In mostra fino al 30 dicembre a Sassari, i “Giganti di Monte Prama” sono una delle più straordinarie scoperte archeologiche del Mediterraneo, candidati a rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Londra e all’Expo in Corea del sud nel 2012

Testo e fotografie di Gianmario Marras
Finalmente! A 37 anni dalla scoperta nelle campagne del Sinis e dopo una fugace apparizione al Museo archeologico di Cagliari negli anni Novanta, ecco arrivare in parata completa i Giganti di Monte Prama, una delle più straordinarie scoperte archeologiche, capace di rivoluzionare tutte le teorie maggiormente accreditate sulla storia del Mediterraneo antico e soprattutto sul ruolo che la Sardegna ebbe in uno dei periodi più oscuri nei due millenni precedenti l’Anno Zero. Cosa pensare di un’armata di pietra composta da pugili, lottatori, arcieri, 25 guerrieri che raggiungono i 2 metri e cinquanta di altezza? Tante cose. La prima è che per i testi di archeologia non dovrebbero esistere, e meno che meno in Sardegna dove già fa balbettare gli esperti il rompicapo di nuraghes, tombe di giganti, ziqqurat e menhir. Si discute sulla datazione: XIII o VII secolo a. C.? Sui possibili committenti: sardi nuragici o provenienti dal continente ? Ma soprattutto sul significato di queste originalissime opere scultoree.
In attesa delle risposte, e dopo 4 anni di restauri, apre al pubblico la mostra La Pietra e gli Eroi al Centro di Li Punti, vicino a Sassari. Da non perdere se ci si trova a viaggiare in Sardegna d’inverno. I giganti si possono vedere gratuitamente, fino al 30 dicembre, ma solo su prenotazione, chiamando il numero verde 800148776 (www.monteprama.it).