Sardegna in volo: le spiagge più belle e senza folla viste dal satellite. Preparatevi a partire, il momento migliore per arrivarci comincia adesso.
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di Gianmario Marras foto Google Earth
Finalmente, ferragosto è passato ed è arrivato il tempo di partire. Almeno per chi ama il mare, quello vero: il Mediterraneo dei sogni, ormai quasi estinto e di certo introvabile nel periodo della cosiddetta alta stagione. Abitudine tutta italiana, quella delle vacanze d’agosto, assalto alle spiagge compreso. Anche quando le circostanze lo sconsiglierebbero, anche quando il fragile equilibrio naturale è messo a repentaglio, anche quando gli arenili imbruttiti da ombrelloni, chioschi e impossibili parcheggi sotto un sole infuocato, indicherebbero altre direzioni. E torna la Sardegna, dove quest’anno (complici le numerose aree di crisi nel Mare Nostrum) il numero di turisti sembra essere in crescita. Sull’isola, proponiamo alcune spiagge e con oltre 1800 chilometri di litorale, scegliere non è stato facile. Ci siamo fatti aiutare da quello strepitoso strumento d’esplorazione che è Google Earth e alle classiche indicazioni di viaggio abbiamo aggiunto letture e musica (cliccando sul titolo si potrà ascoltare il brano). Buon viaggio!
Arrivare in Sardegna: in nave con Sardinia Ferries. In aereo con Ryanair.
Cala di Roto sull’isola di Budelli è con la sua spiaggia rosa, una delle baie più belle e famose di tutto il Mediterraneo, probabilmente l’unica a rimanere deserta anche il giorno di Ferragosto. Vietata per legge, anche al suo unico residente Mauro Morandi, per non pregiudicare l’equilibrio del fragile ecosistema, che rende possibile l’incredibile colorazione rosa del suo arenile. L’isola, dopo una controversa battaglia legale è divenuta proprietà dell’ecologista neozelandese Michael Harte, ma non c’è nessuno divieto di sbarco sulle sue coste, nel rispetto delle norme stabilite dall’Ente Parco Nazionale dell’arcipelago della Maddalena. Visitarla è possibile partecipando alle escursioni quotidiane in barca in partenza da Palau, oppure dal porto di Cala Gavetta sull’isola della Maddalena. Per un’escursione a bordo di un tipico leudo ottocentesco con vela latina, l’indirizzo giusto è: www.isolenelvento.com
Mangiare: Agriturismo La Colti – Cannigione, tel. 0789 88440
Leggere: Isolatria, viaggio nell’Arcipelago della Maddalena di Antonella Anedda – Ed. Laterza
Ascoltare: Isole – Marino De Rosas
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Cala di Volpe – Come racconta il principe Agha Khan, fu proprio l’approdo in questa baia che lo convinse a dare l’avvio al progetto della Costa Smeralda. Oggi dopo oltre 50 anni, si resta sorpresi della quasi assoluta integrità di queste spiagge, dove ancora scendono in cinghiali in cerca di cibo. Di certo non in agosto, quando il litorale smeraldino è preso d’assalto e anche l’accesso alle spiagge in auto è limitato e regolamentato. Il momento migliore per arrivarci va dalla metà di settembre alla fine di ottobre. Il mezzo migliore, in perfetto stile costaceo, naturalmente la barca.
Dormire:
Hotel Cervo – Piazzetta di Porto Cervo
Grand Hotel Poltu Quatu – Località Poltu Quatu
B&B Lu Pastruccialeddu – Arzachena
Mangiare:
Trattoria La Petronilla, via Sa Conca 42, Porto Cervo, tel. 0789 92137.
Locanda Sant’Andrea, Via Zara 36, San Pantaleo. Tel. 0789 65205
Leggere:
Narciso in vacanza di Bachisio Bandinu Ed. AM&D
I Costacei di Ernesto Massimetti Ed. Carlo Delfino
Ascoltare: If You are happy – Roberto Diana
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Baia di Porto Lucas – A pochi chilometri da Olbia il promontorio di Capo Ceraso, si protende nelle variazioni di azzurro e blu del Mediterrano. Sabbia, roccia, macchia profumata e angoli ancora semideserti, anche in piena estate.
Spiaggia delle Saline – Acque trasparenti e sabbia grossa, forse non è fra le più belle, nell’universo costiero gallurese, ma anche nel corso dell’alta stagione rimane relativamente tranquilla, con ampi tratti di arenile totalmente liberi. Si raggiunge seguendo le indicazioni per Murta Maria lungo la SS125 Olbia-San Teodoro.
Isola di Tavolara – La sua imponente massa calcarea domina l’orizzonte delle coste orientali della Gallura. La sua forma lunga e stretta (6km per 1km) la fa apparire sempre diversa, secondo il punto d’osservazione. Alta 565 metri, sorge dal mare come una montagna, ma una volta raggiunta rivela una bellezza e una varieta davvero unica. Dai contrafforti quasi dolomitica alle spiagge: falci di sabbia fine lambite da acque turchesi, popolate da una fauna ricchissima e protetta entro i confini dell’Area Marina. Sull’isola, in buona parte privata, sin da epoche remote aleggiano miti e leggende, come quella che la identifica con la nave dei Feaci pietrificata da Poseidone per aver dato ospitalità a Ulisse, o quella relativa al “Re di Tavolara”: sovrano del Regno più piccolo del mondo. Titolo di cui sarebbe stato insignito dal Re di Sardegna Carlo Alberto, il pastore Giuseppe Bertoleoni, nel 1836. Della piccola monarchia, si favoleggia da tempo e probabilmente con buone ragioni, ma senza alcuna tangibile prova. In assenza della documentazione utile a convalidare i titoli della real casata, si può una volta sbarcati sull’isola visitare il piccolo cimitero, con le spoglie dei re defunti e poi sedersi alla tavola dell’attuale Re, per un assaggio di pesce fresco alla griglia, nel suo rustico ristorante: «da Tonino Re di Tavolara»
Dormire:
Marana Hotel Punta Marana Golfo Aranci
Agriturismo Li Scopi – San Teodoro
Mangiare:
Officina del Gusto – Piazza Matteotti 1, Olbia, tel. 0789 28701
Agriturismo Boltei, Strada Padru – San Teodoro Km 1, tel. 0789 454014.
Leggere:
Tavolara l’isola dei Re di E.Carlo Geremia e Gino Ragnetti Ed. Mursia
Passaggio in Sardegna di Massimo Onofri Ed. Giunti
Ascoltare:
Mascaratu – Paolo Angeli
Satisfaction – Paolo Fresu Devil Quartet
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Golfo di Orosei – Da Cala Gonone a Santa Maria Navarrese, 40 chilometri di costa, senza strade e senza case. Solo qualche ovile sparso fra le asprezze del Supramonte marino: roccia calcarea purissima immersa nel blu del Tirreno, con alte falesie incise da “codule”, canyon prodotti dall’erosione di antichi torrenti che sfociando in mare originano cale meravigliose, solitarie per buona parte dell’anno, raggiungibili da terra lungo i faticosi sentieri dell’avventuroso percorso denominato “Selvaggio blu”: uno dei trekking più spettacolari del Mediterraneo. Cala Fuili (raggiungibile in auto da Cala Gonone) Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu, Cala Goloritze, la grotta del Bue Marino e la grotta del Fico, dove fino a qualche decennio trovava rifugio la foca monaca. Nel 1974 Lina Wertmüller, scelse questa costa come sfondo del film «Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto». Oggi l’assalto del turismo di massa rischia di comprometterne il fragile equilibrio. Se volete cogliere la suggestione primigenia del luogo, evitate l’alta stagione: le spiagge affollate e il chiasso, rovinerebbero l’incantesimo.
Dormire: Hotel Su Gologone – Oliena
Mangiare:
Agriturismo Canales, loc.Canales, Dorgali, tel. 0784 96760
MeC Puddu’s – Viale Plammas tel. 339 3202669 Santa Maria Navarrese
Leggere:
Sempre Caro di Marcello Fois Ed. Einaudi
Il giorno del giudizio di Salvatore Satta Ed. Adelphi
Ascoltare:
Dillu – Tenore e Cuncordu de Orosei – Ernst Reijseger
Fire over the hill – River of Gennargentu
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Porto Giunco – Sulla costa di Villasimus, nell’estremo sud est dell’isola, una baia che riesce a stupire, nonostante le bellezze marine a cui la Sardegna ci ha abituato. Sabbia fine e candida e in una cornice di colline e lagune. Il mare è un piccolo paradiso per gli amanti delle immersioni, nelle sue acque protette nel perimetro dell’area marina protetta di Capo Carbonara, nuotano delfini, cernie, barracuda e sono diversi i relitti di navi affondate in periodi diversi giacenti su questi fondali. Per osservare l’intero panorama della costa salite fino alla torre d’epoca spagnola, sul promontorio di Capo Carbonara, per vedere aquile e cervi avventuratevi invece verso i boschi fitti della vicina area montuosa dei Sette Fratelli percorsa da numerosi sentieri e con centro visitatori.
Dormire: Hotel La Villa Del Re – Loc. Su Cannisoni, Costa Rei.
Mangiare: Da Barbara, SP 17 Villasimius-Solanas, tel. 070 750630
Leggere:
Terra Sarda di Ernst Junger Ed. Ilisso
Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni Ed. Ilisso
Ascoltare:
Pandela – Andrea Parodi
Su Nuraghe – Indaco
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Su Giudeu – Il lungo e vario litorale che va dalla Torre di Chia a Capo Spartivento, è senza dubbio uno dei tratti costieri più scenografici, non solo della Sardegna, ma dell’intero Mediterraneo. A meno di 180 chilometri dalle coste africane, un susseguirsi di lunghe spiagge, bordate di stagni, scogliere, calette, isole, promontori riesce a sorprendere per la sua bellezza anche il più smaliziato dei viaggiatori. La strada provinciale 71 con vista panoramica segue il litorale, correndo in certi tratti a filo d’acqua, permettendo di raggiungere abbastanza facilmente le spiagge. Su Giudeu è un lungo arenile di sabbia color oro, con dune, stagni, contrafforti collinari e un isolotto dal quale prende il nome.
Tuerredda – È una delle spiagge più famose dell’isola, raffigurata negli spot di promozione istituzionale della Sardegna per trasmettere l’ immagine di un’ isola incontaminata e selvaggia. In realtà per vederla come in quelle fotografie si deve arrivare prima del 15 di giugno e dopo il 15 settembre. L’arenile, di sorprendente bellezza, ogni estate è preso letteralmente d’assalto dai villeggianti. Infestato da ombrelloni e da chioschetti, è da sempre oggetto d’attenzione di costruttori pieni di buone intenzioni. Gli ultimi dopo aver quasi terminato un “resort di lusso”, sono stati bloccati dall’azione legale di un pastore ultraottantenne. Fortunatamente passato l’uragano vacanziero, tutto torna più o meno come prima.
Dormire: Chia Laguna Resort – Località Chia
Mangiare: Trattoria Da Gianni Loc. Porto Budello, Teulada, tel.070 9283015
Leggere: Nuraghe Beach di Flavio Soriga
Ascoltare:
Verdadera – Superpartes
Nato Negro – Alberto Sanna
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Teulada – Is Arenas Biancas – Nota come la spiaggia delle dune di Porto Pino comune dal quale è facilmente raggiungibile, si trova in realtà nel territorio comunale di Teulada. Le dune sono altissime, di sabbia bianca, con ciuffi di rada vegetazione, un po’ come quelle di White Sands nel New Mexico, a delimitarle stagni, colline e mare in tutte le variazioni dell’azzurro. Le dune più alte si trovano all’interno della zona militare del Poligono di Capo Teulada e l’accesso è possibile dal 20 giugno al 19 settembre.
Dormire:
B&B Fattoria Corte Noa – Via Tirso 7, Masainas tel. 3485709970
B&B Sa Tuerra – S.P. 71 Km 25500, Teulada tel. 3471441010
Mangiare: Locanda Monserrat, Piazza Chiesa centro storico, Tratalias; tel. 0781 688376
Lo sa il vento di Carlo Porcedda e Maddalena Brunetti Ed. Verdenero
Sa Reina di Simone Caltabellotta Ed. Ponte alle Grazie
Ascoltare:
Così vicino…Così lontano – Enzo Favata
Brucia il Sole – Tamurita
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Piscinas – Sabbia dorata e dune mobili alte fino a 60 metri, la sensazione è quella di trovarsi in un vero deserto africano, in una delle zone minerarie e industriali che fu fra le più importanti d’Europa. Dal villaggio di Montevecchio, fino a quelli di Ingurtosu e Naracauli, fra boschi fitti popolati da cervi, fra pozzi e gallerie minerarie, cantieri, laverie diroccate, architetture liberty e neogotiche. Uno straordinario patrimonio di archeologia industriale, incluso dopo la chiusura delle miniere nel Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna, istituito ufficialmente nel 2001 sotto l’egida UNESCO. Oltre al mare, da non perdere le escursioni fra natura e miniere organizzate con partenza da Guspini. Informazioni: Lugori tel. 070 973173 – 3891643692
Dormire:
Hotel Le Dune – Località Piscinas
Hotel Tarthesh – Guspini
Mangiare: Ristorante Santa Maria – Via Santa Maria 46, Guspini; tel.070 9783033
Leggere: Ti condurrò fuori dalla notte di Gianpaolo Pansa Ed. Sperling & Kupfer
Ascoltare:
Stiamo giù – Sa Razza
Hooks in my skin – Francesco Piu
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Alghero – Maria Pia Assomiglia ad una spiaggia caraibica, ma dista solo 10 minuti a piedi dal centro storico di Alghero, una delle 7 città regie della Sardegna durante il dominio spagnolo, dove ancora si parla la lingua catalana. Sabbia bianca, dune e pineta. Il meglio si gode la mattina presto prima che arrivino i bagnanti, quando il sole illumina il mare rendendone evidenti le incredibili trasparenze.
Dormire: Agriturismo Sa Mandra, Str. Aeroporto Civile 21, Alghero; tel. 079 999 150
Mangiare: Al Tuguri, via Maiorca 113, Alghero; tel. 079 976 772
Leggere: Uno Tre Uno di Julian Cope Ed. Elliot
Ascoltare: Deo Torro – Elva Lutza
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Monti Russu – Miracolosamente scampata a qualsiasi forma di speculazione edilizia (anche grazie alla decisa opposizione di comitati locali e associazioni ambientaliste) si trova lungo la fascia costiera della Gallura di ponente, 14 chilometri a ovest di Santa Teresa Gallura. Per arrivarci è necessario lasciare l’auto al parcheggio e incamminarsi lungo un sentiero per una decina di minuti. Non ci sono stabilimenti balneari, bar o chioschi, solo macchia mediterranea, sabbia e granito, lambiti dalle onde del mare.
Dormire: Hotel Marinedda Thalasso & Spa – Isola Rossa
Mangiare: Agriturismo Nuraghe Tuttusoni – Portobello di Gallura, tel. 079 656830
Leggere: “Sardegna come un’infanzia” di Elio Vittorini – Ed. Bompiani
Ascoltare: Zirichiltaggia – Fabrizio De André & PFM