Le storie dei genitori spesso diventano quelle dei figli ma non necessariamente per eredità patrimoniale quanto piuttosto per patrimonio di esperienze ereditato.
Ci sono storie esemplari che meritano di essere raccontate, non per la sommatoria di azioni compiute ma per la moltiplicazione di bellezza raggiunta.
Bisogna partire dalla storia di Malga Canali, una pagina famosa del libro delle Dolomiti del Primiero.

Malga Canali è una casa di legno in un ambiente autentico e genuino, incastonato tra le rocce delle Dolomiti del Trentino e vicino al lago Welsperg che le rispecchia.

Un luogo operoso con greggi di pecore, capre e vacche al pascolo, galline sull’aia, conigli nella stia e animali in stalla.

Più un focolare sicuro dove essere accolti per un pranzo o una cena.
Un posto magico, da fiaba, che per tanti anni è stato gestito da Gianna e Cornelio assieme alle figlie Rita e Lucia.

Ci volevano mesi di lista d’attesa per prenotare un tavolo a Malga Canali.
La ricettività di soli 25 coperti, la filosofia di vita protesa a un senso raccolto di convivialità, l’assenza di menù – o meglio l’offerta di pietanze incentrata esclusivamente sui doni della natura di quel preciso giorno – imponevano delle regole tacite cui volentieri i clienti aderivano.
Ed era esattamente il quid che faceva la differenza nello scenario ristorativo alpino.
Un bel giorno di qualche anno fa, Gianna e Cornelio hanno fatto la scelta di acquisire un maso cinque chilometri più in su, verso Passo Cereda, a Domadoi.
Lo hanno trasformato in un grazioso B&B assegnandogli il nome El Camin che fuma, per mantenere acceso quel senso di accoglienza e semplicità che ha sempre contraddistinto l’affiatata coppia trentina.

Le sorelle Rita e Lucia sono rimaste a condurre Malga Canali con i rispettivi mariti, raccogliendo il testimone di mamma e papà.
Tutti operativi dietro ai fornelli e tra i tavoli, diventati più numerosi ed estesi anche all’esterno, per accontentare più gente.
Per poter offrire agli ospiti l’opportunità di ammirare più da vicino quello spicchio di cielo e di prati scoscesi che regala la bellissima istantanea delle Pale di San Martino di Castrozza, facendogli vivere un’esperienza unica.
Dal mese di luglio 2022, anche Rita ha trovato un maso da gestire per proprio conto.
Si chiama Maso Tais, è un agriturismo di Tonadico, in località Belvedere, affacciato sullo spettacolare panorama delle sottostanti cittadine di Siror, Transacqua e Fiera di Primiero.

Un posto altrettanto incantevole come Malga Canali e El Camin che Fuma.
Tra l’altro tutti e tre dislocati a pochi chilometri l’uno dall’altro.
Maso Tais è ugualmente immerso nella natura, con tutt’intorno la possibilità di piacevoli passeggiate, per poi godersi in cucina le invitanti e fresche proposte gastronomiche, come da tradizione appresa e tramandata.

Un maso di montagna graziosamente arredato, con il piacere per i dettagli.

Un maso che è un ottimo indirizzo per un pranzo o una cena in compagnia, con tanto spazio interno ed esterno a disposizione.
Sullo spiazzo erboso antistante a Maso Tais, infatti, nei pressi del parcheggio, c’è anche un punto di lancio per i parapendii, sotto la conduzione di istruttori esperti e qualificati.

Ecco, silenziosamente e sospinta dalle delicate correnti ascensionali dell’esperienza e dell’incoraggiamento familiare, anche Rita ha preso il volo.
Moltiplicando, con Maso Tais, i saperi e i sapori di un DNA vocato all’accoglienza.