Italy

Qui è un paradiso

Ori Kafri, proprietario degli hotel JK Place, decide di aprire solo a Capri. E spiega perché

Quest’estate non potremo contare sul turismo internazionale più abbiente e sono richiesti protocolli di sicurezza onerosi. Cosa vi ha spinto ad aprire ciononostante?

Ci siamo posti il problema della riapertura per parecchie settimane. Sebbene ci siano ancora incognite a livello governativo e regionale per gli spostamenti nazionali e dai Paesi limitrofi, abbiamo deciso di farci coraggio per dare un segnale al team, ai partner e ai nostri ospiti affezionati. Molti non hanno cancellato le prenotazioni per Capri, perciò abbiamo deciso di aprire il nostro hotel sull’isola, certi di garantire un soggiorno sereno. Del resto, il nostro servizio ha sempre contemplato la privacy, limitando al minimo i contatti, dai transfer in elicottero alle visite in boutique in esclusiva senza altri intorno.

Chi aspettate?

I nostri clienti affezionati, italiani ed europei. La mancanza dei turisti di lungo raggio, nel breve periodo, può rappresentare un’opportunità di crescita per il mercato interno. Gli italiani che solitamente partono per vacanze esotiche, quest’anno non potranno farlo con facilità. Speriamo che, a parità di budget a disposizione e spendendo meno per i voli, vorranno concedersi un upgrade nella scelta dell’hotel.

Protocolli di sicurezza e atmosfera di vacanza sono compatibili?

I nostri hotel hanno successo grazie al passaparola e all’affiliazione a circuiti d’eccellenza come The Leading Hotels of the World e Virtuoso. La nostra idea di ospitalità non standardizzata si basa sull’eleganza e sull’accoglienza famigliare, basta su una relazione umana con lo staff, seppur con i nuovi accorgimenti di distanziamento sociale. Il nostro hotel ha una posizione strategica: panoramico e tra i pochissimi a Capri con accesso comodo alla spiaggia. Inoltre, date le dimensioni contenute, si presta per prenotazioni in esclusiva in famiglia o con un gruppo di amici.

Quest’estate si abbasseranno le tariffe stellari dello scorso anno?

Nella realtà post pandemia, la percezione personale influisce notevolmente sulle scelte di viaggio. Nel caso di una vacanza a 5 stelle, la decisione di chi parte non dipende dalla possibilità economica – chi ha un jet privato continuerà a volare come ha sempre fatto, senza risentire delle limitazioni dei voli di linea – ma dalla serenità psicologica nell’affrontare l’uscita di casa e magari dal proprio Paese. Nel settore del lusso, la logica domanda-offerta non dipende dal costo dei prodotti e dei servizi. Non cambieremo tipo di ospitalità, quindi non c’è motivo di cambiare i prezzi. Chi avrà voglia e coraggio di viaggiare verrà comunque “premiato” perché, con un’affluenza minore, sarà più facile offrire upgrade e attenzioni speciali, difficilmente gestibili con un’occupazione a pieno regime.