Tra i nuovi presidi Slow Food e i produttori del programma Al Turista Lo Nuestro, il Perù si conferma una scoperta gastronomica e di biodiversità al Salone del Gusto

Nella foto Natalia Acosta Rivera
di Redazione Milano
C’è la trota del Lago Arapa, da 4 anni nel menù di Gastón Acurio e servita nel ristorante dell’hotel Belmond Monasterio, di Cuzco; la preziosa Stevia, pianta- zuccherosa dalle mille virtù che dà lavoro a 165 famiglie nella regione di Cuzco; i fiocchi di quinoa e kiwicha e infine le olive ripiene, persino di castagne, dalla zona di Arequipa nel sud del paese. Il Perù si conferma una continua scoperta gastronomica grazie alla sua biodiversità e alla qualità delle sue materie prime. Durante la scorsa edizione di Terra Madre Salone del Gusto ha sorpreso con la presenza dei nuovi presidi Slow Food e, per la prima volta, con i produttori del progetto Al Turista Lo Nuestro. Non scema dunque l’attenzione verso la scena gastronomica del paese. Solo pochi giorni fa il ristorante Central di Lima e il suo chef Virgilio Martinez hanno vinto di nuovo il primo posto nella lista di Latin America’s 50 Best Restaurants, alla premiazione di Città del Messico. E proprio Martinez, insieme alo chef Hector Solis, è protagonista della nuova campagna internazionale di promozione turistica “Perù, dedicato al mondo“. La campagna è composta da un video principale che accompagna lo spettatore alla scoperta delle diversità del Paese e 4 spot che mostrano ciascuno un aspetto particolare della destinazione: pisco, gastronomia, tessitura e agricoltura.
Ottanta produttori dalle zone più turistiche del paese, dal 2012 aderiscono al programma Al Turista Lo Nuestro, creato dal Ministero del Commercio Estero e del Turismo del Perù (MINCETUR) per promuovere oltre un centinaio di materie prime e lavorazioni in importanti aree del paese dal punto di vista turistico:“Cerchiamo di coinvolgere queste popolazioni nell’attività turistica a partire da una delle loro più grandi ricchezze, il cibo. E poter in questo modo, generare sviluppo economico, a partire dal rifornimento di alimenti a hotel e ristoranti, e nello stesso tempo promuovere i prodotti peruviani ai turisti che visitano il nostro paese, dando un valore aggiunto ai prodotti locali. Speriamo con la nostra partecipazione di avviare alleanze strategiche che aiutino sempre più produttori in Perù” ha spiegato Natalia Acosta Rivera responsabile del progetto. I produttori del programma sono quindi facilitati nell’inserimento nella filiera del turismo come fornitori di hotel e ristoranti o nella vendita diretta dei prodotti ai visitatori. Un modo anche per le realtà più piccole per aumentare il proprio business e raggiungere mercati più ampi. Al Turista Lo Nuestro prevede di crescere in altre aree del paese, spostandosi verso Nord e in futuro coinvolgere anche l’Amazzonia.