
In collaborazione con Parma City of Gastronomy
A 20 minuti da Parma il tempo rallenta e ci si imbatte in affascinanti paradossi spazio-temporali. Così può capitare di viaggiare attraverso le epoche, e di risvegliarsi nella cella di un monaco del XII secolo, pur essendo circondati da tutte le comodità di un hotel contemporaneo: il Relais 12 Monaci ricavato nell’antica abbazia di Fontevivo, tra Parma e Fidenza, offre un’esperienza di immersione nella storia e nel piacere dei sensi. Non c’è contraddizione tra un’architettura che richiama l’ascesi mistica e l’ospitalità in stile parmigiano, tra manicaretti e vini.
Il legame tra cibo e cultura è indissolubile: e così, nell’anno di Parma Capitale della Cultura 2020 scopriamo questo esempio di recupero virtuoso di un’antica struttura, il Relais 12 Monaci, socio del club di prodotto Parma City of Gastronomy.
Andrea Nizzi, chef e titolare, gestisce il Relais con la sua famiglia, dopo una bella formazione presso il ristorante Stendhal da Bruno, a Sacca di Colorno, sul Po, e un vero colpo di fulmine: nel 2000 scopre l’Abbazia e se ne innamora. Dopo qualche anno si fa avanti con il Comune, proprietario dell’edificio, con un progetto di ristrutturazione e gestione, che ottiene.
Il salone con le colonne, ex refettorio, è diventato la sala da pranzo, il chiostro con il pozzo è un luogo di contemplazione, le celle dei monaci sono oggi le camere, piccole e confortevoli. E la cappella si può usare per matrimoni, meeting e conferenze.
La cucina è espressione del territorio riletto in chiave moderna, con un’attenzione particolare alle materie prime, che provengono dalle filiere locali, dai piccoli produttori, con veri tesori gastronomici, come le lumache, la caciottina delle colline, la fassona allevata a pochi chilometri e le anguille.
I vini sono divisi in due carte: una per le produzioni nazionali, con 120 etichette, e una per quelle locali, tra Parma e Piacenza.
Per informazioni: www.parmacityofgastronomy.it