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Oliena in fiore

Miti, leggende e antichi rituali del solstizio d’estate celebrati nella Sardegna autentica del Supramonte

Miti, leggende e antichi rituali del solstizio d’estate celebrati nella Sardegna autentica del Supramonte

Di Teresa Cremona

Il 1° Giugno è la data di inizio della seconda edizione della manifestazione “Oliena in Fiore”, un evento nato per valorizzare gli antichi riti del solstizio d’estate, i miti e le leggende legate alla festa di San Giovanni, e la sacralità del Corpus Domini, che in Sardegna si rievocano ancora oggi tra il sacro e il profano nella memoria di riti ancestrali.

L’evento è promosso anche dal Su Gologone, boutique hotel di Oliena (nella foto), che domina il Supramonte nella Sardegna più autentica.

Vari appuntamenti animano tutti i fine settimana del mese, si inizia con la processione del Corpus Domini, domenica 2 giugno, in una cornice di fiori lungo le vie del centro storico e con l’esposizione nei balconi e nelle finestre degli antichi costumi interamente ricamati in seta, fili d’oro e d’argento.

Oliena in Fiore si conclude il 24 giugno con la festa di S. Giovanni nell’antico Santuario Campestre con la processione a cavallo dei numerosi fedeli.

Alla devozione e ai riti religiosi si aggiunge la magia degli antichi rituali pagani, dalla raccolta delle erbe aromatiche utilizzate per scongiurare le malattie degli uomini e degli animali e per propiziare buoni raccolti o preservare da spiriti negativi le persone e le case, fino all’accensione di piccoli fuochi davanti agli usci delle case, intorno ai quali si fanno tre salti a forma di croce per la benedizione collettiva.

L’edizione della manifestazione di quest’anno ha come filo conduttore l’arte, le forme, i colori e i tessuti.

Tanti artisti tra i più creativi della Sardegna interpretano questi temi con esposizioni e installazioni nelle case storiche del centro, che per l’occasione sono l’insolito palcoscenico di una scenografia caratterizzata dalle inconfondibili connotazioni dell’arte sarda con particolari moderni e originali. Tra gli artisti presenti: Liliana Cano (pittrice e scultrice originale ed eclettica molto conosciuta e apprezzata anche all’estero), Igino Panzino (artista dalle infinite possibilità espressive dai disegni alla scultura), Nietta Condemi De felice (artista nota per la sperimentazione nel campo delle arti visive dell’intreccio e della tessitura), ecc.

Teatro di queste installazioni è il suggestivo edificio dell’ex Collegio dei Gesuiti, dove si può ammirare l’originale mostra “Vestiti di terra”, piccole statue in ceramica raffiguranti donne sarde nei tradizionali coloratissimi costumi, una sintesi della nuova opera dei critici d’arte Marco Marini e Maria Laura Ferru.