
In attesa di un ritorno alla normalità, Hauser & Wirth, influente galleria svizzera, con sedi in tre continenti e un centro d’arte nella campagna del Somerset, in Inghilterra, lancia la sua prima mostra virtuale negli spazi della nuova sede di Minorca (Isole Baleari, Spagna), con un focus dedicato all’incontro tra testi e immagini visive. Non a caso il titolo “Beside Itself”, prende spunto da un lavoro di Lawrence Weiner, artista concettuale che usa il linguaggio come materiale, in forma di dichiarazioni/installazioni murali di grande formato. Dall’incisione “Le Coeur Est La” di Louise Bourgeois alle lettere in grassetto stampate in “New York City” di Mark Bradford, la rassegna riunisce 14 artisti, autori di opere che coprono un periodo dagli anni Settanta a oggi. Il tutto reso possibile dal progetto HWVR, ovvero Hauser & Wirth Virtual Reality. Una soluzione tecnologica su misura, creata dal team dell’ArtLab costituito in seno alla galleria. Una ricerca, in realtà avviata già nell’estate del 2019, per andare incontro ad una esigenza di maggiore sostenibilità. L’ArtLab aveva puntato l’attenzione su innovazioni volte a consentire l’esperienza di esposizioni in differenti contesti locali, senza viaggiare. Un intento quanto mai profetico e opportuno in tempi di Covid-19.

“Siamo felici di rivelare la nostra mostra inaugurale in HWVR. Molte delle migliori innovazioni sono dettate dalla necessità”, ha detto Iwan Wirth. “Quando abbiamo creato ArtLab e cominciato a sviluppare l’esperienza HWVR, il nostro fine era anche quello di aiutare i nostri artisti a visualizzare gli spazi nei quali sarebbero state presentate le mostre. Questo approccio è oggi particolarmente rilevante”. “Beside Itself”, visibile dal sito della galleria su computer o smartphone, è allestita nella nuova sede di Hauser&Wirth sulla Isla del Rey, un isolotto nella baia del porto di Mahón, il porto naturale più grande d’Europa e il secondo al mondo dopo Pearl Harbour. Un luogo particolarmente suggestivo e carico di memorie, che ospita un ospedale navale dismesso del XVIII secolo, gestito dalla Fundación Hospital de la Isla del Rey, che ha già realizzato una parziale risistemazione e creato un museo che ne racconta la storia. Gli edifici annessi abbandonati da tempo sono stati trasformati in spazi d’arte. L’attuale restauro del complesso architettonico, in collaborazione con le comunità minorchine e con gli architetti locali Miquel Sintes, Minerva Sánchez, Bià Garriga e Álvaro de la Rosa, porta la firma dell’architetto argentino Luis Laplace, mentre i giardini sono stati disegnati dal paesaggista Piet Oudolf. Entrambi hanno già alle spalle significative collaborazioni con Hauser & Wirth, come la sede inglese nel Somerset. Il nuovo Art Center, con un’estensione di circa 1.500 metri quadrati, dotato anche di un ristorante e di un Gallery shop, sarà anche votato a programmi educativi e di formazione.
Beside Itself. ArtLab Menorca, HWVR Exhibition
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