HOTEL COLLECTION BY TERESA CREMONA

Tenuta SS Giacomo e Filippo, Urbino (Marche)

Un gioiello di architettura rurale al centro di un’azienda agricola a coltivazione biologica, la cucina è genuinamente romagnola

Un gioiello di architettura rurale al centro di un’azienda agricola a coltivazione biologica, la cucina è genuinamente romagnola

Di Teresa Cremona

Quel paesaggio marchigiano che nulla ha da invidiare alla Toscana, che si apre allo sguardo in una sequenza senza fine di colline morbide e di campi coltivati. E’ in questo scenario che si colloca il Resort dei Santissimi Giacomo e Filippo. Il nome deriva dalla minuscola chiesa medioevale, un’antica abbazia, completamente restaurata, ed aperta al culto e ai fedeli pur se all’interno dell’area del Resort.

Nell’Ottocento su questo poggio si era sviluppato un borgo agricolo con edifici funzionali alle attività della terra, fattorie, stalle, essiccatoi per il tabacco, granai, magazzini, e le abitazioni dei contadini. Non c’è piazza, non ci sono strade o vicoli, le case sono sparpagliate sotto la chioma di querce secolari.

L’architettura è rurale, si costruiva in mattoni e con maestranze del luogo, qualche motivo di decorazione e un’armonia di proporzioni ed uno stile aderente alla tradizione, con quella grazia spontanea e quella sapienza che i costruttori moderni hanno dimenticato.


L’albergo è al centro di un’azienda agricola di oltre 360 ettari di proprietà di una famiglia di industriali della zona, attivi nel settore dei mobili, che dagli anni ‘60 hanno reinvestito con passione nella terra e nell’agricoltura. Altri avrebbero fatto progetti di costruzioni intensive e di villette a schiera, sicuramente più remunerativi, loro invece hanno restaurato e recuperato l’esistente, hanno mantenuto il carattere rustico degli edifici, ne hanno sottolineato il valore con un recupero attento e con l’aiuto di un bravo architetto, e non hanno allontanato il ‘genius loci’.

La Tenuta agricola è a coltivazione biologica controllata e sottoposta a continua salvaguardia in quanto sito di Importanza Comunitaria (SIC) della Provincia di Pesaro e Urbino. Olio, miele e vino sono prodotti direttamente e frutta e verdura fresche sono raccolte quotidianamente dall’Orto dei Laghi per essere impiegate nel ristorante.

Le camere sono in strutture diverse, alcune nelle torri tabaccaie, altre nelle case contadine, l’arredamento è senza eccessi e senza richiami di moda, i mobili dalle linee antiche sono in legno sbiancato, o appena passato da una mano di acquerello chiaro, le pareti hanno il colore della chartreuse pallida, gli ambienti sono intimi e in sintonia con la storia del luogo. Antiche cucine compongono il decoro di alcune camere, così come i camini a legna che sono ancora perfettamente funzionanti. Quella che fu la Stalla ed il Granaio è diventato il Centro Benessere con piscina interna e riscaldata, e il giardino è un orto botanico insolito e poetico, le erbe aromatiche sono in ceste quadrate di vimini intrecciati di grandi dimensioni, un orto dei semplici assolutamente sui generis, la piscina esterna è a sfioro, affaccia sul panorama e Urbino si vede in lontananza.

E’ un resort poetico, a soli 10 km da Urbino, a breve distanza dalla costa adriatica, ha spazi infiniti per fare jogging, andare in bicicletta, passeggiare circondati dalla natura intatta e rinascimentale di questa campagna marchigiana.

Nella propietà, a 1 km dal resort, il Ristorante Urbino dei Laghi è stato recentemente ristrutturato, ed è ora una sala tutta bianca dove i tronchi di antiche querce fanno la loro parte nel decoro insieme al grande camino circolare e le grandi finestre sono aperte sul piccolo lago. L’ambiente è fresco ed accogliente e il ristorante fa pizza e cucina d’autore.

Lo chef è Stefano Ciotti, riminese e giovane, ma che ha già lavorato con i più grandi maestri romagnoli: Vincenzo Cammerucci, Gino Angelini, Luigi Sartini, Silver Succi e alla Taverna Righi di San Marino con Luigi Sartini. Nel 1996 ha fatto esperienza al Don Alfonso a S. Agata sui Due Golfi, nel 1999 ha lavorato con Gianfranco Vissani. Poi è stato chef all’Hotel Michelangelo di Riccione, all’Armani Cafè di Parigi (2000), e al Ristorante Diana sempre a Riccione (2001-2003). Dal 2004 è stato executive chef al Carducci 76 Vicolo Santa Lucia di Cattolica, dove ha ricevuto la stella Michelin, e da novembre 2012 è alla direzione del nuovo ‘Urbino dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza’ nella Tenuta Ss. Giacomo e Filippo. Stefano continua a proporre la sua cucina che tramanda tradizione e sapori autentici, ma introduce nel menù il concetto di pizza di alto livello, e completamente naturale. Al suo fianco il Pastry-chef Thomas Morazzini esperto di panificazione, che era già nel suo staff al Vicolo Santa Lucia.

L’eccellenza della pizza al piatto è stata premiata quest’anno con il massimo riconoscimento dei Tre Spicchi Gambero Rosso e Urbino dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza fa parte della nuova guida “Pizzerie d’Italia” per la categoria Pizza Gourmet nelle regione Marche.
“Sono romagnolo nel sangue!!!” afferma Stefano, e ‘spetta ai cuochi tramandare cultura tradizionale e territorio con i metodi messi a disposizione da una cucina moderna’. Quindi ‘piatti “veri’ che devono comunicare la loro essenza.


Nel menu : Minestra di carciofi, piselli e stridoli, uovo colante; Tagliolini al profumo di mare e limone;
Strozzapreti con farina di farro e verdure dell’orto; Tagliatelle come una volta. E ancora: Piccione ripieno, sugo di olive e lischeri; Coniglio disossato, aceto vecchio, spuma di patate e fave; Agnello, carciofi e limone. Le pizze sono completamente naturali e, oltre ad una selezione di pizze classiche, il menù comprende pizze creative del tutto inedite, da assaporare anche a degustazione. L’impasto è preparato con lievito madre e farine biologiche ottenute dai grani di URBINO Agricola ed è fondamentale in tal senso l’apporto di un grande esperto di panificazione, come Tomas Morazzini, Pastry-Chef che dal ’97 che utilizza un lievito madre di ben 65 anni a cui ha dato il nome di “Eleonor”. Una base ottenuta da un’accurata e lunga sperimentazione che, durante la cottura nel forno a legna, si sposa a meraviglia con i sapori della farcitura tradizionale e soprattutto con la combinazione di sapori creata a regola d’arte dallo Chef, come la pizza con Fior di latte, asparagina selvatica e salsiccia all’anice; con Radicchio tardivo, taleggio D.O.P. e speck; o anche con Fior di latte, fonduta di formaggi, tartare di vitello e uovo colante al tartufo nero.

Per informazioni:
Tenuta Santi Giacomo e Filippo
via San Giacomo in Foglia 7, località Pantiere, Urbino (PU)
tel. 0722 580305
info@urbinoresort.it
http://www.tenutasantigiacomoefilippo.it