Il colore della copertina del libro Elle è viola, come il settimo chakra, collocato sulla sommità della testa, a rappresentare la spiritualità, la saggezza, la raggiunta illuminazione.
Le pagine che lo compongono sono 150, fra testo e grafica.

Le immagini a corredo, di grande impatto visivo, sono in bianco e nero, a viraggio magenta o giallo, ma soprattutto sono di Valeria Gradizzi, fotografa documentarista sensibile e sensitiva, che per due anni ha indagato il mondo del sacro femminino e dello sciamanesimo per trasporlo in arte, raccontandolo come solo lei e la fotografia – che è scrittura con la luce – sanno fare.
Elle, immagini da un tempo indefinito
“Ho incontrato donne speciali – spiega Valeria Gradizzi riassumendo l’esperienza della sua opera che ha per focus lo sciamanesimo – le quali, attraverso pratiche mistiche sono in fusione perfetta con la natura.
Ho osservato e ammirato il loro forte legame con l’universo e cercato di fermare i momenti di totale abbandono.
Le ho seguite attraverso i boschi, di notte intorno al fuoco, col battito dei tamburi e al chiarore della luna piena. Ho ascoltano i canti, le urla e l’energia che ne scaturiva.
Sacro l’albero, sacra la montagna, sacra l’acqua, sacro il cerbiatto che si ferma e osserva. Sacro il serpente di velluto che non ha paura. Il tempo di queste fotografie è per me indefinito.

Il presente dello scatto rielabora un passato in completa armonia con la natura e proietta a un futuro ideale di rispetto verso Madre Terra, nel quale la donna riconquista la dignità che merita”.
Quelli della fotografa documentarista Valeria Gradizzi radunati nel libro Elle, sono scatti di notevole forza espressiva: la più alta pronuncia di un bianco e nero elevato a quadro parlante che vuole esprimere lo sciamanesimo.
Ci sono immagini potenti, raramente altrove raccolte, proprio perché richiedono una fusione completa tra artista e soggetto fotografato. Per diventare forma d’arte .
Lo sciamanesimo visto, vissuto, fotografato
Valeria Gradizzi ha dedicato due anni della sua vita e molti spostamenti, per entrare nella dimensione esoterica dalla simbologia eloquente dello sciamanesimo declinato al femminile.
Nel libro Elle ci sono l’aquila fiera a volo radente, il lupo vagante e ululante, lo sguardo dell’orso, la paura del cerbiatto, il capolino della volpe e il galoppo di un cavallo bianco.
C’è la foresta all’alba velata di bruma e di nebbia, ci sono le radici aeree delle piante che vi vivono.
Soprattutto, in Elle, ci sono donne in girotondo intorno a un fuoco o dentro un ruscello, in preghiera davanti alla luna piena o nello svolgimento di un rito al cospetto del sole.
Atti psicomagici, sciamanesimo allo stato puro.

Faville di ritualità più che di un falò, memorie di segreti, urla liberatrici e colpi di tamburi che par quasi di sentirli, tanto è descrittiva, quasi sonora, la fotografia che ferma e imprime quegli attimi irripetibili.
Il libro Elle della fotografa professionista Valeria Gradizzi (emuse edizioni) è un capolavoro di significati con riguardo allo sciamanesimo, che si inquadra anche come antropologia culturale.
“Tutto è nato dal bisogno di ritrovare ciò che mi veniva dato nell’istante in cui credevo di stare solo perdendo” – scrive l’autrice nella dedica.
Chi si approccia a questo volumetto viola dal rivestimento in tessuto, deve perdere il pregiudizio per guadagnare conoscenza.

Elle è un libro che non necessariamente chiede di essere letto, bensì primariamente guardato.
Per attivare il sistema percettivo e aprirsi alla comprensione del linguaggio ristrutturatorio che attinge dai significati ancestrali.