aperto e dal resto della laguna. All’interno di questi grandi spazi si trovano diversi isolotti e i canali per la circolazione e il ricambio d’acqua proveniente dal mare aperto. In questo contesto paesaggistico è importantissimo l’intervento dell’uomo che, attraverso le cosiddette chiaviche, regola l’afflusso e il deflusso delle acque favorendo il ricambio idrico e la regolazione di salinità delle acque stesse, due aspetti fondamentali per il benessere del pesce.

Le migrazioni dei pesci

Per popolare le valli, i valligiani sfruttano le abitudini migratorie dei pesci: gli avannotti nati in autunno nell’Adriatico, dall’inizio della primavera fino a estate inoltrata entrano spontaneamente in laguna (la cosiddetta montada), attratti dalla temperatura più elevata rispetto a quella del mare aperto. In questa circostanza i pescatori sbarrano loro il passaggio, impedendone l’uscita dalla valle, all’interno della quale comincia il periodo dell’accrescimento dei pesci stessi che si nutrono di quello che trovano nella laguna. Verso l’autunno, quando le acque interne, poco profonde, iniziano a raffreddarsi più velocemente del mare aperto, i pesci cercando di percorrere il cammino a ritroso tornando nell’Adriatico (la cosiddetta smontada): è in questo preciso momento che, sempre utilizzando l’apertura e la chiusura delle chiaviche e apposite reti, i pescatori catturano gli esemplari che hanno raggiunto la taglia giusta per essere commercializzati, mentre quelli sottomisura vengono ricoverati per tutto l’inverno in fosse artificiali, chiamate peschiere di sverno, in attesa che diventino più grandi.

Limonium, salicornia, aironi, fenicotteri…

A Valle Cavallino l’alternanza di specchi d’acqua a diversa salinità e profondità – all’interno dei quali è stata favorita la crescita di vegetazione sommersa – e la presenza di cordoni arenosi e terre emerse coperte di vegetazione determinano un’interessante variabilità di habitat idonei alla presenza e alla conservazione di molteplici specie floristiche (per esempio, Limonium da cui si ricava un ottimo miele, e salicornia, detta anche asparago di mare) e faunistiche. Tra queste ultime, numerose specie di uccelli (airone bianco, germani reali, alzavole, martin pescatore, beccaccia di mare, fenicotteri rosa…) e migliaia di anatre selvatiche: la Valle si trova infatti su una delle più importanti rotte migratorie d’Europa.

Dormire nelle antiche case dei pescatori

Inoltre, all’interno di Valle Cavallino sono presenti edifici caratteristici (un tempo abitati da pescatori e cacciatori): i casoni e le case coloniche. Queste ultime sono state trasformate in accoglienti boutique apartments dove si può soggiornare in totale relax immersi nel verde della natura e rinfrescandosi nella vicina piscina affiancata da lettini e ombrelloni. Inoltre, ogni appartamento è dotato di pontile con posto barca da cui si parte per andare ad esplorare la laguna (in circa un’ora e mezza si può arrivare a Piazza San Marco, nel cuore di Venezia!).

Come vivere l’atmosfera della Valle

Senza dimenticare tutte le numerose esperienze che si possono fare in questo favoloso contesto paesaggistico, a cominciare dalla cena in laguna, servita sulla terrazza del vecchio Cason di Valle. Durante la serata vengono serviti i piatti tipici dei pescatori, rielaborati in chiave moderna e ricercata, preparati rigorosamente con il pescato locale e accompagnati dai vini della rinomata cantina Col Vetoraz Spumanti. Quest’ultima è situata nel cuore della Docg Valdobbiadene e anche quest’anno diverse etichette che produce hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti in Italia, Francia, Germania e Inghilterra.

In barca al tramonto

Un’altra esperienza da non perdere in Valle è il picnic in barca al tramonto: accompagnati dai pescatori, si può ammirare il sole che sparisce dietro il profilo della Serenissima gustando i tipici cicchetti veneziani, sarde in saor, ostriche e frutti di mare. Altrettanto suggestiva l’esperienza “au bord de la mer” durante la quale si assaporano una gustosa grigliata o un raffinato antipasto di mare a piedi nudi sulla sabbia, cullati dal rumore delle onde. Last but not least, l’esperienza in pick-up alla scoperta dei tesori naturalistici della Valle in compagnia di competenti ranger. Dopo il giro, che prevede numerose soste tra le quali una per ammirare il paesaggio da una torre di avvistamento alta 15 metri, è previsto un succulento aperitivo a base di cicchetteria veneta e Docg di Valdobbiadene, sempre firmato Col Vetoraz.
Info e prenotazioni: www.vallecavallino.com