
Quest’anno vivremo un Natale meno condiviso e forse più intimo. Ma non sarà troppo “diversamente” Natale se non ci faremo mancare tante luci, dolci tradizionali e presepi classici e pop. Come quello dell’artista Marco Lodola, allestito negli ambienti al primo e al secondo piano della Galleria, agli Uffizi di Firenze. Una grande installazione a tutto colore dedicata alla musica leggera italiana e non solo. In questa inedita e innovativa versione i personaggi del presepe, retroilluminati, prendono l’aspetto di famosi cantanti. Gigliola Cinquetti e Lucio Dalla appaiono in versione Sacra famiglia (Gesù bambino è simboleggiato da una stella), pastori e re magi sono impersonati da una schiera di star italiane e internazionali, tra cui Freddie Mercury, David Bowie, Louis Armstrong, Mina, Renzo Arbore, Luciano Pavarotti, Rita Pavone, Max Pezzali, per citarne alcuni. Le figure sono visibili dai lungarni, dal Ponte Vecchio, dal piazzale del Museo (www.uffizi.it). In questo periodo anche altre luci animano Firenze: sono quelle del Firenze Light Festival (F-Light), intitolato “Sight, dalla selva oscura alla luce”, con la direzione artistica di Sergio Risaliti. Un omaggio a Dante Alighieri di cui ricorrono 700 anni dalla morte nel 2021, ma anche un’allusione a questi tempi bui, che non vediamo l’ora di lasciarci alle spalle. Riusciremo a riveder le stelle? Intanto godiamoci i video mapping, che animano di proiezioni sfavillanti Palazzo Medici Riccardi, il Ponte vecchio e altri storici edifici (www.flightfirenze.it).

Proseguendo la nostra carrellata andiamo ad Assisi dove un progetto trasforma la città nella scenografia di un presepe contemporaneo, proiettando sulle facciate degli edifici gli affreschi di Giotto. “La combinazione tra innovazione e tradizione rappresenta un aspetto potente di questa iniziativa. I muri cadono e la Basilica di San Francesco si apre verso l’esterno. Attraverso un gioco di immagini e luce viene svelato il suo interno e gli affreschi del grande Maestro rivivono nella contemporaneità”, spiega l’architetto Mario Cucinella direttore artistico del progetto ideato dall’architetto Marco Capasso. Da vedere anche sul sito www.nataledifrancesco.it fino al 6 gennaio. In realtà tutta l’Italia è un fiorire di presepi. Impossibile citarli tutti, ma ricordiamo la mostra dei “100 presepi” nel colonnato di Piazza San Pietro (www.100presepi.it): per entrare bisogna igienizzarsi le mani all’entrata e per farlo si ha a disposizione un gel profumato alla Rosa di Taif, realizzato da Essenzialmente Laura, di Laura Bosetti Tonatto, che già ha creato delle fragranze ispirate ai giardini e ad alcune sale dei Musei Vaticani. A Grado invece, tutto il centro storico accoglie più di 200 rappresentazioni della natività realizzate da artigiani e semplici appassionati. Tra tutte spicca, su una zattera nel porto, quella monumentale allestita dai portatori della Madonna di Barbana (famoso santuario mariano della laguna gradese), che viene portata in processione a luglio. La capanna ha il tetto tipico canne palustri dei casoni lagunari.

Accanto ai presepi non possono mancare gli alberi di Natale. Ce ne sarebbe una lista infinita, ma faremo nostra la classifica stilata da DIYs (Do it yourself – www.diys.com), community internazionale del fai-da-te. Al primo posto compare l’albero di Gubbio, il più grande del mondo e anche il più popolare: 450 metri per 750 di altezza, spalmato sulle pendici del Monte Igino e illuminato da 7500 metri di cavi elettrici alimentati da fonti rinnovabili. Al secondo posto c’è il sempre mitico abete del Rockfeller Center di new York. E al terzo? Sorpresa! Quello collocato a Vilnius, capitale della Lituania. Milano si difende con il progetto “Il Natale degli Alberi”, nato da un’idea del regista Marco Balich e donato al Comune di Milano dalla Fondazione Bracco. Ventuno alberi e, da piazza Duomo al quartiere Greco, da piazza XXV Aprile a CityLife. In Piazza Duomo troneggia quello sponsorizzato dalla Coca Cola, che sostiene la Rete Banco Alimentare: L’Albero del Dono è un grande abete circondato da altri 18, che saranno ripiantati dopo le feste. Last but not least, non poteva mancare una Top Ten dei Dolci di Natale più popolari stilata da Holidu, motore di ricerca per case vacanza (www.holidu.it). Il numero1 è il lombardissimo panettone, il n. 2 è il Pandoro di Verona, mentre il numero 3 sono i mustacciuoli campani. Seguono il torrone campano e le cartellate pugliesi. E poi, in tripudio glicemico, sfilano – in ordine sparso – buccellato siciliano, panpepato umbro, sebadas sarde, pangiallo romano, zelten trentino, gubana friulana e via assaggiando… Che dire, manca il presnitz triestino, come noto con un pizzico di campanilismo frustrato. Lo candido per l’anno prossimo.