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Mare d’Ustica

I pescatori possono gettare lenze e ami solo in Area C, mentre per i sub ci sono più di trenta punti di immersione

I pescatori possono gettare lenze e ami solo in Area C, mentre per i sub ci sono più di trenta punti di immersione

Flavia Catena

Non ci si sbaglia di certo se, una volta approdati a Ustica, si pensa ad un vecchio e nero vulcano. Ustica, infatti, pur non avendo più un cratere che fumi ritmicamente durante l’anno o che giaccia addormentato da chissà quanti secoli e millenni, è un aggregato di rocce scure, appuntite, catapultate da chissà quale cima antidiluviana sulle spiagge ora affollate di turisti.

I soli nove chilometri della costa sono un saliscendi di vie strette a picco sul mare, cosparse di arbusti, ibiscus e piante di capperi. La percorrono turisti in costume da bagno, accaldati dal sole estivo; biciclette, inaspettati suv e fuoristrada, troppo grandi per quei pochi metri d’asfalto, e autobus a non più di dieci posti, che scaricano e caricano passeggeri a tutte le ore del giorno. Ustica è un’isola in cui il mare è difficilmente accessibile e le spiagge rare. Sono cinque, in tutto, i luoghi in cui è consigliata la balneazione, a meno che non si possieda una barca con le quale andare alla ricerca di piccole calette e insenature nascoste: Faraglioni (a ridosso del Villaggio Preistorico, non raggiunta direttamente dai mezzi), Cala Sidoti, Acquario, Punta Spalmatore e le Piscine naturali, cerchi di roccia in cui l’acqua si raccoglie tiepida e calma. Cala Sidori e Acquario appartengono alla zona A, cioè alla riserva integrale (l’isola stessa è area marina protetta dal 1986), dov’è proibita la pesca sia professionale che sportiva, il transito di barche e navi, l’accesso da terra, ad eccezion fatta per i luoghi ove è consentita la balneazione. Le altre due zone sono la B e la C: nella prima è vietata qualsiasi forma di pesca professionale e sportiva se non autorizzata dall’ente di gestione della riserva, consentite la balneazione, la fotografia subacquea, la pesca sportiva esercitata con lenze da fermo e da traino. Nella zona C quest’ultima è concessa in qualunque sua forma.

Se per gli amanti della pesca tante sono le restrizioni, per chi preferisce invece le immersioni l’isola è il posto ideale. Trenta sono i punti in cui potersi immergere spendendo dai 35 euro in su, a seconda che possediate o no l’attrezzatura necessaria. Per i sub più esperti si consiglia la visita a Sicchitello dove poter vedere meravigliose e coloratissime gorgonie, esemplari di corallo nero e pesci come tonni e ricciole, oltre che i resti di un caccia italiano affondato durante l’ultima guerra mondiale. Interessante e apprezzata dagli esperti è l’esplorazione della Grotta e dello Scoglio del Medico. Tanti i canyon e i cunicoli (da 9 a 40 metri) pieni di spugne, astroides, barracuda, cernie, occhiate. Dalla fine di giugno è anche possibile assistere al passaggio di grandi ricciole. Per non parlare della magia offerta dalla Grotta dei gamberi. La massiccia presenza di questi crostacei, fa sì che le pareti della roccia riflettano l’arancione dei loro gusci.

Ma Ustica non è solo l’isola di subacquei o appassionati di immersioni. Non preoccupatevi al pensiero di dover seguire necessariamente un corso accelerato di diving, e indossare pinne, muta, bombola d’ossigeno, per non tornare a casa con la tristezza di aver goduto parzialmente del luogo e delle sue bellezze. Ustica è tanto ostile, nel suo aspetto, quanto benevola nei confronti di chi non si ferma a guardare gli scogli da lontano. Armatevi, quindi, di maschera e boccaglio o di semplici occhialini. E fate come mi venne personalmente consigliato: portatevi del pane morbido da sbriciolare in acqua, a qualche metro dalla riva, e attendete qualche istante. Una scia di pesci accorrerà subito per divorare le briciole lasciate cadere. Mentre il paguro resterà nascosto sotto le rocce del fondale, in attesa che siate voi a spiar per bene in ogni angolo e sorprenderlo. Ricci, anemoni, lumache di mare vi accompagneranno durante l’esplorazione. Cala Sidoti è uno dei punti più indicati per questo, insieme alla zona dei Faraglioni. A tal proposito, consiglio anche un giro su Tweety, la barca col fondo di vetro a visione subacquea. La visita dura circa due ore, durante le quali è possibile ammirare alcune specie marine, le grotte della costa sud (la grotta azzurra, la grotta delle barche) e fare una sosta per un bagno. Generalmente, è lo stesso conducente a chiedervi dove e quando siete pronti a gettarvi in acqua. All’ombra di alti costoni rocciosi, nuoterete pensando che una cicala di mare sta passando sotto i vostri piedi, che una gorgonia è stata mossa dalla corrente e illuminata dal sole, o se non sapete come siano fatte una cicala di mare e che riflessi abbia una gorgonia, ricorderete il pesce sazio delle vostre briciole; magari ha trovato un banco al quale unirsi.

Come arrivare: da Palermo, con navi e aliscafi, oppure da Napoli, Favignana e Trapani

www.siremar.it
www.usticalines.it

Informazioni generali sull’isola:

www.ustica.net
www.ustica.it
www.usticatour.com
www.orcasub.it
www.ampustica.it