Viaggio da Buenos Aires fino alle cascate di Iguazù, attraverso terre di buon vino e buon umore
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Testo di Nastia Filippi, foto di Andrea Ruggeri
A Buenos Aires, ride un po’ sguaiata la statua di Jorge Bergoglio che benedice turisti e ballerini di tango dall’alto di una casetta del Caminito di Boca. Ride a crepapelle il fantino Irineo Leguisamo, “el màs grande jockey de todos los tiempos, 1903-85”, nel busto dedicatogli all’Hipódromo Argentino di Palermo. In Plaza de Mayo ride in cuor suo Mauricio Macri, il nuovo inquilino della Casa Rosada, vincitore a sorpresa delle presidenziali di novembre, quando contro ogni pronostico ha battuto il candidato della presidenta uscente Cristina Kirchner. E ride di gusto anche il re dell’immobiliare, mecenate e collezionista d’arte Eduardo Costantini: il suo Malba, che aprì nel 2001 in piena tragedia economica, oggi è il numero uno fra i musei d’arte contemporanea del Sudamerica.
Insomma, si ricreda chi pensa che in Argentina ci sia poco da ridere. Regimi militari e crisi economiche non piegano mai questo popolo indomito, il cui animo battagliero è ben rappresentato dal combattivo Papa Francesco. Qui ognuno sa ridere, ma a modo suo. Perché c’è qualcosa di inclassificabile e di contraddittorio in questa metropoli dove tutti sanno, allo stesso tempo, divertirsi e piangere, mangiare e lamentarsi, dedicarsi alle arti e contestare il potente di turno. Che luogo sarà mai, d’altronde, una città che detiene il record mondiale di possessori di cani (500mila su tre milioni di abitanti!), di pazienti di psicologi nonché di spettatori di teatro? A naso, si direbbe una città insicura, bisognosa di affetto, di compagnia, di certezze, mentre si pone domande sull’esistenza e sulla sua precarietà. Del resto nella cosmopolita Buenos Aires tutti hanno radici altrove e quasi tutti hanno sperimentato sulla propria pelle la perfidia della Storia, dalla repressione dei generali alla disfatta nelle Falkland, dall’inflazione perenne alle sconfitte della nazionale albiceleste (l’ultima vittoria nei mondiali di calcio risale al 1986). Sarà per questo che i porteños sono al contempo così retorici e così ironici, così diversi dal resto degli argentini?
Per verificarlo, basta prendere un volo interno e fare un salto in altri angoli del Paese, magari quelli più spettacolari e selvaggi, come le cascate di Iguazú o i canyon del Norte, fra Salta e Cafayate: sembrerà di trovarsi in un’altra Argentina, lontana dai luoghi comuni che la associano solo alla pampa e ai gauchos, al tango e al futból, all’asado e al polo… Un’Argentina meno introversa e problematica, dove la potenza della natura lascia senza fiato. Iguazú: due miliardi di litri d’acqua al secondo, il fragore continuo di 275 cascate distribuite su tre chilometri e alte fino a 80 metri, il brivido supremo di spingersi nel cuore della Garganta del Diablo, la “gola del diavolo” dove 14 cascate si uniscono nel salto d’acqua più potente del mondo. Il Norte: gole degne del Gran Canyon, montagne colorate, deserti e laghi salati, bianchi e fruttati vini Torrontés che maturano ai 1700 metri di Cafayate (con il record mondiale del vigneto biodinamico Altura Maxima dell’azienda Bodega Colomé: 3.111 metri di quota!). Una natura estrema, insomma, che restituisce sensazioni estreme. Una natura ridente? Se lo è, di sicuro anch’essa sa ridere a modo suo.
Informazioni
Arrivare
LATAM Airlines Group, gruppo di linee aeree leader in Sud America, vola in 135 destinazioni in 24 stati e trasporta merci in 144 destinazioni in 26 paesi, copertura non raggiunta da nessun altro gruppo di linee aeree della regione. LAN (www.lan.com) e TAM (www.tamairlines.com), le due linee del gruppo, offrono congiuntamente circa 1.500 voli al giorno, circa uno al minuto, trasportando un passeggero su due tra quanti viaggiano in Sud America. Una flotta giovane, che fa dell’efficienza energetica uno dei suoi punti di forza, che offre un volo quotidiano da Milano Malpensa per Santiago del Cile, con stop a San Paolo del Brasileda dove partono i collegamenti con LATAM Airlines Group in tutto il continente. LAN Argentina, in particolare, permette di raggiungere 14 destinazioni nel Paese e ha una VIP lounge al terminal 2 dell’Aeroporto Internazionale di Ezeiza.
Mangiare
A Buenos Aires: Roux (www.rouxresto.com). Astor Manduque Porteno (www.astorbistro.com). La Mar Cebicheria www.lamarcebicheria.com.ar). A Cafayate: Grace Hotel (www.gracehotels.com)
Dormire. A Buenos Aires: Recoleta Grand Hotel (www.recoletagrand.com); Hotel Boca (www.hotelbocajuniors.com). A Iguazú: Iguazú Grand resort (www.iguazugrand.com). A Cafayate: Viñas de Cafayate (www.cafayatewineresort.com). A Salta: Legado Mítico (www.legadomitico.com)