EDITORIAL

Supramonte

Cuore di pietra della Sardegna, visioni selvagge di terra e di mare e l’emozione della scoperta di arte natura sapori, sempre al di fuori dei luoghi comuni.

Supramonte - Salita in fuoristrada
Supramonte – Salita in fuoristrada | Foto di Gianmario Marras

Le ruote del fuoristrada arrancano sul pendio, fra tronchi di leccio e ginepri contorti. Schegge di roccia calcarea taglienti come lame, crepitano con suono monotono insieme allo scoppiettio del motore, turbando l’irreale silenzio. Siamo lontani dalle spiagge famose e stiamo salendo al Supramonte, il cuore di pietra della Sardegna, uno dei luoghi più impervi  del Mediterraneo, il cui nome da solo, basta ad evocare tutto l’arcaico e selvaggio mistero dell’isola.

Supramonte - Vista della Valle di Lanaitto
Supramonte – Vista della Valle di Lanaitto | Foto di Gianmario Marras

Il Supramonte è un altopiano calcareo, vasto circa 350 chilometri quadrati (l’isola d’Elba ne misura 224) esteso sul territorio di 5 comuni: Baunei, Dorgali, Oliena, Orgosolo e Urzulei, con una fama che ancora oggi sembra appartenere più al mito che alla geografia. Quello di una popolazione barbara e ribelle, resistente al cambiamento imposto da tutti i conquistatori, quello del pastore “dall’occhio fiero, ma col cuore semplice, disposto all’amore generoso” cantato dai poeti, quello del “balente”, valoroso difensore dei deboli e quello di chi ingiustamente accusato si dava alla latitanza, perseguitato come un bandito.

Supramonte - Murale dipinto su una pietra presso Orgosolo
Supramonte – Murale dipinto su una pietra presso Orgosolo | Foto di Gianmario Marras

Ma in una luminosa giornata di fine estate l’incanto è dato da altre  emozioni. Spento il motore, mi avvicino a un ovile, realizzato con tronchi di ginepro e pietre sull’antro della montagna, qui il pastore passava  mesi in compagnia del gregge, per scendere in paese ci voleva una giornata intera; ora invece con il fuoristrada basta mezz’ora e gli affari si fanno più con i turisti che con le pecore.

Supramonte - Pastore in ovile offre il suo pecorino
Supramonte – Pastore in ovile offre il suo pecorino | Foto di Gianmario Marras

La cultura, le tradizioni, le testimonianze archeologiche e la natura eccezionale sono l’inestimabile tesoro di queste montagne, che lasciano  a bocca aperta anche il più smaliziato dei viaggiatori:  profondi crepacci lacerano come antiche ferite cicatrizzate la massa calcarea, il canyon di Gorropu è lungo 18 chilometri con pareti alte fino a 400 metri. Impressionanti voragini squarciano la terra offrendo visioni di primordiale bellezza, la dolina di Su Sercone sprofonda per 200 metri e spazia per 500: nel suo cratere crescono lecci secolari  e tassi, che ancora più fitti prosperano nella foresta primigenia di Sas Baddes, dove mai si è visto il taglio di una scure e i tronchi svettano fino a trenta, quaranta metri non lasciando neppure filtrare la luce del sole.

Supramonte - Il canyon di Su Gorropu , le sue pareti verticali raggiungono i 500 metri.
Supramonte – Il canyon di Su Gorropu , le sue pareti verticali raggiungono i 500 metri. | Foto di Gianmario Marras

E ancora grotte profonde, cascate, fiumi sotterranei e sorgenti che fluiscono dal pietrame gorgogliando in laghetti turchesi come gemme e poi verso il mare dove il Supramonte si erge come uno smisurato bastione, monoliti di roccia e torreggianti falesie, fiordi nascosti e incantevoli arenili.

Supramonte - Cala Luna
Supramonte – Cala Luna | Foto di Gianmario Marras

Di questo parlo con la mia guida, mentre attraversiamo la valle del Lanaitto ai piedi del Monte Tiscali per raggiungere l’albergo dove mi fermerò qualche giorno. È Su Gologone, alle falde del Monte Corrasi vicino a una sorgente carsica da cui prende il nome. Non l’ho scelto a caso: è l’albergo che meglio concretizza in Sardegna, il concetto di sviluppo sostenibile oggi tanto di moda. Solo che qui tutto è cominciato nel 1961 quando Giuseppe Palimodde ebbe la bizzarra idea di aprire un locale di cucina tipica di Oliena nel bosco, ai bordi di una montagna dove non c’era niente. Senza nessuna esperienza a 35 anni, poteva contare solo su una giovane moglie e sulle donne del posto che a stento parlavano italiano, ma cucinavano divinamente.

Supramonte - Preparazione del classico maialetto nelle cucine dell’hotel Su Gologone
Supramonte – Preparazione del classico maialetto nelle cucine dell’hotel Su Gologone | Foto di Gianmario Marras

Chi lo avrebbe detto? Quella trattoria di montagna su una strada bianca, senza luce, senza telefono, dove le tovaglie si lavavano al fiume, gli ingredienti  si acquistavano dai pastori e si pescavano nei torrenti, sarebbe presto diventata un faro del turismo isolano. Dalla Costa Smeralda arrivavano comitive di vip. “Sembravano viaggiatori alla scoperta di una riserva indiana” racconta Pasqua Palimodde. Oggi è tutto in mano a Giovanna, figlia di Giuseppe e Pasqua. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti a Firenze e ha fatto dell’albergo il suo atelier di creatività, lo spazio per le sue passioni. Fare colazione incrociando lo sguardo della “Dama” dipinta da Melkiorre Melis nel 1926 o ammirando il profilo della “Donna di Oliena” ceramica preziosa firmata da Federico Melis nel 1928, cenare rallegrati dal “Ballo presso lo stagno di Cabras” delle fanciulle ritratte da Giuseppe Biasi negli anni Trenta, riposare in una suite dedicata agli artisti sardi più importanti del Novecento fra arredi, tessuti artigianali  e opere d’arte è un’esperienza quotidiana per gli ospiti di Su Gologone da aggiungere al piacere di una cucina d’eccellenza con i piatti più rinomati della tradizione.

Supramonte - Hotel Su Gologone: La "Dama dipinta da Melkiorre Melis nel 1926
Supramonte – Hotel Su Gologone: La “Dama dipinta da Melkiorre Melis nel 1926 | Foto di Gianmario Marras

Qui c’è la più importante collezione privata, d’arte sarda del Novecento; ecco perché faccio fatica a ridurre questo posto magico a un Country Resort. Basta pensare al progetto “Su Gologone Style”: nelle vecchie scuderie hanno aperto i battenti alcune botteghe artigiane d’eccellenza, dove si lavorano lana e tessuti, ceramiche, legno e ferro battuto. Tutto intorno, fra olivastri e fichi d’India,  piattaforme lignee su piani diversi sono usate per ospitare mostre d’arte e artigianato all’aria aperta, ma anche per incontri e degustazioni durante la giornata o ancora meglio al crepuscolo.

Supramonte - Hotel Su Gologone: botteghe "Su Gologone Style"
Supramonte – Hotel Su Gologone: botteghe “Su Gologone Style” | Foto di Gianmario Marras

Ci si sente allora come sul ponte di un vascello in navigazione verso il Supramonte, che si staglia di fronte e ai nostri occhi appare davvero come nella descrizione del poeta, simile a “…un mondo diverso anzi un diverso pianeta in orbita insieme alla luna nell’universo”. 

Supramonte - Hotel Su Gologone: il terrazzo dei sogni con vista sul Monte Corrasi
Supramonte – Hotel Su Gologone: il terrazzo dei sogni con vista sul Monte Corrasi | Foto di Gianmario Marras

Autunno in Barbagia

L’estate sta finendo e finalmente saremo liberi di viaggiare senza l’ossessione delle spiagge. Un’occasione in più la offre in Sardegna la manifestazione Autunno in Barbagia giunta alla 23°  edizione. Da settembre a dicembre tutti i fine settimana 32 borghi fra Gennargentu e Supramonte apriranno case e corti per raccontare  – con canti e balli, parate, mostre d’arte, laboratori artigianali, degustazioni gastronomiche – una cultura millenaria. La manifestazione nata nel 1996 a Oliena con l’intento di valorizzare le zone interne (si chiamava Cortes Apertas/Cortili aperti) si è estesa con crescente successo ad altri borghi della Barbagia, diventando un classico per i viaggi d’autunno nell’isola, con il coinvolgimento nell’edizione 2018 di oltre 500.000 visitatori. Prossimo appuntamento Oliena il 14, 15 settembre; ultima data Orune 14, 15 dicembre. www.cuoredellasardegna.it

Autunno in Barbagia nel borgo di Aritzo
Autunno in Barbagia nel borgo di Aritzo | Foto di Gianmario Marras

Arrivare in Sardegna:

 In nave: Sardinia Ferries collega giornalmente Livorno a Golfo Aranci, per Autunno in Barbagia sconto immediato fino al 50% è applicato a passeggeri, veicoli (auto e moto) e cabine, per prenotazioni effettuate dal 10 settembre al 15 ottobre 2019. www.corsica-ferries.it.

In aereo: Per Olbia con AirItaly www.airitaly.com;  Easy Jet  www.easyjet.com

L’offerta: Auto+Hotel da 29,99 euro al giorno con Open Voucher: www.openvoucher.com

Informazioni Sardegna: www.sardegnaturismo.it