Una mostra nelle Scuderie del Castello Visconteo a Pavia racconta il “romanzo degli impressionisti”
Di Enrico Saravalle
Dopo Degas, Renoir e Monet, a Pavia, negli spazi suggestivi delle Scuderie del Castello Visconteo arriva Pissarro. Punto di riferimento per tutti gli artisti della sua epoca (anche gli “irregolari” Cézanne, Gauguin e Van Gogh impararono la sua lezione) Camille Pissarro si può definire uno dei maitres à penser del Movimento Impressionista. Ed ecco che la mostra a lui dedicata ripercorre le tappe della sua evoluzione artistica grazie ad un percorso espositivo emozionale che fa scoprire l’uomo oltre che il pittore.
Sarà proprio Pizzarro, infatti, attraverso un suggestivo racconto in prima persona, ad accogliere e ad accompagnare i visitatori all’interno delle sale espositive: racconto che, liberamente ispirato al libro “Vortici di Gloria. Il romanzo degli impressionisti”, oltre a fornire cenni biografici dell’artista, si concentra sulle sensazioni e sulle emozioni più intime del pittore. La mostra si trasforma così in uno spettacolo sensoriale in cui le opere, protagoniste indiscusse, si animano attraverso le parole di Pissarro, accompagnate da immagini suggestive proiettate all’interno dello spazio espositivo e da fragranze selezionate in base ai soggetti di quadri e dipinti. Si parte, ovviamente, dalle prime esperienze (quelle che avvicinarono Pissarro al mondo dell’arte) per passare al sodalizio con Corot (il primo che lo spingerà a dipingere en plein air) agli anni di Louveciennes (il suo buen retiro nella dolce campagna francese),a quelli di Londra per concludere con il ritorno definitivo in Francia.
Una sala della mostra è interamente dedicata all’importanza della natura e della pittura en plein air per Pissarro: il pittore amava trascorrere giornate intere all’aria aperta osservando e dipingendo fiumi, campagne, campi coltivati e attraverso una serie di proiezioni, arricchite da suoni d’ambiente e profumi campestri, il visitatore può rivivere le emozioni e le sensazioni provate dal pittore durante le sue lunghe ore di lavoro.
Il percorso espositivo racconta gli ultimi anni della vita del pittore durante i quali Pissarro è costretto a stabilirsi per un lungo periodo in un hotel a Parigi, a causa di una malattia agli occhi. La stanza dell’hotel diviene il nuovo atelier di Pissarro da cui egli continua a lavorare osservando la città e rappresentando i celebri boulevard parigini da differenti angolazioni e in diverse ore del giorno.
La visita può proseguire anche in una sezione della Quadreria dell’Ottocento, Collezione Morone dei Musei Civici di Pavia in cui l’arte di Pissarro sarà messa a confronto con quella di Giuseppe Pellizza da Volpedo, suo contemporaneo e anch’egli profondamente legato al tema della terra e della vita rurale.
Enrico Saravalle
Camille Pissarro, l’anima dell’Impressionismo
Dal 21 febbraio al 2 giugno 2014, presso le Scuderie del Castello Visconteo, Piazza Castello, Pavia.
Info: tel. 0382309879.