
Un territorio già ampiamente apprezzato nel trecento dal grande poeta Francesco Petrarca, un’isola di roccia magmatica che si erge ai confini orientali della pianura padana: I Colli Euganei sono tutti da scoprire, a piedi o in bicicletta. Il clima, tra prealpi e mediterraneo, e la morfologia dei terreni, rendono davvero particolari questi colli, sia per il tipo di fauna che di flora. Il modo migliore per scoprirli è certamente quello dello slow trekking, tra vigneti, boschi, declivi e cime, lungo sentieri e segnalati e adatti a tutte le esigenze. Le cime arrotondate del parco regionale, quasi perfettamente circolari, davvero particolari, si sono formate da eruzioni magmatiche (dai 30 ai 40 milioni di anni fa) che hanno dato vita a rocce basaltiche che si sono congiunte a quelle sedimentarie (di origine marina). Intorno alle cime dei colli (la più alta, il Monte Venda, tocca i 601 metri) si sviluppa un territorio di 15 comuni ricchi di castelli, ville, chiese , abbazie, laghi e zone umide.
Ben attrezzati, con scarpe adatte e bastoncini, si possono scegliere, tra una ventina di itinerari, quelli più consoni alla propria preparazione atletica e al tempo che si ha a disposizione.
Qualche idea:
Sentiero Atestino, ideato da Claudio Coppola e realizzato grazie all’opera dei volontari della sezione di Este del Club Alpino Italiano, si snoda per oltre 20 km sui colli che sovrastano il borgo di Arquà Petrarca, regalando panorami mozzafiato e una piacevole alternanza di ambienti, dai prati assolati ai fitti boschi dominati da alberi di castagno.
Sentiero G.G. Lorenzoni n.4 – Si parte in corrispondenza di Casa Marina a Galzignano Terme. Una stradina bianca conduce a una salita che a destra porta alle Fontane, più precisamente all’antica Fontana Olivato, che ancor oggi sgorga tra le marne euganee. In primavera e in autunno, soprattutto nelle umide giornate di pioggia, è possibile incontrare l’orbettino e la salamandra pezzata riconoscibile dalla chiazza gialla.
Sentiero del Monte Lozzo n.5 – Attraversato il Municipio, il centro abitato di Lozzo ed una cava di trachite, ecco giungere davanti a Casa Borotto, edificio che segna l’entrata al sentiero numero 5 del monte Lozzo.
Giro delle Creste – un itinerario escursionistico della durata di circa 3 ore e mezzo con un dislivello positivo di 330 metri ed è il più impegnativo dei sentieri proposti sui Colli Euganei per la presenza di vari tratti rocciosi lungo il percorso, che risultano accessibili anche a chi non è uno scalatore prestando la dovuta attenzione. Il percorso è molto interessante dal punto di vista geologico in quanto consente di conoscere da vicino le rocce più significative dei colli, originatesi dalla penetrazione di lave acide nel basalto e messe a nudo dall’erosione delle più friabili e morbide rocce sedimentarie.

Altri itinerari qui.
Per i bikers oltre all’ascesa sulle strade sterrate e/o asfaltate deicolli la zona offre interessanti spunti. Un territorio (Este, Barbona, Ospedaletto Euganeo, Ponso, Sant’Elena, Vighizzolo d’Este, Villa Estense) particolarmente adatto alla vacanza attiva e “slow” allo stesso tempo, con un percorso che ospita 8 punti di sosta per ciclisti. Sono fruibili 4 percorsi cicloturistici specifici: Anello delle Città Murate, Anello Ciclabile dei Colli Euganei, pista ciclabile Adige-Po e il percorso “Pechete”. Piccole officine denominate “bikers point” sono dotate del necessario per effettuare la manutenzione delle biciclette in modalità self-service oltre alla disponibilità di pubblicazioni e informazioni turistiche sui luoghi da visitare e sull’offerta del territorio. Sono inoltre disponibili anche colonnine di ricarica delle bici elettriche.
Tra le tanti suggestioni culturali ed enogastronomiche da segnalare (imperdibili) la visita di Arquà Petrarca: e del Giardino Monumentale di Valsanzibio.

Arquà Petrarca: tra i Borghi più belli d’Italia e tra i più caratteristici dei Colli Eugane ha origini molto antiche ( età del Bronzo). In epoca Medioevale venne costruito un castello abitato da Rodolfo Normanno, vassallo del marchese d’Este, e, ai suoi piedi, cominciò in quel periodo a svilupparsi il nucleo abitativo dell’antica Arquada, caratterizzato dalla presenza di due luoghi di culto, la pieve di S.Maria Assunta e l’oratorio della S.S. Trinità. Durante l’età Comunale il controllo politico del borgo passò al Comune di Padova, per divenire quindi territorio assoggettato alla Signoria dei Da Carrara. Fu proprio l’acquisizione di questo privilegio che favorì l’arrivo nel borgo di Francesco Petrarca: il celebre poeta toscano si innamorò del luogo, che probabilmente gli ricordava la sua terra toscana, e visse qui fino al 1374, anno della sua morte. Oggi la sua casa e il suo monumento funebre sono meta di pellegrinaggi letterari e visite culturali.

Il Giardino Monumentale di Valsanzibio: Patrimonio dell’umanità è un luogo che ha 350 anni di storia. Venne realizzato tra il 1665 ed il 1696 da una delle più ricche ed importanti famiglie Veneziane, la famiglia Barbarigo, come voto so solenne a Dio per sconfiggere la Peste del 1630/31. Concepito come passeggiata allegorica per trasmettere al visitatore un messaggio positivo, di una vita dove le difficoltà si affrontano e dove una soluzione c’è sempre, grazie anche alla meditazione e la gaiezza ispirata da una natura meravigliosa, forgiata dalla mano dell’uomo. Il Giardino ospita un labirinto in bossi di circa 400 anni, probabilmente il più antico al mondo del suo genere, con pareti alte fino a 5 metri. Un luogo dove ci si imbatte in alberi dai 300 ai 900 anni d’età, esemplari ultrasecolari provenienti da quattro continenti (Asia, America, Africa e Europa). La famiglia Pizzoni Ardemani, proprietaria dal 1929, grazie anche alla presenza del gran numero di visitatori che garantiscono una certa quota di entrate economiche, è riuscita a conservare sino ad oggi, con attenta manutenzione, questo luogo unico ed armonioso.
Dopo il trekking e le visite culturali, un meritato aperitivo per assaporare alcune specialità del territorio, tra le quali: l’indimenticabile vino bianco Serprino, il prosciutto dop dei colli e il formaggio erborinato vaccino.