La città dell’elettronica e dell’arte digitale che fa concorrenza a Berlino
Di Redazione Roma
“Linz.Cambia“ è lo slogan che rappresenta, al meglio, il capoluogo dell’Alta Austria. Linz è una città che ha saputo reinventarsi, rinnovarsi, anzi anticipare i tempi. Per questo l’Unesco l’ha premiata con il titolo di City of Media Arts. E’ un titolo prestigioso, che unisce Linz ad altre 7 città nel mondo da Lione a Sapporo, da Tel Aviv a Gwangju, nella Corea del Sud. Significa che a Linz la tecnologia digitale è realtà, che l’arte elettronica è parte del vissuto quotidiano e ha contaminato le forme d’arte più tradizionali, significa che si vive condividendo e imparando di più, grazie alla tecnologia.
L’Ars Electronica Festival (www.aec.at), un festival dedicato ai progetti di arte elettronica, ma anche semplicemente di creativa innovazione tecnologica, è nato a Linz nel 1979, quando per gran parte del mondo l’arte elettronica non era, semplicemente, una realtà. Il festival si celebra ancora oggi, portando in città le menti più creative e innovative. Per capire il livello dell’Ars Electronica Festival basta ricordare che negli anni scorsi sono stati premiati Pixar, Wikipedia e Wikileaks ma anche artisti del calibro di Alex Verhaest, Moniker, Douglas Henderson, Soichiro Mihara. Quest’anno gli iscritti al concorso, tenutosi a settembre, sono stati quasi 2900 in rappresentanza di 75 paesi.
Linz è anche Ars Electronica Center, la rappresentazione architettonica dell’omonimo festival: un museo di 6500 metri quadrati che è arte, innovazione, scienza e tecnologia da provare in prima persona spaziando dalla biologia alla sociologia, dalla videoarte all’architettura, dalla medicina all’ingegneria.
Linz è anche mecenate: la città ha acquistato una parte rilevante della produzione della media artist Valie Export (www.valieexport.at), un’artista di fama mondiale nata proprio a Linz, con l’intento di creare un centro di ricerca e sviluppo, ispirato dalle sue opere.
Poi ci sono le “Nuvole musicali” (www.klangwolke.at), un progetto artistico che unisce la musica proposta dal teatro Brucknerhaus alle visualizzazioni dell’Ars Electronica Center, per uno spettacolo unico e sorprendente, proposto a settembre in tre serate (diverse) e gratuite. C’è la Tabakfabrik (tabakfabrik-linz.at) , uno dei primi edifici austriaci in acciaio, firmato nel 1935 da Peter Behrens, maestro e ispiratore di designer famosi come Le Corbusier e Mies van der Rohe.
La Tabakfabrik, un’ex fabbrica di tabacco in puro stile Bauhaus, è stata acquistata dal Comune di Linz per essere trasformata in un centro di cultura ed economia legata alla creatività. Intanto è un gioiello da visitare, un centro per grandi mostre. Ma Linz significa anche servizi tecnologici di base di altissima qualità. Dal 2005 la città ha avviato un progetto di copertura wi-fi gratuita di parchi, biblioteche, piazze, arrivando a 132 punti hot spot. Il passo successivo è stato quello di sviluppare il progetto Open Commons Regione Linz, per la condivisione, libera e gratuita, di beni digitali. Ciò significa lo sviluppo di software liberi, ma anche beni pubblici – mappe e documenti – accessibili e opere artistiche – musica, arte e cinematografia soprattutto- e anche risorse educative disponibili in rete e utilizzabili da tutti . Il primo obiettivo è stato quello di spiegare la rilevanza del progetto agli abitanti di Linz, il secondo quello di organizzare, coordinare e promuovere le attività di Open Commons, il terzo, fondamentale, stabilire una rete di cooperazione e sviluppo nazionale e internazionale. Intanto a Open Commons Linz si progetta una nuova Linz, più veloce e coinvolgente, sempre più legata al suo porto, si anticipano gli obiettivi governativi sulla diffusione di internet nelle città, si propongono corsi di configurazione e programmazione software e si discute, molto democraticamente, sulla nuova piattaforma online della città, www.meinlinz.at. Perché in un’economia della conoscenza, ha senso investire anche nella crescita intellettuale, dei dati condivisi e delle idee.
Per informazioni:
www.linz.at/italiano.