Claudia Marchesi, travel consultant di viaggiatori americani, è andata a Norcia durante la Chef’s Adventure, ospite della famiglia Bianconi, hotelier raffinati e ambasciatori della magnifica cittadina umbra
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Visitare Norcia è un privilegio. Un luogo dove arte, storia, spiritualità, natura, paesaggio, buona cucina si intrecciano, si inseguono, interagiscono e vivono supportandosi vicendevolmente, è raro da trovare.
Parlando con le persone del luogo si respira gentilezza, ospitalità, accoglienza, semplicità e raffinatezza; curiosità ma mai invadenza. La gente ama chi viene da fuori. La gente è sorridente.
Io poi ho avuto la fortuna di andare a Norcia ed essere accudita, “coccolata”, intrattenuta dalla famiglia Bianconi. Tutto questo nelle sale di Palazzo Seneca, un Relais & Chateaux situato in una residenza cinquecentesca, nel centro storico. Ho conosciuto i migliori produttori eno-gastronomici della zona, ho chiacchierato a lungo di lavoro appassionato con chef stellati da tutta Italia. Sono stata accompagnata a visitare Castelluccio (un luogo talmente bello che toglie il respiro e fa sentir bene); ho visto fare il formaggio. Altri colleghi hanno partecipato alla ricerca del tartufo nero, alcuni sono stati edotti sull’attività dei norcini, altri hanno fatto un giro in bici… quante cose, quanta organizzazione the Bianconi family!
Ho potuto infine essere guidata in un bel giro turistico della città … sotto un sole ed un cielo azzurro incantevoli, cosa chiedere di più? E cosa dire poi dell’ascolto della Compieta dei Monaci Benedettini in chiusura della loro giornata di preghiera? (Peccato il Priore non mi abbia ricevuta…gli avrei chiesto perché, e in che modo concilia la sua attività monastica con l’essere nel Board di Cucinelli!) E che simpatica la Flying Ceff night, con Arrighi e Di Corato, cordiali e disponibili, bravi cuochi e sempre in sintonia, tra loro e con gli chef ospiti… E i giochi, le cacce al tesoro, gli indovinelli…
Grazie a tutto questo, il privilegio non poteva che trasformarsi in magia. E la magia in ricordo e in ricchezza. E in desiderio di tornare.
Di particolare interesse, non fosse bastata la cura estrema di tutte queste proposte appetitose e variegate, la conferenza “Chef’s Adventure – Movement for the Planet”, dove si è parlato di etica e leadership fuori e dentro la cucina, di cibo per la salute (pensata come benessere psicofisico ed efficienza dell’individuo, non solo come assenza di patologie), e della salute attraverso il cibo, inteso come convivialità e piacere.