DESTINATIONS

Malta gay friendly

Il segmento LGBT nuovo obiettivo del marketing turistico di Valletta. Intervista a Claude Zammit-Trevisan

Claude Zammit-Trevisan al Mix Festival di Milano
Claude Zammit-Trevisan, direttore marketing di Malta Tourism, al Mix Festival di Milano

Ieri sera si è alzato il sipario del Teatro Piccolo di Milano sulla trentaduesima edizione del Mix Festival, manifestazione dedicata al cinema Gaylesbico e alla Queer Culture. Novità di quest’anno, la partnership culturale di Malta Tourism Authority: prima della cerimonia di apertura del festival abbiamo avuto il piacere di confrontarci con il suo direttore marketing per l’Italia Claude Zammit-Trevisan, per capire meglio come mai Valletta voglia sempre più attirare il turismo LGBT, a cominciare da quello italiano.

Cosa vuol dire per Malta essere una gay destination?

Dopo l’unione civile, l’anno scorso la legislazione del nostro paese è stata cambiata e oggi lo stato maltese riconosce per le coppie dello stesso sesso sia il matrimonio sia l’adozione. La legge non fa alcuna distinzione tra i generi e ha anche introdotto la categoria X: sulla carta di identità c’è dunque la possibilità di definirsi “agender”. Ricordo poi che Malta è prima nel Rainbow Index, classifica condotta dall’Unione Europea per quanto i paesi stanno facendo per il riconoscimento dei diritti del mondo LGBT.

C’è una spiegazione culturale e sociale per questa apertura dal suo punto di vista?

Malta nei secoli ha sempre avuto un clima accogliente e inclusivo. Al centro del Mediterraneo e punto di passaggio, siamo sempre stati un melting pot. Nel 600, quando fu base dell’ordine dei cavalieri di Malta, c’era già questo spirito libero che attirava artisti provenienti da ogni angolo del mondo. Questa nostra storia ha certamente plasmato la mentalità di oggi.

Come tracciate questa vostra apertura nei confronti del turismo gay? Ci sono numeri a riguardo?

I sondaggi che abbiamo proposto l’anno scorso ai turisti che sono venuti a Malta ci dicono che l’8,5% dei visitatori hanno risposto alla domanda “Pensa che Malta sia una destinazione gay friendly?”. In termini numerici significa che quasi 200,000 turisti dei 2,3 millioni che hanno visitato Malta l’anno scorso hanno mostrato una sensibilità nei confonti dell’ argomento. Non solo: il 90% del campione ha risposto in maniera positiva.

Ma come attirate questo segmento?

Malta è una destinazione ricca di cultura e Valletta è Capitale Europea della Cultura 2018. C’è un programma di festival, eventi, rappresentazioni teatrali, musica e night life ogni giorno dell’anno. Il mondo LGBT è molto interessato a queste iniziative che si abbinano all’offerta mare delle nostre tre isole. Mare, storia, cultura e apertura del pubblico e della società ci rendono senz’altro appealing.

Questa tipologia di viaggiatori è sfidante per chi si occupa di marketing turistico?

Non posso dire che sia stata una grossa sfida per noi. In italia ci sono operatori turistici specializzati nel settore con i quali lavoriamo da anni. Uno di questi era specializzato proprio su Malta, quindi conosceva bene le potenzialità della destinazione. Noi lavoriamo insieme a diversi professionisti del turismo per assicurarci che gli aggiornamenti sul prodotto rimangano sempre freschi per questa clientela e siamo a disposizione delle agenzie e degli operatori che vendono la destinazione.

Malta Authority è partner culturale del Mix Festival: quali saranno i prossimi appuntamenti che vi vedranno accanto alla comunità LGBT?

Siamo estremamente contenti e onorati di essere partner culturale del Mix Festival. È il primo anno per noi e l’idea è di allacciarlo al riconoscimento di Valletta che le accennavo prima. Abbiamo colto l’opportunità di questo festival perché abbiamo visto il suo valore e per i partecipanti abbiamo messo in piedi contest con in palio biglietti aerei per Malta. Non escludo la possibilità di replicare la partnership l’anno prossimo. Ritengo, da quello che vedo, che il target sia mirato e il brand Malta si sposa molto bene con l’ideale di questo festival. Tra le altre iniziative, voglio ricordare workshop b2b con tour operator specializzati come Twizz. L’anno scorso abbiamo inoltre pubblicato una guida cartacea sul gay tourism.

Insomma, siete sempre più “gay friendly”?

Malta è aperta a tutti e noi la promuoviamo per tutti. Vogliamo accogliere famiglie, coppie etero, amici, nonni coi nipoti: per noi non c’è alcuna differenza. Io spero che arriverà presto un giorno in cui queste distinzioni saranno superate. Oggi dobbiamo ancora farlo perché le cause per il riconoscimento dei diritti sono ancora importanti in molti paesi del mondo.