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Opere da annodare al collo

Dal 21 ottobre al 28 dicembre 2011, a Villa Panza, a Varese, sono in mostra 24 dei 365 carré di Hèrmes firmati da Daniel Buren

Dal 21 ottobre al 28 dicembre 2011, a Villa Panza, a Varese, sono in mostra 24 dei 365 carré di Hèrmes firmati da Daniel Buren nel 2010. Oltre ai foulard, si vedono anche un film-intervista inedito dedicato al progetto e 39 fotografie in bianco e nero che raccontano la collaborazione tra l’artista e la maison francese

Ogni carré Hermès è concepito come un pezzo unico, una stampa su seta ispirata dai suoi “photo-souvenirs” , cioè alle migliaia di fotografie accumulate dagli anni Cinquanta che lo stesso Buren definisce «semplici foto, senza ulteriori pretese» che raccontano i suoi lavori e i suoi viaggi per il mondo. Con uguale approccio, l’artista francese definisce i carrè, che sono sì opere d’arte, fatte però per essere indossate, annodate intorno al collo, stropicciate: «Sono oggetti unici come potrebbero essere i dipinti, che però non devono essere appesi a un muro, ma portati in giro». In tal modo, il carré indossato non perde il suo significato artistico, anzi, estende la sua azione nello spazio pubblico.

Per questo progetto sono state selezionate 24 photos-souvenirs, alcuni delle quali ritraggono l’installazione site specific progettata per l’Atelier Hermès a Dosan Park. Le altre mostrano una strada lastricata, uno scorcio architettonico, pavimenti geometrici, un porto di pescatori del Mediterraneo, un tramonto, fiori, le nuvole dorate di una cupola barocca. Sono tutti pezzi unici incorniciati su 2 o 4 lati  con una serie alternata di strisce verticali bianche e colorate (blu cielo, blu scuro, giallo, nero, arancio, rosa, rosso, verde e viola), che dal 1965 sono la firma di Buren. Per stampare le foto su seta, Hermès ha utilizzato la tecnica a getto d’inchiostro, che consente di impiegare un numero infinito di colori. Le immagini così stampate presentano nuance colorate più intense, delicate e quasi pittoriche, rese ancora più calde e morbide dalla seta.

Daniel Buren era già stato ospite di Villa Panza, prima che la dimora settecentesca diventasse del Fai, quando alla fine degli anni Sessanta il collezionista Giuseppe Panza vide la galleria Apollinaire di Milano rivestita con carta da parati a strisce verticali bianche e verdi. Era White and Green Paper Collage, Varese 1968 , un’installazione dell’artista, e Panza la volle nell’appartamento al secondo piano della sua villa, oggi ancora ala privata riservata alla famiglia. Durante la mostra l’opera in situ è per la prima volta accessibile al pubblico, su appuntamento.

Nella foto: due dei 24 carré firmati da Daniel Buren.

Photos-souvenirs au carré Daniel Buren
Villa e Collezione Panza-Fai
piazza Litta 1, Varese
tel. 0332283960
faibiumo@fondoambiente.it
dal 21 ottobre al 28 dicembre 2011
10 €

I nostri consigli: buono il ristorante Luce all’interno di Villa Panza. Dopo Villa Panza, il posto imperdibile di Varese è il Sacro Monte.