
Se qualcuno avesse parlato di degustazioni di vino on-line in epoca pre Covid molti wine lover avrebbero sicuramente storto il naso. Attualmente, invece, lo smart tasting (insieme all’acquisto online di bottiglie) è diventato una vera e propria tendenza: come risulta infatti dal Rapporto Il vino 2021: one year after (a cura dello Iulm Wine Institute in collaborazione con l’Unione italiana vini, Il Corriere vinicolo e Wine News), prima ricerca dedicata all’analisi delle azioni di comunicazione e al marketing del vino durante la crisi pandemica, la digitalizzazione è stata senza dubbio la grande protagonista nella risposta degli operatori del settore alle difficoltà che hanno dovuto affrontare. Per capire l’entità del danno economico, si stima che l’invenduto nel 2020 sia stato pari a circa 220 milioni di bottiglie e che oltre il 66 per cento dei produttori abbia registrato un calo del 30 per cento nel fatturato rispetto all’anno precedente. Perdite solo in parte compensate dalla crescita dei volumi nella grande distribuzione organizzata. Ma visto che la difficoltà aguzza l’ingegno, grazie alle nuove tecnologie molti viticoltori si sono appunto “reinventati” per contrastare il calo delle vendite. Per la precisione, come risulta dalla già citata ricerca, le principali inziative rivolte specificatamente ai consumatori finali – introdotte per la prima volta da alcune aziende durante il 2020 – sono state le degustazioni online, a volte supportate dall’invio di kit con vari tipi di vino (gratis o a pagamento); l’apertura di store online di proprietà, sulla scia della crescita dei canali e-commerce, e il conseguente delivery dei prodotti acquistati; la creazione, grazie alla realtà aumentata, di tour virtuali delle cantine e/o dei vigneti. In altre parole, si è assistito a un “trasloco” di molte attività – solitamente fisiche – sui canali digitali e social, soprattutto Facebook, Instagram e Zoom. Tale cambiamento ha riguardato anche i Consorzi di tutela che hanno cercato di farsi conoscere, promuovendo i propri territori attraverso l’informazione, la condivisione di ricette e abbinamenti enogastronomici e il tasting a distanza di nuovi prodotti. A proposito di new entry, è importante sottolineare che proprio in periodo Covid il loro lancio in diretta streaming ha interessato il 51 per cento delle aziende interpellate per la ricerca Iulm.

Come sottolinea Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio tutela del Gavi, «quanto messo in atto nel nostro settore negli ultimi mesi rappresenta un primo importante passo, ma anche un segnale incoraggiante per guardare a esempi di successo dai quali trarre apprendimento e ispirazione, così come messo in evidenza dalla settima edizione del Premio Gavi la buona Italia (organizzato appunto dal Consorzio tutela del Gavi, ndr)». Questo riconoscimento, appena assegnato, ha proprio indagato la reattività, la creatività e l’inclusività delle azioni messe in campo da cantine vitivinicole e Consorzi di tutela del vino allo scopo di individuare quelle soluzioni che, per efficacia, applicabilità e flessibilità, rimarranno validi ed efficaci strumenti di comunicazione e promozione nella “nuova normalità” che anche il comparto vitivinicolo si appresta a vivere.
Vincitore dell’edizione 2021 è il Gruppo Banfi, premiato per aver promosso la condivisione, coinvolgendo il tessuto socioeconomico dei territori nei quali è presente, e per aver continuato a puntare sul binomio vino e cultura non rinunciando a organizzare la 23esima edizione di Jazz & Wine, appuntamento cult tra i più longevi d’Italia, ma modificandone l’assetto per poterlo svolgere in presenza. Premiati anche l’accordo con Unicredit e Banfi per l’accesso alla liquidità dei propri fornitori e Il Banfi Brunello Ambassador Club, che accoglie chi ha contribuito – uomini, donne e aziende della ristorazione, della somministrazione e della vendita – a rendere grande il Brunello.

Menzione speciale per la cantina marchigiana Umani Ronchi grazie a un equilibrato mix di azioni online e inziative esperienziali volte a coinvolgere i propri clienti costretti a casa. A cominciare da Musica, libri & vino no stop!, personale interpretazione di “iorestoacasa, con la jazz playlist e i libri da leggere per connettersi al vino, così come l’iniziativa #welcomeatUmaniRonchi: un virtual tour dalla bottaia, il cuore della cantina. Senza dimenticare #seeyousoon, presentazione a distanza della nuova immagine coordinata: un breve video racconta l’evoluzione iconografica dei tre vini identitari della cantina e il percorso che ha guidato questo cambiamento. Infine #coneroexperience, un esclusivo viaggio, comodamente dal divano di casa, attraverso il gusto e i vini del territorio con l’invio di una prestigiosa confezione in legno, prodotta in tiratura limitata.

Menzione speciale anche al Consorzio Tutela Valcalepio che ha studiato una comunicazione multicanale integrata: dalla realizzazione di un fumetto sulla storia del Consorzio e della Doc, all’ideazione e realizzazione di una serie di podcast dedicati al territorio e alle aziende vitivinicole che ne fanno parte. Una sorta di palinsesto che ha permesso al piccolo Consorzio di raggiungere diversi tipi di pubblico.
Con Montefalco-Spoleto Grand Tour, vero e proprio format web-tv incentrato sul territorio, i vini e le cantine, il Consorzio tutela Vini Montefalco si è aggiudicato la terza Menzione speciale. Un senso di comunità ritrovato e amplificato dal Consorzio stesso grazie all’iniziativa “#sagrantinosplashmob”, grande brindisi virtuale via Facebook durante il quale produttori e istituzioni hanno stappato insieme un Sagrantino Docg, invitando le persone collegate da casa, ciascuna con la propria bottiglia, a commentare e inviare foto della loro partecipazione, ricreando quindi un momento di convivialità, seppure a distanza.