
Soffia aria di rinnovamento a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma, dal 1803 in questa sede che risale alla metà del XVI secolo, realizzata su commissione del cardinale Giovanni Ricci da Montepulciano e poi acquistata nel 1576, dal cardinale Ferdinando de Medici per ospitare la sua collezione d’opere d’arte. Una meraviglia circondata da preziosi giardini, che accoglie i migliori artisti francesi per un periodo da dedicare totalmente alla creatività.
Sam Stourdzé, attuale direttore dell’accademia porta avanti un progetto di dialogo tra patrimonio e contemporaneità, aprendo al design e ai mestieri d’arte, erede di una storia segnata da grandi operazioni di riallestimento e decorazione realizzate nel tempo dai direttori precedenti (da Horace Vernet a Richard Peduzzi, passando per Ingres e Balthus). Come? Con un bando per progetti volti a riallestire le camere (prenotabili con molto anticipo) destinate agli ospiti di Villa Medici, rivolto a designer, architetti e artisti contemporanei, che lavoreranno con un team di artigiani.
L’iniziativa si inserisce in un ambizioso progetto di riallestimento per il 2025, intitolato Restituire l’incanto a Villa Medici. In tutto sono nove camere, tre saranno pronte entro il 2023. I progetti saranno selezionati da una giuria, presieduta dallo stesso Sam Stourdzé, composta da Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e curatore generale di Homo Faber Event, Hedwige Gronier, responsabile del mecenatismo culturale della Fondazione Bettencourt Schueller, Hervé Lemoine, presidente del Mobilier national, Christine Macel, direttrice del musée des Arts décoratifs, India Mahdavi, architetto, designer e scenografo e da Isabelle de Ponfilly, presidente del consiglio di amministrazione dell’École nationale supérieure des Arts décoratifs.
Si tratta di un grande impegno che vede in particolare la Fondazione Bettencourt Schueller a fianco di Villa Medici per promuovere la creazione contemporanea nel campo dell’artigianato artistico, lanciando un programma di residenza dedicato all’artigianato. Ogni anno saranno ospitati due progetti artistici di artigianato. I primi due residenti selezionati sono la tornitrice di metallo Mylinh Nguyen e il duo di designer Caterina e Marc Aurel. È previsto anche un programma pedagogico che coinvolgerà gli studenti delle scuole superiori professionali e agricole francesi.