Italy

L’olio dei popoli

E’ il tema portante della nona edizione di Olio Officina Festival, il grande happening dedicato agli oli da olive e ai condimenti, dal 6 all’8 febbraio a Milano

Assaggi di olio in purezza, olive da tavola e paté; abbinamento dell’extravergine con finger food inusuali; premiazione di imprenditori che contribuiscono a promuovere e tramandare la cultura dell’“oro liquido” del Mediterraneo: sono solo alcuni degli appuntamenti di Olio Officina Festival 2020, la manifestazione giunta alla nona edizione e dedicata a oli da olive e condimenti che si terrà dal 6 all’8 febbraio prezzo il Palazzo delle Stelline di Milano. Ideato, organizzato e diretto dal giornalista Luigi Caricato, il Festival celebra anche il 60esimo anniversario dell’istituzione della categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”. A proposito di qualità, da non perdere la conversazione sul tema “L’olio del profumo e del desiderio”, condotta dalla professoressa Tullia Gallina Toschi dell’Università di Bologna, che affronterà importanti questioni, a partire dall’analisi dettagliata delle caratteristiche organolettiche di un olio straordinario.

In questa nona edizione del Festival saranno molte di più del solito le sezioni dedicate agli assaggi (5 euro, obbligo di prenotazione su https://ticket.olioofficina.it, per il resto l’entrata è libera). Ricche e variegate anche le proposte che si riallacciano al tema portante del festival, “L’olio dei popoli”: venerdì 7 febbraio ci saranno infatti due incontri dedicati agli oli dal mondo, a cura di Marcello Scoccia, capo panel e vicepresidente Onaoo (Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva). Non a caso, quindi, le “spremute di oliva” in degustazione proverranno da svariate nazioni: Spagna, Grecia, Turchia, Tunisia, Marocco, Cile, Argentina, Australia, California, Giappone e Israele.

Restando in Italia, ci sarà invece “L’olio nel bicchiere”, una serie di sessioni di assaggio comparate di oli di vari areali produttivi d’Italia, con lezioni a cura del centro culturale Casa dell’Olivo condotte dall’assaggiatore Francesco Caricato, un oleologo. Non meno interessanti le proposte di altri territori specifici, come le degustazioni comparate degli extra vergini dei colli bolognesi, pensate in attesa del conseguimento della Igp Colli di Bologna, con gli assaggi guidati di Gianandrea Ettorre, a cura del resort & spa Palazzo di Varignana. Oppure gli oli della Basilicata, con la guida esperta degli assaggiatori Giovanni Lacertosa e Stefania D’Alessandro. E ancora, gli oli della città di Vieste, esaminati nel bicchiere, in purezza, con la supervisione dell’assaggiatrice Sabrina Pupillo. Senza dimenticare il confronto con i differenti profili sensoriali di Carapelli Firenze, con la conduzione della sensorial specialist Marzia Migliorini; e un analogo confronto tra differenti profili sensoriali degli oli della linea di Salov a marchio Filippo Berio, a cura del master blender Daniele Piacenti. Sabato 8 febbraio l’appuntamento è con “Gli oli dei vignaioli”, una degustazione comparata di spremute d’olive provenienti da vari territori italiani e ottenute da alberi coltivati da produttori vitivinicoli con oliveti. Sono in tutto due sessioni a cura di Ais, l’Associazione Italiana Sommelier, condotta dal vicepresidente di Ais nazionale Roberto Bellini e dalla sommelier Yoko Nakajima.

Chi ama il sapore delicato dell’olio ligure può partecipare a “I blend di oli Taggiasca a confronto. L’olio musicale”, sessione di assaggio guidata con vari blend del Frantoio di Santagata d’Oneglia, condotta da Francesco Caricato, Cristiana Mela, Serena Mela. Infine, sono tre le sessioni di assaggio comparato di oli responsabili, perché ottenuti da produzioni di olivicoltori non professionisti. Tali assaggi saranno intervallati da letture di poesie. Conducono gli incontri Mimmo Lavacca e Anna Neglia, per l’associazione TerraSud e il progetto Olio di Famiglia, insieme con Antonio Giampietro, dell’associazione Olio Responsabile.

Nel corso della manifestazione milanese si parlerà anche di “turismo dell’olio”: alla luce della nuova legislazione in materia, verranno messi in evidenza i buoni esempi di Garda, Liguria e Puglia. Si comincerà con l’intervento di Laura Turri dedicato al tema “La cura del territorio, tra gli olivi e i frantoi che diventano attrattiva e polo culturale”, per proseguire con l’assessore del Comune di Vieste Dario Carlino, che parlerà de “La settimana dell’olio a Vieste e su come rendere fruibile il territorio e aprirlo al grande pubblico”; ultimo relatore Alessandro Giacobbe, del Consorzio dell’olio Dop Riviera Ligure, che racconterà l’iniziativa “Oliveti aperti”, un nuovo modo di scoprire l’olio a partire da dove nasce la materia prima.

Olio Officina Festival 2020

Giovedì 6 febbraio: ore 16.00 – 19.30 – Venerdì 7 e sabato 8 febbraio: ore 9,00-19.30 Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61, Milano, www.olioofficina.com, posta@olioofficina.com, tel. 02.8465223