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Un’avventura chiamata Kosovo

Arte, cultura e (tanta) natura. Sono numerose le ragioni per cui Prizren, la capitale culturale del Kosovo, è la meta da inserire nell’agenda di viaggio il prossimo anno.

Via Ferrata Panorama ©Lis Dorambari

A pochi km dopo il confine con l’Albania, Prizren, nel sud del Kosovo, è uno scrigno di tesori architettonici e il paradiso per gli appassionati di attività outdoor. La città, grazie ai numerosi punti di interesse, tra cui moschee, musei, chiese, palazzi dell’epoca jugoslava, edifici di stampo ottomano e la fortezza più grande del Paese, è unanimemente considerata la capitale culturale del Kosovo. Un gioiello senza tempo circondato da parchi nazionali incontaminati, foreste selvagge e fiumi tortuosi, da scoprire senza fretta e, soprattutto, senza orde di turisti. Tra tappe d’arte, adrenaliniche avventure all’aria aperta e un’intensa vita culturale che sfocia, ogni anno nel mese di agosto, in uno dei festival più importanti dei Balcani, Prizren vale da sola un viaggio in Kosovo.

Kayak in Kosovo ©Supercampers

Il paradiso dell’outdoor è qui (ma in pochi ancora lo sanno)

Ha un mese esatto di vita, eppure non ci sono dubbi: si tratta di una delle attrazioni turistiche più entusiasmanti della regione balcanica. La Via Ferrata Panorama, a soli 4.5 km dal centro di Prizren, è the place to be per chi ama fare attività sportive all’aperto. Un’avventurosa pista di arrampicata lunga 500 metri, aperta tutto l’anno e adatta anche a escursionisti non professionisti che si erge sulla gola del fiume Lumbardhi in un contesto naturalistico selvaggio e, in parte, ancora largamente inesplorato. <<La Via Ferrata Panorama è la nuova tappa imperdibile a Prizren, una città ricca di storia, ma ideale anche per chi ama la natura, grazie alla posizione privilegiata, quella delle montagne meridionali del Kosovo, in cui è collocata>>, afferma Deni Hameli, guida montana e membro dell’Associazione alpina SHARRI che, con l’assistenza tecnica del club alpino Marimangat di Peja (Kosovo occidentale), gestisce la Via Ferrata Panorama. Il progetto è stato realizzato grazie al supporto del Comune di Prizren e della fondazione Swisscontact che, da circa un anno, nei dintorni della città, ha lanciato anche un’altra irrinunciabile attività da segnare in agenda se si ha in programma un viaggio nel Paese balcanico e se, alle altezze, si preferisce esplorare la zona dal basso: kayak lungo il fiume Drin, a sud di Prizren. <<Visto il potenziale turistico della città e della sua regione da qualche anno organizziamo escursioni nella zona e, da gennaio, abbiamo lanciato due nuove attività: esplorazioni in kayak lungo il Drin e percorsi di mountain bike nei Monti Sharr per consentire ai turisti di esplorare, nell’ottica della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, una regione ancora off the radar>>, afferma Taulant Hoxha, fondatore e gestore, insieme al collega Arian Krasniqi, del tour operator SuperCampers. Qualunque sia la vostra scelta, di una cosa potete stare certi: qui è impossibile annoiarsi.

Via Ferrata Panorama ©Lis Dorambari

Capitale culturale del Kosovo

Chi, oltre all’avventura, non vuole rinunciare a un po’ di arte e cultura quando è in viaggio, deve mettere in conto di passare un bel weekend lungo in città. Prizren, infatti, è uno scrigno di bellezze architettoniche: moschee, chiese ortodosse e cattoliche, ponti in pietra, edifici dell’epoca ottomana e una fortezza tra le più suggestive dei Balcani sede, ogni estate, del festival più importante del Kosovo, il DokuFest, che trasforma la città in un grande cinema estivo a cielo aperto e in un luogo di ritrovo imperdibile per gli appassionati di cinematografia. In compagnia del team City Guide For Prizren si parte dalla Moschea Sinan Pasha, uno dei più fini esempi di arte islamica dei Balcani, si raggiunge il quartiere Shatervan, per perdersi tra le sue viuzze acciottolate su cui affacciano edifici costruiti secondo lo stile tradizionale ottomano, la chiesa di San Giorgio, la chiesa di Nostra Signora, fino al Ponte Gurit, ricostruito secondo i parametri originali dopo il crollo negli anni ’70 a causa di una forte alluvione. Una passeggiata lungo il fiume Lumbardhi poi dritti fino al Museo Etnografico ospitato, in parte, nell’edificio dove nel 1878 si riunirono i delegati albanesi delle province ottomane per frenare le mire espansionistiche dei paesi confinanti (e dove furono poste le basi per il futuro stato albanese che si sarebbe costituito, qualche anno dopo, nel 1912 a Valona). Il modo migliore per osservare la città? Da Kala, la Fortezza che dall’alto domina Prizren. Altrimenti, chi proprio non riesce a resistere al richiamo dell’avventura, può volare sopra la città con il team di piloti esperti di Aero Club Shkaba per ammirarla in tutta la sua bellezza. L’adrenalina è assicurata.

Come arrivare:
Gli unici voli diretti dall’Italia per l’aeroporto internazionale di Pristina “Adem Jashari” sono gestiti dalla compagnia aerea AirPrishtina e collegano la capitale kosovara con Verona. Da Pristina si prende l’autobus per Prizren (durata del tragitto: circa un’ora).