Piccola locanda di charme a due passi dal Cilento, una sosta speciale fuori da cammini battuti

Di Teresa Cremona
Una sosta piacevole se siete in viaggio, ma un luogo che può essere scelto come meta di un weekend. Siamo nel Vallo di Diano, vicino alle grotte di Pertosa, alla Certosa di Padula, non lontani dal Cilento, da Paestum e dal mare.
Caggiano è in collina, ha un centro storico minuscolo e Palazzo Cafaro, che ospita la Locanda Severino è in una piazzetta che ha dimensioni da palcoscenico.
La Locanda Severino è sulla linea che separa due regioni, l’ingresso principale è in Campania, quando si esce in giardino si è in Basilicata. Il palazzo porta il nome della famiglia che nella seconda metà dell’Ottocento lo acquistò, in seguito la proprietà fu divisa e ci sono voluti molti anni per ricomporre la proprietà: c’è riuscita la pronipote Milena Cafaro con il marito Franco Pucciarelli, sono lori i ‘fondatori’ della locanda. Chimica lei, medico dentista lui, entrambi appassionati di enogastronomia.
Dal restauro del palazzetto si sono ottenute 9 stanze, grandi, arredate come quelle di una casa di buona borghesia e tradizione, con mobili d’epoca di fattura artigiana, in uno stile che si colloca tra la fine ottocento ed i primi novecento, ricchi di dettagli, di intarsi. L’arredamento è completato da tende e copriletti lavorati a mano. Le camere affacciano
su panorami antichi, su scorci di paese, sulla campagna che si apre nella vallata, sulle montagne che chiudono l’orizzonte: un minuscolo fuori dal tempo.
Il ristorante ha una sala al piano terra e un’altra a livello del giardino, l’accoglienza è delle più accattivanti e in cucina c’è Vitantonio Lombardo, un giovane chef di origini lucane, che all’età di 16 anni ha lasciato la sua regione ed è andato in giro per l’Italia. Vito è stato (e solo per citarne alcuni) da Paolo Teverini, da Fabio Barbaglini, da Vissani, portandosi sempre dentro la decisione di tornare un giorno a casa. A 29 anni è tornato a Caggiano nel momento in cui la Locanda cercava il suo chef. E’ stato un felice incontro e a premiare il suo lavoro e l’impegno dei proprietari sono cominciati ad arrivare molti riconoscimenti, e nel 2012 anche la stella Michelin.
Ora Franco e Milena lasciano il passo e la Locanda Severino riapre il 7 Febbraio con Vito come Chef e Patron e rimane uguale l’impegno ed il ‘pensiero di cucina’: un’interpretazione leggera e moderna per piatti antichi e di tradizione, realizzati con l’impiego di grandi prodotti che sono espressione e anima di questo territorio, come il superbo Pasticcio Caggianese, una sorta di ‘tortano’ con formaggi e salumi e pasta frolla che in passato si usava fare in occasione dei matrimoni o la Minestra di Scarola con le Polpettine di carne e Mollica di pane casereccio o il Filifanti, l’elegante babà salato in brodo di gallina profumato al limone, o il Millefoglie di Melanzane e Ricotta su Passata di pomodoro e Basilico fritto I vini sono conservati nella cantina con i muri di sasso e hanno soprattutto etichette del Cilento e della Basilicata, oltre ad un buon Caggianese della casa.
Locanda Severino
largo Re Galantuomo, Caggiano
(Salerno)
tel. 0975393905, 3332383038
info@locandaseverino.it