EDITORIAL

Portofino: verso la Valle dei Mulini

In cammino sul Monte di Portofino, fra i boschi della Valle dei Mulini con vista sul mare dell’angolo più bello di Liguria

Portofino – Il celebre porticciolo con yacht e barche | Foto di Gianmario Marras

Le facciate sgargianti delle sue case, riflesse nelle acque del porto, con lussuosi panfili alla fonda, hanno fatto di Portofino uno dei borghi italiani più famosi del mondo. Per coglierne appieno la bellezza, si deve però andare oltre la sua verde insenatura marina, e inerpicarsi su per il monte, lungo la fitta rete di sentieri, del Parco Regionale, dal 1935 oasi naturale protetta.

Fra i più interessanti , c’è quello verso la Valle dei Mulini, con ampie vedute sulla costa, fra boschi di pini, lecci, castagni e macchia mediterranea.

Portofino – Mappa del Parco verso la Valle dei Mulini | Foto di Gianmario Marras

Punto di partenza è Portofino, raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Santa Margherita con il bus 82. Dalla fermata dell’autobus, si segue la via del Fondaco, e le indicazioni per Portofino Vetta. Terminata la strada, su una scalinata dai larghi gradini ha  inizio la salita. Ammirando fra le ultime case, i terrazzamenti e gli uliveti, il panorama della baia, sempre più piccola, con i tetti delle case e il castello Brown all’orizzonte.

Portofino – Panorama verso il borgo marinaro durante la salita | Foto di Gianmario Marras

Dopo circa 30 minuti, incontrata la prima biforcazione, si continua sulla sinistra, in direzione Mulino del Gassetta. Superato un cancello, presso una casa, c’è la deviazione per Punta Giasso,una discesa, che in 20 minuti conduce ad un’appartata insenatura fra massi rocciosi.

Il sentiero continua fra tratti in leggera salita e tratti pianeggianti, offrendo ampie viste verso il Golfo del Tigullio. Superata la località Olmi, si arriva al Mulino del Gassetta, divenuto dopo i restauri punto di ristoro e museo dedicato all’attività molitoria, particolarmente importante nel corso dell’Ottocento, quando in quest’area, secondo il dizionario storico Casalis del 1849 «si contavano cinquanta mulini da cereali e cinque altri destinati ad estrarre olio».

Portofino – Salita in direzione Mulino del Gassetta | Foto di Gianmario Marras

L’unica fonte d’energia era costituita dalle numerose sorgenti, le cui acque una volta canalizzate, creavano la necessaria forza motrice. Seguendo il fossato del rio Acquaviva, si prende la discesa, fra ruderi di mulini e fitta vegetazione, con il blu del mare della baia di Paraggi a indicare la direzione.

Box tecnico-Lunghezza percorso: 4,500 km; Dislivello: 300 metri; Tempo percorrenza  3 ore; Difficoltà: media.

Informazioni: www.parks.it