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Dialogo d’arte

Peter Demetz e Antonio Sannino in mostra alla Reggia di Caserta dal 16 aprile al 21 maggio 2016

Peter Demetz e Antonio Sannino in mostra alla Reggia di Caserta dal 16 aprile al 21 maggio 2016

Dopo il successo ad Art Miami 2014, e alla prima edizione di Capri – the Island of Art (2015), entrambe le installazioni The Exhibition e Inner Outside sono presentate il 15 aprile nella sala Romanelli della Reggia di Caserta, che ospita per la prima volta l’arte contemporanea. Le due opere, una di Peter Demetz e l’altra di Antonio Sannino, vengono proposte insieme perché rappresentano entrambe il risultato di una reinterpretazione in senso contemporaneo di tecniche artistiche di origine antica.

Il dialogo con gli enormi spazi della reggia, riccamente decorati, è reso possibile dalla radice comune cui fanno riferimento sia l’impianto architettonico-decorativo del Palazzo sia le installazioni contemporanee: quell’unità delle arti come armonia dei contrari sostenuta da Gian Lorenzo Bernini nel Seicento. Il visitatore, sia che scelga di visitare gli appartamenti reali, sia che indugi sulle due installazioni, è chiamato ad un coinvolgimento attivo, determinato da una sorta di alleanza tra le tecniche artistiche che, tra illusione e realtà, fanno di ogni punto di vista in questo palazzo una sorta di scenografia al centro della quale si trova proprio l’osservatore. Demetz e Sannino presentano due opere che oltrepassano i limiti dei media nei quali i due artisti sono tradizionalmente attivi – scultura il primo, pittura il secondo – e che sono il risultato di due modi diversi di fondere i due media partendo da punti opposti.

The Exhibition è l’opera più grande e più importante realizzata da Peter Demetz; è costituita di spazi e figure dalle proporzioni reali. L’installazione simula la presenza di alcuni visitatori all’interno di un doppio ambiente espositivo. Lo spazio presenta altezza e larghezza reali, ma una profondità compressa. Il pavimento dell’installazione è infatti in salita, sfruttando le regole della “prospettiva solida accelerata”. All’interno dello spazio ligneo, sono presenti alcune sculture, anch’esse lignee, che raffigurano alcuni visitatori; hannoaspetto realistico, scolpite non a tutto tondo, ma a rilievo, un rilievo per di più “accelerato”, come nella tradizione dello “stiacciato” italiano. L’installazione induce nei reali visitatori la sensazione di trovarsi di fronte ad uno spazio espositivo molto più profondo di quello che in realtà è. L’opera intende descrivere una possibile situazione all’interno di uno spazio espositivo, che sia un museo, una galleria oppure una situazione fieristica. Le persone che vivono questo spazio osservano ciò che è esposto, si muovono nello spazio oppure riflettono… Oltre alle persone non c’è nulla. Lo spazio è completamente vuoto. Privando questo spazio espositivo delle opere d’arte l’interesse dello spettatore si focalizza sulle persone rappresentate, vale a dire sugli spettatori nella stanza. L’artista intende creare così nello spettatore l’identificazione con le figure e con lo spazio, come fosse di fronte ad uno specchio.

«Spesso quando le persone parlano delle mie opere, parlano di prospettiva. A dire il vero di prospettiva misurata, costruita e geometrica, nelle mie opere ce n’è poca. Per i miei spazi faccio uso di orizzonti, di linee orizzontali e di intersezioni che sono certamente parte di una costruzione prospettica. Una prospettiva completa e definita però non la troverete. Le mie opere però sono, se vogliamo, dei quadri scultorei o delle sculture quadro… Hanno un’inquadratura ben precisa, ma hanno contemporaneamente una terza dimensione reale, raccorciata, schiacciata, ma reale. Sono sculture». Peter Demetz

Inner Outside è invece un unico grande lavoro: una porzione di ambiente temporaneo che occupa una superficie di 9 metri quadri. L’installazione è costituita di otto tele collegate tra loro, alte 2 metri e larghe 140 cm. Entrando al suo interno, l’osservatore è proiettato su una veduta a 360° di New York dalla cima dell’Empire State Building.

«New York, distante ma affascinante, mi ha trascinato in un mondo frenetico e del tutto nuovo che ho cercato di raffigurare in tutta la sua bellezza» «Ogni opera – della serie UNDRESSED, di cui questa installazione fa parte – racconta un luogo (talvolta senza orizzonte) insolito, quasi nascosto agli occhi dei passanti,ma forse capace di indurre alla riflessione, per la totale assenza di esseri umani od oggetti meccanici, ”SPOGLIATO” di ogni cosa dunque, per avere l’illusione di lasciare tutto cosi’ com’è , di fermare il tempo ed aspettare…». Antonio Sannino

Il giorno dell’inaugurazione è prevista una degustazione con prodotti delle Vigne Autoctone Casertane e del Pastificio Casamary – Tradizioni e Sapori.

Reggia di Caserta
Inaugurazione: venerdi 15 aprile 2016, dalle 18.00 alle 21.00
Produzione: Liquid Art System, Capri – Positano, di Franco Senesi
Curata da: Marco Izzolino Organizzazione: Barbara Genio
In collaborazione con: Archeoclub d’Italia, sede di Sant’Agata de’ Goti (BN)
Orari: 8.30-19. Martedi chiuso
Dove: Sala Romanelli, Reggia di Caserta, Viale Douhet, 2/a, Caserta