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Le Moleskine dei rifugiati in mostra a Venezia

Dal 17 settembre al 24 novembre, i taccuini realizzati da 25 giovani emigranti sul tema Where is South?. Il progetto in collaborazione di UNHCR comprende anche la stesura di un Manifesto umanitario del mare da presentare alla Barcolana di Trieste il 13 ottobre

Where is South Moleskine Foundation

Il viaggio dei rifugiati è un percorso di speranza verso un futuro più vivibile o almeno più accettabile. Ma la cronaca insegna che spesso si riduce a un calvario, fatto di incognite e rifiuti, di caronti canaglie e paesi inospitali, di cattiva politica nazionale e internazionale. Nella massa senza identità di questi viaggiatori sfortunati, si dimentica che è una somma di persone e, come tutti gli esseri umani hanno bisogno di cibo e riparo, ma anche di libertà di espressione, di parola, di movimento. Proprio a loro è dedicata la mostra “Where is South?” che apre il 17 settembre, a Palazzo Querini, a Venezia, e chiude il 24 novembre come tutte le esposizioni della 58a Biennale d’Arte. L’esposizione a cura di Simon Njami per Moleskine Foundation e in collaborazione con UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite che gestisce i rifugiati, mette in mostra i taccuini realizzati durante la tappa veneziana del progetto AtWork, che dal 9 al 13 settembre, vede all’opera 25 artisti tra i 18 e i 30 anni, molti dei quali rifugiati o richiedenti asilo in Italia.

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La stessa domanda “Where is South?” serve a mettere in discussione i punti cardinali e a riconsiderarli in quanto «direzioni», come scrive Simon Njami. «Potremmo riscoprire che sud o nord non esistono in quanto tali ma a seconda di quello che pensiamo essi siano. Ovunque noi ci troviamo, c’è sempre un sud, e quindi siamo noi che definiamo il significato della “parola”».

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“Where is South?” si svolge all’interno della mostra “Rothko in Lampedusa”, che in occasione della Biennale dell’Arte, propone le opere di otto artisti che hanno vissuto la condizione di rifugiati o ne hanno fatto un elemento cardine del proprio lavoro, più cinque emergenti attualmente rifugiati, per riflettere sulla condizione e sul talento di chi è costretto alla fuga.

Il laboratorio si conclude a Trieste domenica 13 ottobre, con la partecipazione alla Barcolana, la più grande regata al mondo: a bordo della barca a vela Kleronia, i fondatori di Moleskine Foundation portano un manifesto del mare invitando tutti gli equipaggi a issare la bandiera dell’UNHCR, a sostegno della cultura del mare e delle sue inderogabili leggi di soccorso e accoglienza.