Italy

Le strade blu

Il turismo fluviale è un altro modo di viaggiare slow ed è una formula sulla quale il Veneto – dotato di corsi d’acqua importanti come il Brenta, l’Adige, il Piave, il Sile e il Livenza – sta puntando molto.
Con soddisfazioni e successo

Dalle houseboat che dal Sile portano in laguna fino a raggiungere Venezia a bordo di una casa viaggiante, fino al recente progetto Veneto Rivers Holiday, il turismo fluviale a bordo di piccole imbarcazioni elettriche è l’ideale per approcciarsi al paesaggio da un altro punto di vista.

Il turismo  fluviale è un turismo esperienziale che piace e rilassa.

Turismo fluviale a bordo di barche elettriche: un nuovo modo ecologico di vivere la natura.

Il turismo fluviale è la nuova formula ecologica di visitare il Veneto orientale: navigare, nel pieno rispetto del corso d’acqua, riscoprendo anche gli antichi insegnamenti della Serenissima Repubblica di Venezia.

Un racconto diverso

Scegliere di viaggiare sul fiume significa aprirsi a un racconto diverso, attento alla dimensione umana.

Turismo fluviale è godere dello scorrere lento e di quell’insieme di profondità e leggerezza che solo i fiumi, naturalmente, ispirano.

Il fiume, infatti, non è paragonabile a una strada o una tratta aerea: non lo si affronta per raggiungere una meta, bensì per vivere il tempo del viaggio.

Con il turismo fluviale, il vero apprendimento diventa proprio il percorso acquatico, con la sua varietà di panorami, sfumature, sorprese e leggende che accompagnano il fluttuare.

Le barche elettriche utilizzate da Veneto Rivers Holiday per il turismo fluviale possono accogliere al massimo sei persone ed essere guidate senza patente, con un’autonomia di circa sette ore.

Le noleggia Gruppo CNE – Compagnia di Navigazione Ecologica con I Love Piave, progetto di turismo fluviale nato nel 2016 dall’iniziativa di un gruppo di giovani sandonatesi.

Il turismo fluviale offre, in parallelo, numerose opportunità di svago: piste ciclabili, sentieri da percorrere a piedi, osterie e ristoranti, cittadine da visitare; ma il modo per conoscerlo più a fondo è “econavigando”.

Il Piave, per esempio, è un fiume carico di storia e per questo motivo detto “Fiume Sacro alla Patria”.

Si allunga serpeggiando verso San Donà di Piave (Venezia) superando il ponte di barche tra Fossalta e Noventa, per poi lasciarsi sulla destra la conca del vecchio alveo (all’Intestadura di Musile).

Continua ancora dritto verso la foce di Cortellazzo, a Jesolo, dove incrocia la Litoranea Veneta, antica via commerciale utilizzata dai veneziani.

E poi c’è il fiume Livenza, con i suoi quasi 100 chilometri: ideale per una gita di qualche ora o un viaggio della durata di un weekend.

Il placido procedere di un’imbarcazione elettrica sul fiume Piave: il fascino del turismo fluviale.

Livenza comincia con sorgenti selvagge e misteriose per proseguire con anse vivaci verso l’Adriatico.

Nel suo fluire tocca città e borghi di pregio, come Pordenone, Portobuffolé, Sacile, Motta di Livenza, San Stino di Livenza, Caorle.

A rendere ancora più piacevole la navigazione, ci sono i ristoranti, le trattorie e l’ospitalità in alberghi e agriturismi.

Soste golose lungo il fiume

Sono tante e differenti le possibilità di attracco in porti più o meno grandi.

Lungo il Piave caratteristico è il Porticciolo detto “Al Tajo(in riferimento al “Taglio” del Piave, ovvero la diversione del fiume), dove sono stati realizzati dei pontili in legno per l’attracco.

Qui ci si può concedere un aperitivo o una cena con vista fermandosi Al Tajo Osteria Cicchetteria, che propone una rilettura originale dei sapori della tradizione.

Un’altra sosta con attracco da provare è l’Osteria Pavan a Santa Maria di Piave, dove il locale e i piatti hanno il sapore tipico della tradizione veneziana.

Se invece si ha voglia di una parentesi dolce, è d’obbligo attraccare a Chiesanuova e provare le delizie della Cioccolateria Veneziana, dove si producono leccornie seguendo la ricetta originale delle “case del cioccolato” veneziane.

Dormire in riva al fiume

Dopo una giornata in barca lungo la Livenza, ci si può fermare al Relais Villa Correr Agazzi di San Stino di Livenza, una splendida villa veneta immersa nel verde.

Se invece si è percorsa la via del Piave, si può pernottare in b&b a Villa Lisetta (San Donà di Piave), a poca distanza dal fiume e dal centro della città, in un luxury b&b in stile veneziano alla Palazzina Mori,

oppure in un hotel storico all’Hotel Locanda Al Piave, uno degli alberghi più antichi della città, o ancora in campeggio al Bungalow Marina di Cortellazzo, con ormeggio all’interno del villaggio.

Argini, piante, flora e fauna: il paesaggio che si ammira con il turismo fluviale.

Alternative da provare

Oltre all’econavigazione, sono molte le attività outdoor a cui ci si può dedicare lungo i fiumi: kayak, canoa, nordic walking, escursioni e camminate, mountain bike.

Particolarmente piacevole è il percorso della Ciclabile del Piave, che attraversa tre province (Belluno, Treviso e Venezia) in un tragitto intriso di storia, borghi, ville storiche, paesaggi incantevoli e meraviglie naturali.