Un discorso volto a rassicurare il mercato e un segnale forte, con una presenza sostenuta in BIT. Questo il messaggio del direttore dell’Ente Nazionale Tunisino per il Turismo, Dr. Habib Ammar
Con un settore che pesa per il 56% sul Pil e impiega 400mila persone, è chiaro che la Tunisia pone il turismo al centro della sua strategia e si pone l’obiettivo per il 2013 di ritornare ai livelli di incoming precedenti alla rivoluzione del 14 gennaio 2011, anno che ha visto un calo del 33% dei ricavi e del 32 % dei visitatori. Il 2012 ha segnato la ripresa, con segno più sia per quello che riguarda i visitatori, (+24%), che per i ricavi (+30%) e le notti (+40%), e il 2013 è iniziato con segnali di ripresa.
Il direttore dell’Ente tunisino, Habib Ammar, è venuto in Italia in occasione della BIT per promuovere e sostenere la destinazione in un mercato considerato strategico per il suo Paese, che nel passato ha inviato in Tunisia quasi mezzo milione di turisti, oggi ridotti a 300mila. Dopo avere sottolineato i plus della destinazione – non solo il mare, ma anche il deserto, il benessere con la Thalassoterapia, la cultura, il golf – il direttore ha invitato i giornalisti e gli operatori presenti ad andare a visitare personalmente il Paese, per vedere con i propri occhi come anche in questo momento difficile del cammino verso la democrazia, le zone turistiche, soprattutto nel Sud, siano tranquille.
A sostegno dell’importanza del nostro Paese, una campagna promozionale basata sul claim “Tunisie, libre de tout vivre” dove naturalmente non sfugge il riferimento al concetto di libertà. La campagna, da marzo su tv, web e social network, sottolinea la diversità dell’offerta del Paese: imperniata sul concept “un giorno in Tunisia”, mostra come grazie alle distanze contenute sia possibile fare nell’arco di una sola giornata snorkeling e trekking nel deserto, thalassoterapia e visite culturali.
Ammar ha anche sottolineato i 500 milioni di dollari di investimenti previsti nel comparto turistico nei prossimi tre anni, con la creazione di una marina a Bizerta, una a Gammarth, l’arrivo di catene internazionali come Ritz Carlton e Four Seasons e dell’italiana Boscolo, l’inaugurazione di The Residence a Douz, alle porte del Sahara, e l’apertura di due campi tendati di lusso da parte di una società del Qatar, a Douz e Tozeur.
Il direttore generale di Tunisair, dal canto suo, ha presentato l’operativo estivo del vettore: 35 voli settimanali dall’Italia in partenza da Roma, Milano, Venezia, Napoli e Palermo, con l’apertura a breve di collegamenti da Bologna e Catania e studi di fattibilità per Bari.