
“Team work, inclusion, diversity, change” sono alcune delle parole chiave cui un pool di otto urban artist si è ispirato per trasformare le facciate di magazzini e serbatoi d’acqua del Prologis Park Lodi, in una galleria d’arte a cielo aperto. Le opere, inedite e monumentali, estese su una superficie complessiva di circa 40.000 metri quadri, sono state volute da Prologis – leader mondiale del settore immobiliare legato alla logistica in Italia e all’estero – nel contesto di miglioramenti della qualità dei servizi e dello spazio per i lavoratori e i clienti del polo lodigiano. Un progetto pilota ispirato alla filosofia PARKlife™, tesa a trasformare i parchi logistici – dove lavorano sempre più persone – anche in luoghi di socializzazione per dipendenti e clienti. A Lodi, oltre alla mancanza di aree comuni, verde e trasporti pubblici, il “paesaggio” di immensi magazzini monolitici e grigi, percorsi da una striscia verde, era vissuto come particolarmente opprimente. Per segnare una svolta decisiva si è deciso di ricorrere alla sperimentazione, chiedendo agli artisti, tutti italiani, Etnik, Font, Hitnes, Made, Macs, Sea Creative, Joys e Vesod di dare forma alla prima collezione privata aziendale all’aperto, pensata per uso interno, ma aperta al pubblico alcuni giorni all’anno.

Previa la presentazione di un bozzetto, gli urban artist si sono messi al lavoro e gli anonimi capannoni monocromatici si sono accesi di storie a colori. «Abbiamo realizzato un itinerario che mette al centro l’individuo e la natura. Un itinerario composto da 8 stili differenti, che vogliono creare un ritmo e una cadenza nelle forme e nei concetti lasciando a chi lo visita un senso di nuova identità e di spirito rinnovato, frutto di un perdersi e ritrovarsi nei colori e nelle forme nuove», ha commentato Enrico HEMO Sironi, art director del progetto, che si occupa di questa forma d’arte da vent’anni e sa gestire metrature di grandi dimensioni. Lavorare come urban artist è una passione che va oltre le classificazioni e segue a volte percorsi personali molto diversi. Tra di loro ci sono grafici, scenografi, avvocati, persino un portiere di notte. La prima difficoltà è trovare pareti abbastanza grandi su cui cimentarsi, anche se – sostengono – negli ultimi cinque-otto anni l’offerta è migliorata. L’occasione offerta da Prologis è stata però unica. La galleria a cielo aperto, completata a settembre, comprende ora anche l’installazione, all’interno delle opere di #Etnik e #Vesod, di veri e propri giardini verticali in dialogo con il verde circostante.
In questo periodo sono previste quattro giornate di visite guidate gratuite il 16 e 23 ottobre e il 13 e 20 novembre, alle ore 10,30 e alle 14, previa prenotazione sulla pagina dedicata all’evento (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-prologis-urban-art-visite-guidate-alla-scoperta-dellurban-art-168705417445)
Prologis Park Lodi, SS Mantovana 234, Somaglia