Di Teresa Scacchi
Alla Venaria Reale, residenza Sabauda alle porte di Torino, sono in esposizione le più note e celebrate uova di Fabergé, quelle tra tardo Ottocento e primi Novecento. Ma le uova pasquali russe hanno una tradizione secolare. Per gli estimatori di queste piccole meraviglie e per chi vuole conoscere il Piemonte più nascosto, a Solonghello, in Monferrato, c’è un posto molto particolare: la Locanda dell’Arte. Ricavato in una vecchia scuola elementare, ne ha mantenuto la struttura divenendo una dimora di charme dove rifugiarsi per un weekend o un soggiorno davvero rilassante. A disposizione degli ospiti tra l’altro un’accogliente piscina sotterranea con sauna, bagno turco, doccia emozionale e finlandese. E sempre nelle antiche cantine una galleria che fino alla fine di gennaio 2013 ospita una preziosa quanto inedita mostra di uova russe pasquali. Una collezione iniziata da Maria Sormani negli anni ’80 e da allora arricchita con molte uova di fogge, materiali, periodi differenti. Da quelle “primitive” e naturali di gallina, anitra, cigno, ai capolavori in porcellana fine detta anche “l’oro bianco degli Zar”. Ecco allora tantissimi decori con temi religiosi, floreali, personaggi o simboli. Solo dalla metà del XIX secolo compaiono uova in argento o smalto cloisonné, ma ne vengono realizzate alcune anche con tecniche importate dalla Cina, in papier-maché laccato e dipinto. Una caratteristica peculiare delle uova sono i due fori ai poli, per poterle appendere sotto le icone nell’angolo bello della casa. Certune si aprono in due metà per contenere una piccola sorpresa, proprio come le attuali uova di cioccolato.
Fino al 9 novembre 2012 c’è la possibilità di organizzarsi un mini tour delle uova, abbinando la collezione storica della Locanda con quella delle più preziose: i capolavori d’oro, con gemme e diamanti del gioielliere degli Zar. Perfetto gioco di rimandi all’insegna della sontuosità, la mostra Fabergè alla Venaria espone tredici esemplari leggendari con sorprese ingegnose e meccanismi complessi senza pari nel mondo, creati tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento da Carl Fabergè (1846-1920), maestro orafo dei Romanov. Il percorso espositivo sfoggia anche opere eccelse dei maestri orafi della Maison Fabergé: 350 preziosissimi oggetti che svelano gusti e vezzi di una corte imperiale, dagli orologi ai set da scrivania (tipico esempio di doni ufficiali offerti dagli zar ai notabili dell’impero e ai visitatori stranieri), alle scatolette porta-sigarette, fibbie, borsette, gioielli per signora e cornici. Peregrinando in cerca di uova, tre le potrete trovarle anche nel museo Vadua di Casale Monferrato, portate dal grande viaggiatore conte Carlo Vadua di ritorno dalla Russia nel 1818-19.
La Locanda dell’Arte è a meno di un’ora da Torino. Quindici le camere, spaziose e confortevoli, alcune con angolo cucina, e poi molti spazi comuni: grandi sale luminose con camino, ampi e comodi soggiorni, terrazze affacciate sul dolce paesaggio collinare della Valle Cerrina. Accogliente il giardino e l’area dedicata al benessere. Di particolare fascino la zona espositiva e “l’aula” per i compiti, residuo dell’originale fabbricato scolastico. Per le riunioni di lavoro è disponibile la sala conferenze. Annesso il ristorante MarKo gestito dallo chef Marco Casalini, che in un ambiente piacevole e accogliente serve piatti monferrini con prodotti del territorio e un guizzo di creatività. Come il vitello tonnato e gli agnolotti, ma anche l’ottimo sformato di patate e porri con vellutata di acciughe e peperoni caramellati. Alla stregua d’un profeta d’altri tempi, Marco anni fa si è spogliato di una carriera da dirigente e partendo dalla gavetta, tra stage e piatti da lavare, ha rincorso e concretizzato la sua vera grande passione. Quello con la sua cucina, autentica e mai banale, è un incontro da non mancare.
Info
Locanda dell’Arte (via Asilo Manacorda, Solonghello, Alessandria, tel. 0142944470, info@locandadellarte.it, www.locandadellarte.it). Doppia da 130 €; ristorante Il Marko (tel. 0142944549), da 36 € .
Fabergé alla Venaria. Il gioielliere degli ultimi Zar (Reggia La Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale, Torino; tel. 011 4992333; www.lavenaria.it). Fino al 9 novembre 2012