
Il prossimo luglio, a Palermo riapre lo storico Grand Hotel Des Palmes (grandhotel-et-des-palmes.com) dove nel 1881 soggiornò Richard Wagner per lavorare alla sua ultima grande opera. Un’apertura in grande stile, affidata agli orchestrali del Teatro Massimo, che tra l’altro si trova nelle vicinanze.
Mentre in città sono in corso i restauri anche di altri due hotel storici, Villa Igea ed Excelsior, rispettivamente sotto il marchio di Rocco Forte Collection il primo, e della famiglia Giotti di Firenze il secondo, il Grand Hotel Des Palmes è invece il primo albergo che entra a far parte dei soci privati della Fondazione Teatro Massimo, presieduta da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo. La nuova proprietà dell’hotel, Amt Real Estate e le imprese di ristrutturazione, Zyz e Mare Resort, contribuiranno con una cifra di 205.000 euro in tre anni ai progetti del Teatro finalizzati all’educazione musicale di persone affette da autismo e altre malattie.
Il restyling e l’attento restauro in collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti stanno rivelando autentiche meraviglie: le colonne policrome dei saloni, i soffitti lignei intarsiati, gli stucchi, i dipinti originali firmati da Ernesto Basile. La nuova struttura, a firma dello studio palermitano dell’architetto Giuseppe Corvaia, ospita oltre 100 camere (tra standard, suite e super suite con terrazza), tre ristoranti, spa, una piscina coperta, e piccole aree a verde con le belle palme che danno il nome all’hotel.
Il ristorante gourmet è previsto sull’ampio roof garden, ma ancora non si conosce il nome dello chef, sicuramente stellato, che lo gestirà. Spiega l’architetto Corvaia: «Abbiamo lavorato in ottimo accordo con la Soprintendenza di Palermo per realizzare un restauro puntuale delle emergenze liberty, dalle lampade ai fregi di marmo, sino ai vecchi orologi ai piani. L’hotel, che dovrebbe essere ceduto in gestone alla catena Accor Sofitel, occupa un intero stabile in centro città in posizione ideale, alle spalle della via Ruggero Settimo e dalla centrale piazza del teatro Massimo. Punteremo a un lusso autentico e sull’alta ristorazione, per offrire il meglio della tradizione e dell’immagine siciliana». Intanto, sono stati riconfermati i trenta vecchi dipendenti avviati a un corso di formazione nell’ospitalità di livello.