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Algarve rural chic

Lo stile country della regione sud è la punta di lancia del turismo in Portogallo

L’estremo sud portoghese segna le nuove tendenze dell’ospitalità in stile lusitano: recupero delle tradizioni locali e forte identità rurale attirano gli ospiti più sofisticati nell’entroterra dell’Algarve.

Il Portogallo non finisce di stupire. Fresco di premiazione come migliore destinazione turistica del 2017 ai prestigiosi World Travel Awards, il Paese si prepara a superare i 21 milioni di turisti ricevuti nell’ultimo anno e cattura l’attenzione dei media con l’inaspettato trasloco di Madonna a Lisbona.
La regione dell’Algarve – estremo meridionale del Portogallo – vanta almeno un terzo dei 30 milioni di pernottamenti registrati nei primi 7 mesi del 2017 nell’intero territorio nazionale: “siamo già a quota 10,7 milioni e ancora mancano i dati degli ultimi mesi, che hanno avuto un tasso di occupazione tra l’85 e il 95%” dichiara Desiderio Silva, presidente di RTA (Região do Turismo de Algarve). A partire dal mese di giugno 2018, inoltre, la compagnia aerea Volotea offrirà un nuovo volo diretto tra Verona e Faro, per agevolare la domanda crescente del turismo italiano per il sud del Portogallo.
D’altra parte fin dagli anni Sessanta l’Algarve è stato meta d’elezione di turisti inglesi, francesi e nordici affascinati dal clima mite per gran parte dell’anno e dall’atmosfera smaccatamente mediterranea. Ai quali si aggiungono il valore della tranquillità, una gastronomia sana e intrigante e, soprattutto, la costante evoluzione nell’offerta di ospitalità.

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Laddove, infatti, si registrano grandi numeri di arrivi e si riceve il premio come migliore destinazione balneare d’Europa – sempre secondo gli Oscar mondiali del Turismo 2017 – la tendenza è quella di oltrepassare nuove frontiere di stile oltre che di localizzazione. Per spiegarci meglio: se in Algarve funzionano sempre bene i grandi resort a bordo mare, tendono a emergere proposte di ospitalità sempre più sofisticata nell’entroterra, accomunate da una dimensione intimista, dal recupero dell’architettura tradizionale e dalla valorizzazione della cultura algarvia.

A una ventina abbondante di chilometri dalla costa, sui morbidi rilievi attorno a São Brás de Alportel, The Farmhouse of the Palms è frutto dell’attento recupero di una casa padronale dell’Ottocento. L’attuale bed & breakfast di lusso sfoggia linee pulitissime, con gusto altamente contemporaneo eppure fedele alle tradizioni locali: le aree comuni e le 5 camere degli ospiti occupano spazi generosi tra le volte imbiancate e i pavimenti in ceramica artigianale del vicino borgo di Santa Caterina. Gli arredamenti interni, realizzati da artigiani dei dintorni, sono di una semplicità elegantissima che ben si adatta alle cornici in pietra delle finestre, in tipico stile manuelino. Nei giorni più caldi d’estate una grande piscina, dalle pareti in mosaico di ceramica nera, offre refrigerio e vista sul borgo di São Brás.
I padroni di casa sono Frank e Veronique, coppia fiamminga che da appena un paio d’anni ha aperto agli ospiti le porte della loro Farmhouse: “quando abbiamo scelto di ristrutturare questo edificio, l’abbiamo realizzato esattamente come avremmo voluto che fosse il nostro hotel dei sogni… ma in un luogo dove la gente e la natura avessero ancora un carattere genuino”. In effetti l’intero b&b trasuda passione per la cultura portoghese e impegno nel soddisfare le più raffinate esigenze del turismo europeo. Qualità che permettono di immaginare un brillante futuro per questa nuova proposta di accoglienza, che rivitalizza un’area di grande interesse storico e naturale, eppure ancora sconosciuta ai più: il borgo di São Brás conserva interessanti vestigia di epoca romana e medievale ma soprattutto si trova nel circuito di produzione del sughero artigianale, oltre ad essere stato recentemente eletto tra i nuovi presidi Slow Food nel mondo. Anche per questo Farmhouse of the Palms aiuta gli ospiti a conoscere l’Algarve più autentico, attraverso visite a produttori di erbe aromatiche, frantoi di olio d’oliva, fabbriche di ceramica artigianale e numerose altre gite culturali.

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Altra casa padronale trasformata in rifugio dal carattere caldamente accogliente, un uliveto centenario tutt’intorno e, all’orizzonte oltre le colline, l’isola di Tavira: è Fazenda Nova. A 5 anni dall’apertura, dopo una ristrutturazione di ben 7 anni, l’antica residenza mantiene il carattere country nei tratti architettonici originali e riflette tutto il gusto glamour dei suoi proprietari londinesi, Tim e Halley. Una sapiente opera di paesaggismo crea confini naturali tra le 10 suite a disposizione degli ospiti, immerse tra cespugli di corbezzolo, arbusti di rosmarino e piante di carruba e melograno. In questo labirinto verde, con tanto di amache e cocoon appesi ai rami, si snodano i vialetti che portano alla piscina centrale d’acqua salinizzata e al solarium-lounge con grandi divani all’ombra di ulivi centenari e uno strato di candida sabbia fluviale dove camminare a piedi nudi. Un pergolato vicino all’antico forno di panificazione conduce all’interno del grande bar e sala colazione, con colonna sonora d’eccezione. Fazenda Nova, oltre al premio come miglior Luxury Eco Retreat del 2016 e 2017 conferito dalla Luxury Travel Guide, vanta infatti il Soundtrack Award di Mr & Mrs Smith per il 2016. I suoni che si diffondono dalle casse di questo boutique hotel sono frutto di una profonda cultura musicale, che si riflette nei 1500 LPs e nella collezione completa della rivista The Face (1980-1999) custoditi nella Vinyl Library a disposizione degli ospiti. Mobili e oggetti nelle stanze e negli spazi comuni costituiscono una galleria d’arte a sé, dove si mescolano utensili della vita rurale portoghese e cimeli di cultura dal resto del mondo: scudi tribali, cappelli vintage, poster lusitani…

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Ancora più spiccata la vocazione rural-ecologica di Companhia das Culturas, un complesso di 9 camere, 4 appartamenti e spazi comuni dedicati alla ristorazione e al benessere. Qui, un tempo, si produceva olio d’oliva e i macchinari sono ancora presenti nelle varie sale, con effetto sorprendentemente scenografico: un’antica macina arricchisce la sala di un appartamento privato, il torchio racconta storie di vita rurale nella sala biblioteca e bar oltre ai numerosi oggetti d’antiquariato sparsi per le sale comuni, tra i mobili in stile eclettico-vintage collezionati nel corso di decenni dai proprietari Francisco e Tina, portoghesi rimpatriati dopo una vita a tasso altamente cosmopolita.
Come se non bastassero i 40 ettari di campagna, dove si produce frutta e verdura (fichi, arance, albicocche, carrube e fichi d’india) per gli ospiti, Companhia das Culturas è contornata dal Parco Naturale di Castro Marim, oasi naturale e polo di produzione di pregiato sale marino artigianale. Per gli irriducibili amanti dell’oceano, basta proseguire in direzione costa per affacciarsi sull’infinita distesa d’acqua oltre le falesie di Praia Verde.

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A chi desidera un soggiorno a chilometro “zero completo”, Companhia das Culturas offre la possibilità di rilassarsi nell’hammam che irriga, con un sofisticato riciclo dell’acqua, il giardino tropicale e l’orto vicino al suo ingresso; degne alternative (o complementi!) all’esperienza del bagno turco sono un tuffo nella piscina d’acqua salinizzata e le lezioni di pilates, danza o meditazione nell’antico magazzino d’olio, con pareti e pavimento interamente ricoperti da uno strato di sughero – materiale dall’effetto sorprendentemente isolante e ammortizzatore – prodotto nelle campagne portoghesi. Massaggi con oli essenziali, consulenze di naturopatia e formulazione di una “dieta portoghese” (verdure, carne e pesce locale) su misura completano il soggiorno altamente rural-chic in questa destinazione che, a 9 anni dall’apertura, è già considerata un nuovo grande classico dell’ospitalità nel sorprendente entroterra algarvio.

Foto: © Gustavo Abreu.