Una passeggiata nel Parco Nazionale del Cilento per ammirare la fioritura delle quasi duecento specie di orchidee selvatiche

Di Angela Rosa Riccio
Ogni anno a maggio la natura ripete nel Parco Nazionale del Cilento lo spettacolo della fioritura di 184 entità di orchidee selvatiche: un immenso patrimonio naturalistico che in questo periodo offre il meglio di sé tra i monti del Cervati nella Valle delle orchidee che ha il primato di concentrazione in Europa.
Il percorso di visita guidata della Valle dura tre o quattro ore, inizia a quota 501 metri e si snoda lungo un circuito di 13 chilometri tra prati verdi, fiori e maestose betulle. Lungo la passeggiata si incontrano cinque stazioni di osservazione di orchidee e si termina a quota 1175 mt.
Arrivati in cima si fa sosta per il picnic, con i prodotti tipici stagionati: la salsiccia col finocchietto, il pane cotto nel forno a legna, il caciocavallo, le pizze rustiche, i sott’olii ed il vino genuino del contadino.
Nel pomeriggio, dopo aver riposato sotto gli alberi, si continua alla volta della Certosa di Padula, anch’essa patrimonio dell’Unesco. Da non perdere la scala elicoidale in pietra del Vanvitelli, la chiesa di San Lorenzo e il Chiostro Grande retto da 84 pilastri che si estende su una superficie di 12.000 metri quadrati che ne fa uno dei più vasti al mondo.
Non lontano da Padula, assolutamente da vedere le Grotte di Pertosa, lunghe 2500 metri, dove Dario Argento ambientò Il Fantasma dell’Opera. Vi si accede attraversando un fiume sotterraneo con delle zattere da cui si possono ammirare enormi caverne, tra queste la sala della Madonna.
Nelle tipiche trattorie locali si può gustare una cena a base di carciofo bianco una rara e squisita specialità del luogo.
Ma sia le orchidee che il carciofo bianco hanno i loro tempi e se si vuole ammirare le prime e gustare il secondo, non si deve lasciar passare la prima settimana di giugno.
L’opinione di un ospite della residenza: “La scoperta di questo territorio può partire da Torchiara (Salerno), da Borgo Riccio, vincitore della prima edizione dei Green Travel Awards – Premio GIST per le eccellenze del turismo sostenibile e responsabile, una residenza d’epoca con due case, tre torri recuperate secondo gli antichi sistemi costruttivi del luogo: mattoni, intonaco cilentano fatto di sabbia, cemento e ossido di ferro, selciati e scale in pietra. Le camere che affacciano sulla piscina e su panorami verdi e intatti, sono arredate piacevolmente con uno stile di accogliente, affettuosa familiarità. Si fa colazione sotto al portico fra il profumo dei fiori di rincospermo, e sulla tavola colorata di ceramiche di Vietri, ricottine, formaggi, marmellate e dolci fatti in casa….un tripudio goloso”.
Per informazioni:
Borgo Riccio
SP 86 56, Torchiara (Salerno)
tel. 0974831554
www.borgoriccio.com
info@borgoriccio.com