Da sabato 28 ottobre 2023 c’è un pezzo di Toscana nel cuore di Padova. In piazza dei Signori, al civico 5 ha fatto il suo debutto La Prosciutteria, quella che viene definita il “non-ristorante” più vintage d’Italia. Infatti nell’insegna si legge “vino, panino e merende”. È il terzo locale nel Veneto della catena di franchising fiorentina (il primo era stato inaugurato a Verona nel 2019 in piazza Erbe, a settembre 2022 settembre a Venezia, nel sestiere di Cannaregio) ed è stata scelta Padova per continuare l’espansione a Nord Est in quanto città vocata per tradizione all’aperitivo, alla cena informale, a una ristorazione leggera. Sì perché a La Prosciutteria c’è solo tantissima cucina fredda preparata con stile: taglieri di salumi, formaggi made in Tuscany e ottimo vino. Unica eccezione la pappa al pomodoro servita naturalmente calda nei piatti di coccio. Cucina “fast” toscana e verace, dunque, con pecorini di varie stagionature aromatizzati al pepe, al rosmarino o ai semi di finocchio, passando per le schiacciate farcite, dai carpacci alla rinomata porchetta del Chianti cotta nel forno a legna. Il tutto con un servizio cordiale da clima familiare, infatti l’acqua microfiltrata è gratuita è può essere riempita alla fontanella.
Sapore vintage, gusti veraci
Internamente, per tipologia di arredo, il locale è interessante in quanto a ogni angolo c’è una curiosità, emerge un pezzo d’antiquariato o vintage, evidenziando la filosofia del riutilizzo e del riciclo creativo, con pezzi anche importanti provenienti da ville storiche, fattorie, antiche case coloniche e nobiliari. Non a caso, la scelta di una posizione centrale come piazza dei Signori conferma la volontà del brand di investire in ogni città dal fascino particolare a livello storico e architettonico, pur mantenendo l’identica qualità della prima bottega aperta a Firenze vicino alla Galleria degli Uffizi undici anni fa. “La struttura conta su una superficie di 150 mq e ospita circa 120 coperti – spiega il titolare Dario Leoncini – che sciorinando numeri racconta anche come per il controsoffitto siano state usate 150 fra porte e imposte recuperate, così come per la boiserie rustica e i tavoli di servizio. Inoltre – aggiunge Leoncini – ho una passione particolare per le cementine e i bagni sono stati realizzati con queste pavimentazioni decorate di un tempo”.
Oggetti da collezione, cibo da intenditori
Tuttavia le cementine non sono il solo elemento piacevole che si trova a La Prosciuttera, dove si può ammirare anche un’intera parete ricoperta da forme di scarpe in legno di faggio, provenienti da un vecchio calzaturificio di Montecatini e respirare l’atmosfera di un piccolo bosco di quercia, ricostruito con piante arrivate direttamente dall’azienda agricola della casa madre nel Chianti. Ai muri ci sono stampe e immaginette sacre e sui tavoli candelabri. Insomma: tutto quello che si può trovare in un negozio vintage e in una dimora di collezionista, qui è esaltato a nuova funzione conviviale. Dopo l’inaugurazione di sabato 28 ottobre La Prosciutteria Padova sarà aperta tutti i giorni dalle 11 alle 23: per residenti, studenti e turisti sarà l’occasione di assaggiare le tipicità dello street food toscano più autentico. Più che un ristorante, una bottega d’altri tempi con servizio di mescita: 120 etichette, tra cui 14 in degustazione a bicchiere. E per gli intenditori assenzio e rosolio.