
Un weekend a Palermo nel verde tropicale del suo orto, alla riscoperta del quartiere della Kalsa aperto sul porto della Cala, antico emporio multietnico di araba origine, incorniciato dal promontorio più bello del mondo, il Monte Pellegrino. Goethe, che qui veniva a trarre ispirazione durante la stesura del suo Parsifal, così lo definì sedendo tra i viali di palme della villa Giulia. Solo un cancello la divide dal perimetro dell’ Orto cittadino, tra i più antichi in Italia, fondato nel 1879 da un frate botanico, padre Bernardino da Ucria. Il padiglione centrale, come il Gimnasyum e le serre, porta la firma dell’architetto francese Dufourny, ed è diventato nei secoli il giardino botanico specializzato nell’acclimatazione di piante tropicali più importante in Europa. La sua grande serra in ghisa, riproduzione dell’originale, fu dedicata alla regina Maria Carolina che a fine 800 la donò alla città di Palermo, facendola trasportare nell’isola da Vienna, cui era in origine destinata, smontata in cento casse.
L’orto, inserito nella rete dei musei dell’Università degli Studi, si trova a pochi passi dal Foro Italico, oggi promenade dei palermitani, organizza da diciannove edizioni la mostra del florovivasimo Zagara in due attesissimi weekend, uno in autunno (25-27 ottobre) e uno in primavera. Una vera festa di profumi e colori per gli appassionati di piante, di giardinaggio e appuntamenti culturali legati alla natura, sempre più ricca ed aperta a vivaisti da tutta Italia e perfino d’ Europa. Tra i viali alberati da specie rarissime e monumentali, ficus magnolioides, auracarie, kentie, lo splendido viale di ceiba speciosa, ovvero albero bottiglia con i suoi tronchi spinosi, frutto dell’ adattamento all’ ambiente. Qui l’ esperto di biologia vegetale Stefano Mancuso è venuto di recente per girare un’ intera puntata della nuova serie 2020 del programma Sapiens di Mario Tozzi. Nell’orto di Palermo vivono in armonia piante monumentali che si sono adattate al clima mediterraneo, campioni di resilienza e simbiosi vegetale ed animale. Quell’intelligenza della natura da cui avremmo molto da imparare. Da quest’anno inoltre, è stata ripiantata la Vigna del Gallo, un vigneto urbano produttivo che raccoglie tutte le varietà di uva siciliana.
Sorprendono il visitatore all’ingresso le pareti decorate dall’artista californiano Fallen Fruit, a Palermo per la biennale Manifesta, che ha firmato gli splendidi wallpaper ispirati alla vita nell’orto. Questa edizione della Zagara è dedicata agli Oli ed Olive d’Italia, e mette in mostra nel Gimnasyum 100 tra cultivar e selezioni di olive, cinquanta dell’isola, altrettante dalle altre regioni italiane. Tra gli eventi culturali del pomeriggio, si parla di biodiversità dell’ulivo, di patrimonio genetico, dop, produzioni bio e rischi del cambiamento climatico in olivicoltura. Nel giardino dell’Olio, i produttori di olio novello offrono degustazioni di pane e olio extra vergine d’oliva, un elisir di salute riconosciuto dalla scienza e dalle dietologia come potente antiossidante. La mostra Olio e Olive d Italia resta aperta fino a domenica 3 novembre.
Orto Botanico
via Lincoln, Palermo
ortobotanico.unipa.it
ingresso 4 euro