
È stato il primo albergo aperto a Capri nel 1822. L’Hotel La Palma, a pochi passi dalla Piazzetta, sarà ristrutturato e riaprirà due secoli dopo, ad aprile 2022, come membro di Oetker Collection, cioè uno dei brand dell’ospitalità di lusso internazionale, con monumenti come il Brenners Park a Baden Baden e Le Bristol a Parigi. Erano anni che Oetker aspirava ad avere un hotel in Italia, che resta sempre tra le destinazioni più amate e sognate dai viaggiatori internazionali.
La proprietà Reuben Brothers ha scelto infatti Oetker per la gestione della new entry nello scenario caprese: 32 camere e 18 suite, bar e ristorante sulla terrazza panoramica, beach club privato, piscina, spa e tre boutique. Dell’acquisizione fa parte anche La Taverna Anema e Core, da sempre cuore della vita notturna. Come dichiarato, il nuovo La Palma sarà l’interpretazione moderna della sua storia e del suo passato, per rimetterlo al centro della Dolce Vita isolana, mai tramontata, come ritiro di poeti, scrittori e musicisti di ogni angolo del mondo.

Che aspetto avrà l’Hotel La Palma? Dovrà tornare a essere uno degli indirizzi più chic, com’era all’inizio. E il progetto sarà accogliente e mediterraneo, pensato per un viaggiatore di oggi. Che tradotto in pratica significa meno camere, più grandi (in origine erano 80), tutte con balcone o terrazza. All’opera ci sono due importanti studi di architettura: Francesco Delogu dello studio romano Delogu Architects per le camere e la lobby, e Adam Tihany dello studio newyorkese Tihany Design per il ristorante, la piscina, la spa e la spiaggia.
Mantenere l’identità campana è una priorità sia per Reuben Brothers che per Oetker. Al ristorante ci sarà infatti Gennaro Esposito, firma dell’alta cucina locale, che alla Torre del Saracino ha due stelle Michelin da ben 23 anni. Più casual l’atmosfera sulla terrazza dove il bar e ristorante Bianca, sempre sotto la direzione di Esposito, prepara piatti veloci fino alla sera tardi e garantisce una vista deliziosa sul borgo.

Al beach club, a Marina Piccola, si arriva con in auto o con il transfer per gli ospiti. Ma sarà aperto anche a chi è di passaggio con lo yacht e agli altri hotel dell’isola per il pranzo (sempre firmato Esposito) o un aperitivo al tramonto.
Sarà un’importante rinascita per quella che in origine era villa del colto Giuseppe Pagano che amava ospitare gli artisti di passaggio a Capri, solo per il piacere di attorniarsi di persone interessanti e di conversare con loro. Così diventò nacque la Locanda Pagano, poi Hotel La Palma, base si un collettivo di creativi attratti dal fascino del genius loci e dall’atmosfera famigliare. Questo, nelle intenzioni di proprietà e management, è un tratto di identità da conservare.