Con il restauro di questa casa padronale dell’800 la famiglia Failla è stata tra le prime protagoniste del rinascimento ragusano
Di Teresa Cremona
Modica alta e Modica bassa, una sola città Patrimonio dell’Unesco, quattro colli, una grande storia, tante influenze culturali che hanno dato luogo a realtà belle e diverse. Animata e commerciale la parte bassa, aristocratica, silenziosa l’altra, collegate fra loro da molti scalini in un salire che è un susseguirsi teatrale di facciate, palazzi, chiese parrocchiali e chiese madri, piazze, piazzette, slarghi e passaggi che hanno funzione di scorciatoie.

Nel punto più alto è Palazzo Failla, palazzo nobile costruito nell’ottocento, architettura importante con facciata barocca e balconi decorati, e l’ingresso che conserva il sapore dell’entrata della casa nobile con la scalinata monumentale, i pavimenti antichi, in marmo e in pece nera, una lavorazione tipica di questa parte della Sicilia, e poi le sale e i salotti e al piano superiore le camere grandi con alti soffitti talvolta affrescati, sempre arredate con mobili antichi, tutte diverse, tutte ricche di carattere.
Palazzo Failla da casa padronale è stato trasformato in albergo alcuni anni fa, uno dei primi fra quelli che hanno dato inizio al rinascimento di questa città. E’ gestito dai proprietari, così al decoro che ne fa un indirizzo di charme si aggiunge il tocco di un’ospitalità signorile, che riporta alla tradizione di un’accoglienza da Gran Tour.
Paolo Failla, ha investito nel restauro della casa e continua, nonostante il periodo, ad investire anche nella qualità della cucina del Ristorante stellato Michelin La Gazza Ladra dove ora è chef David Tamburini nato in Toscana, timido, schivo, riservato è l’antitesi dello chef showman. E’ arrivato in Sicilia quasi per caso, quando stava per trasferirsi in Giappone e di nuovo quando pensava di lasciare la Sicilia, è stato chiamato alla Gazza Ladra. La sua è cucina di eleganza e di classe, di livello. I suoi piatti sono esteticamente perfetti, i sapori sanno essere intensi, precisi ed insieme rarefatti e lievi, assoluti. Sceglie prodotti siciliani, semplici, antichi e li racconta in linguaggio modernissimo che è sintesi di opposti in armonia. La sua è una cucina d’intelletto e di emozione.

A pochi passi è la Locanda del Colonnello, sempre di proprietà della famiglia Failla, se ne occupa in particolare Giorgio, il giovanissimo figlio di Paolo Failla. Al piano superiore poche camere anche con terrazza ‘araba’ che affacciano sulla corte interna. Le camere sono state recentemente rinnovate e sono ariose e colorate, con bagni grandi e scintillanti di nuovo. Le salette del ristorante rimandano al bistrò francese, i mobili sono d’epoca, il ritratto del colonnello austriaco, l’antico proprietario che da il nome alla struttura, accoglie all’entrata, piastrelle colorate decorano le pareti, gli ambienti sono tipici ed accoglienti, è un delizioso locale, l’alternativa informale e meno costosa al più elegante Gazza Ladra (anche se nei programmi della Gazza Ladra è previsto inserire un light lunch a prezzo contenuto). In cucina c’è Davide Minerva, chef giovanissimo che pur non dimenticando le sue origini pugliesi si è fatto siciliano e si fa apprezzare per i sapori. I piatti sono semplici di cucina quasi di casa.
Per informazioni:
Hotel Palazzo Failla
via Blandini 5, Modica (Ragusa)
info@palazzofailla.it
www.palazzofailla.it.