
Si è appena conclusa nella splendida cornice di Villa Erba, a Cernobbio, l’undicesima edizione di Orticolario, la manifestazione fondata e presieduta da Moritz Mantero che sempre più si conferma come un vero e proprio happening culturale e artistico in tema green più che una semplice mostra-mercato di piante e fiori. Il successo della formula è confermato dai numeri: duemila presenze in più rispetto al 2018, con il raggiungimento del traguardo di 30mila visitatori, tra cui 3.500 bambini, e un aumento dei visitatori esteri.
Se naturalmente la parte vivaistico-floreale costituisce la base di questa manifestazione, con la presenza di espositori nazionali e internazionali (quest’anno il tema era “ Bacche e piccoli frutti”), quello che fa la differenza a mio parere sono le installazioni in tema green, i workshop con gli architetti, i laboratori, le iniziative per i bambini, la collaborazione con le associazioni del territorio, che fanno di Orticolario una manifestazione di ben altro spessore.

Intitolata Fantasmagoria, questa edizione ha visto assegnare il premio “Per un giardinaggio evoluto” al paesaggista svizzero Paolo Bürgi che ha tenuto una interessantissima conferenza in sala Gardenia sulla sua attività e i suoi progetti più recenti, tra cui spicca l’Esplanade de Particules che funge da ingresso al CERN di Ginevra. Il suo nome era stato indicato da Emilio Trabella, scomparso da poco, uno dei fondatori di Orticolario, cui è dedicata questa edizione.
Tra le installazioni degli otto Spazi Creativi sul tema del viaggio, il premio Foglia d’Oro del Lago di Como va al giovanissimo Mirco Calzani con la sua opera Move n’ meet, realizzata in collaborazione con gli allievi della Fondazione Minoprio.

Degni di nota anche “5” di Mario Mariani che ha messo in scena piante provenienti da 5 continenti in cinque aree dove giocano un ruolo preponderante gli accostamenti cromatici, “Time Travel” di Nicoletta Marazzi che evoca l’epoca d’oro del collezionismo botanico, entrambi pluripremiati, e “Black Garden- Viaggio agli Inferi” che riproduce in atmosfera dantesca la distruzione dell’Amazzonia.
Gli stati Uniti di Nomad Studio sono presenti con Tree of Knowledge, una mela gigante appoggiata su un letto di limoni, la Russia presenta l’opera di Zeleka studio Parametric Russian Garden.

Tra gli stand più creativi fuori concorso quello di All’Origine, un’azienda specializzata nella ricerca e raccolta di oggetti del XX secolo, qui messi in scena in un cubo di libri che sembra una biblioteca d’altri tempi “inside-out” e che nascondono al loro interno una serie di piccoli vasi riempiti con fiori secchi.

Altrettanto “fantasmagorico” il Bus Garden, il giardino viaggiante di ASF Autolinee posto davanti alla splendida Villa Erba, un autobus fiorito allestito da Leonardo Magatti, che ha ottenuto una menzione d’onore.

Il design è protagonista con la cucina da esterno progettata da Emanuele Belà e Claudio Pellencin e distribuita da design-slang. Il piano in grés porcellanato di Marazzi poggia su una struttura in corten che ospita piante verdi e legna per il camino e si integra perfettamente con il grande tavolo di legno, composto da assi dell’azienda estone Bole che seguono la forma naturale degli alberi da cui sono ricavati. Un progetto unico nel suo genere e gestito da un raffinato software che permette di combinare la forma delle tavole di legno evitando gli sprechi, utilizzando al massimo ogni singolo albero e minimizzando l’impatto ambientale. Questa tecnologia viene utilizzata anche per creare pavimenti e rivestimenti di legno di grande impatto visivo, perfetti anche per negozi e showroom, e per questo scelti da diversi stilisti come ad esempio Paul Smith per il suo negozio di Londra, Samsung per il suo auditorium di Milano e altre aziende alla ricerca di un design unico. Il suo pay off? “Life is not a straight line”!

All’interno del padiglione di vetro che ricorda una serra, tra decine di artigiani e piccoli produttori alimentari che propongono oggetti, vestiti, opere d’arte, mobili da giardino, fotografie in grande formato e accessori di ogni genere, ci siamo soffermati sullo spazio “Lo stilista Giardiniere” che celebra il centenario della nascita di Ken Scott. Un allestimento in Serra Platani con dieci foulard prodotti da Mantero Seta in una serie limitata di 100 pezzi in twill di seta, con motivi risalenti per lo più agli anni Settanta ripresi dall’archivio della Fondazione Ken Scott e in vendita sul sito dell’azienda nella sezione Progetti Speciali.

La prossima edizione di Orticolario si svolgerà dal 2 al 4 ottobre 2020. Save the date!
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