
Quasi immateriali, armati di valige. Sono i Viaggiatori di Bruno Catalano, artista italo-francese, che in occasione della 58° Biennale d’Arte di Venezia è presente con la mostra “Poser Ses Valises”, organizzata da Ravagnan Gallery, in alcune esclusive location veneziane, tra cui il Sina Centurion Palace. Si tratta di personaggi forgiati in bronzo definiti da un gioco di pieni e di vuoti, che lascia spazio al paesaggio. Una presenza-assenza di umanità in movimento nella quale lo stesso artista si riconosce. Nato in Marocco nel 1960 e costretto all’esilio nel 1975, Catalano è approdato a Marsiglia, da dove, diciottenne, ha ricominciato a peregrinare come marinaio. Per vivere ha successivamente lavorato come elettricista e solo a 30 anni si è avvicinato all’arte e alla scultura in creta, con artisti come Rodin, Giacometti e César eletti a maestri. Il tema del viaggio fa parte della sua cifra artistica. Dopo un esordio in sordina, i suoi lavori hanno cominciato ad essere notati e Catalano è passato dalla creta al bronzo, creando opere sempre più grandi e tecnicamente complesse. Una escalation dal 2005 a oggi. “Venendo dal Marocco ho portato io stesso delle valige piene di ricordi. Non sono solo immagini, ma frammenti di vissuto, di desideri. Le mie radici in movimento”, racconta l’artista sul suo sito.

Come sottolinea la critica d’arte Anna Maitre “i suoi uomini in lembi, marciano contro le avversità, portatori di valige che sembrano contenere il mondo”. Il Sina Centurion Palace, hotel a cinque stelle lusso affacciato in posizione strategica sul Canal Grande, “luogo di viaggi, d’incontro e confronto tra turisti di tutto il mondo”, ospita quattro opere, a cominciare dall’enigmatico personaggio “Bleu de Chine”, imponente con i suoi tre metri di altezza, esposto proprio sulla terrazza prospiciente il canale. All’interno si trovano invece le due sculture Hubert e la delicata Vichinie. Gli altri “viaggiatori” si trovano nella Chiesa di San Gallo, al teatro Goldoni e nelle due sedi della stessa Ravagnan Gallery. Tutti trasportano un immancabile, evocativo bagaglio. Una rappresentazione di frammenti d’umanità in transito, che suscita un interrogativo: si lascia sempre qualcosa di se stessi nel luogo che si è visitato o si lascia sempre qualcosa di sé a casa? Ognuno può trovare la sua risposta.
Le opere rimangono esposte fino al 24 novembre 2019.
www.sinahotels.com/it/h/sina-centurion-palace-venezia/
www.ravagnangallery.com