Dalla primavera 2023, la costa del Mar Rosso dell’Arabia Saudita affacciata apre per la prima volta al turismo. The Red Sea è una nuova destinazione con spiagge, deserti, vulcani e una barriera corallina intatta. Oltre alla bellezza paesaggistica, sarà la più grande destinazione turistica del mondo alimentata al 100% da energie rinnovabili, dove si farà un passo ulteriore rispetto alla sostenibilità; il progetto ha infatti come obiettivo principale la rigenerazione ambientale, attraverso un impatto positivo sul territorio circostante, sulla società e sull’economia.
I primi passi
In fase di apertura saranno tre gli hotel, tutti di gruppi di altissimo livello: un campo tendato nel deserto firmato Six Senses, un centro di conservazione ambientale con brand St Regis e il Nujuma Ritz-Carlton Reserve. Entro la fine del 2024, quando si conclude la Fase 1 del progetto, gli hotel saranno 16 (per un totale di 3000 camere).
Futuro prossimo
Hub principale di The Red Sea sarà Shura Island, un’isola a forma di delfino a mezz’ora dall’aeroporto, che avrà anche un centro subacqueo, la marina, il campo da golf, beach club, campi sportivi, negozi, bar e ristoranti. E le attività spaziano dallo snorkeling al trekking nel deserto, dalle esplorazioni dei vulcani ai pic nic su spiagge deserte alla contemplazione delle stelle.
Un progetto rigenerativo
The Red Sea si sviluppa su un’area di 28.000 kmq, che comprende 92 isole, 50 vulcani spenti, catene montuose e dune di sabbia. Di questo patrimonio naturale solo l’1% sarà costruito. Per Red Sea Global, la società che gestisce il piano di sviluppo e che amministrerà la zona, l’ecosostenibilità è un impegno pratico che prevede impiego esclusivo di energie rinnovabili (non c’è collegamento con la rete elettrica nazionale), plastic free, conservazione, e mezzi di trasporto elettrici.
Nuotare tra i delfini
Il rispetto della biodiversità è un tema centrale anche nella costruzione delle infrastrutture, molte delle quali saranno create off site per ridurre l’impatto ambientale. Un ecosistema che si sviluppa su una delle più estese, ricche e vive barriere coralline del mondo nuotano delfini, tartarughe e una infinita varietà di flora e fauna. La tutela dell’ambiente si articolerà anche attraverso centri di studio, di conservazione ambientale e istituti di ricerca marina.