Ve la immaginate una malga verace eppure elegante? Dove la zangola antica del burro convive con la lampada Arco Castiglioni di Flos, le caldere in rame per cuocere il siero si sposano con l’arredo shabby chic, e la prima colazione,servita su tovagliato di lino, viene preparata con il latte appena munto nella stalla accanto?

Ve lo immaginate un posto solitario in alta quota – per l’esattezza 1979 metri sul livello del mare ma comodamente raggiungibile in navetta – aperto 100 giorni l’anno, dove il caos urbano è inesistente (il 4G, all’occorrenza, bisogna andarlo a intercettare camminando fintantoché si incontra il fontanone di abbeveraggio delle vacche) e dove da una terrazza sporgente sui monti, si aspetta il sorgere del sole e nelle notti con zero inquinamento luminoso, si ammira il firmamento?


Non serve immaginarlo, un posto così. Questo posto esiste, si chiama Nestalp e si trova in Val di Sole, per l’esattezza nella Val di Peio ricompresa nel Parco Nazionale dello Stelvio, nella parte della regione Trentino e oltre che un luogo fisico è un modo inedito di fare vacanza.

Qui c’è tutto, ma davvero tutto quello che di valore autentico si cerca: c’è la pace di un buen retiro isolato, a pieno contatto con la natura; c’è l’ottima qualità di cibo genuino prodotto sul posto e preparato con la maestria dell’alta ristorazione; c’è il sapore di tradizioni tramandate, di belle usanze diventate nuove opportunità.

Qui si può davvero vestire i panni di malgaro per un giorno (in stalla ci sono mucche di razza Frisona e Rendena) e vivere appieno l’alpeggio: far pascolare i bovini, condurli in stalla all’alba, mungerli e accudirli. Oppure ci si può cimentare nell’arte casearia, imparando a lavorare burro, ricotta, yougurt e Casolet, il formaggio semigrasso tipico di queste parti.

Le stanze per il pernottamento – sei in tutto – sono confortevoli, interamente in legno e arredate nel tipico stile trentino: coperte di loden e cortine in cotone ricamato.
Nestalp è un luogo delicato, silenzioso e appartato, distante dalla confusione della città. La scelta ideale per chi – volendosi concedere uno stacco in relax, magari della durata di un fine settimana – non vuole avere alcuna interferenza con il caos urbano.
Nestalp, al proprio interno, ha ricavato anche un piccolo museo, due stanze dedicate agli originari oggetti e utensili che venivano adoperati dai contadini di montagna per le normali attività quotidiane. Zangole e mole sono tutte lì, in bella vista, fungono da arredo e attirano la curiosità verso uno stile di vita remoto ma che sta tornando alla ribalta e attecchendo nei cuori di chi, specialmente, conduce vite frenetiche e di responsabilità.

Tra i pacchetti offerta di Nestalp c’è “Casaro per un giorno”, dove si può apprendere l’arte (e i trucchi) per produrre il formaggio. Ma – avvisano i gestori della malga – occorre anche dedicarsi alla mungitura del bestiame, perché le mucche vengono munte due volte al giorno, mattino e sera, e hanno ritmi regolari basati su un’alimentazione di foraggi freschi reperibili solo sui pendii. Insomma, si fatica eh, mica solo ci si rilassa…

La sveglia suona all’alba, alla malga, prima ancora che il sole sorga. La giornata del pastore inizia così, perché in stalla le mucche lo aspettano per la prima mungitura.
Naturalmente, un’abbondante colazione ripagherà le fatiche e l’alzataccia, ma appena finito di rifocillarsi è tempo di accompagnare nuovamente le vacche al pascolo nei prati, dove passeranno il resto della giornata a brucare l’erba tenera nei dintorni di Malga Campo. Questa formula, raccomandata a chi davvero vuole sperimentare qualcosa di autentico ed estremamente rurale, contempla attività agricole per un giorno intero.

Troppo impegnativo e stancante? Poco chic e per nulla romantico?
Beh, Nestalp ha pensato a un pacchetto anche per le coppie: l’ha denominato “Cuore a cuore”, per accontentare gli innamorati, soprattutto della montagna.

Avvertenza: se si decide di salire fin sopra a Nestalp, soli o in compagnia, appena arrivati si farà sicuramente conoscenza con la ciuchina Clara e la mucca Tea, entrambe desiderose di incontrare gli ospiti, ai quali si avvicinano placide facendo tintinnare le loro campanelle.
Che riecheggiano nella valle immersa nel suo meraviglioso silenzio dilatato.